8- Mick Shumacher

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CANZONE: "Christmas Lights" - Coldplay

Il vestito l'ho messo, il trucco è fatto e i capelli sono sistemati, mancano solo i miei amici che mi vengono a prendere e poi è tutto pronto, penso mentre scorro sulla home di Instagram. Sono così presa dai miei pensieri che non mi rendo conto che c'è qualcuno che bussa alla porta della mia camera di hotel, vado ad aprire e sono loro "Ciao Gina, ciao Mick" dico salutando i miei amici "Prendo la borsa e arrivo" aggiungo correndo in camera a prendere la borsa.

Usciamo dall'hotel e ci dirigiamo verso il luogo della festa alla quale Mick ci ha invitate.

Posso dire che i fratelli Schumacher li conosco da una vita, mio padre ha sempre lavorato al fianco di Michael e quindi noi figli siamo cresciuti insieme e per me sono come dei fratelli.

Orami Mick corre anche lui da un po' e quest'anno ha portato a casa il titolo di "F2 World Champion" e quindi ci ha invitato, a me e sua sorella, a festeggiare con la sua scuderia il titolo mondiale. La scuderia, la Prema, ogni hanno organizza questa festa di Natale con tutti i piloti ma, quest'anno visto che c'era io World Champion hanno deciso di fare le cose in grande.

Arriviamo nel luogo della festa e il tedesco inizia a presentarci tutti i meccanici, ingegneri, altri componenti del team, Robert, il suo compagno di squadra e altri ragazzi che ha invitato che se ho ben capito fanno parte della Ferrari Driver Academy.

Nonostante ho un padre che ha lavorato e lavora tutt'ora nel mondo dei motori ed ho un fratello che sta seguendo le sue orme io di motori non ne voglio sentir parlare, sono anni che non metto piede in un paddock e se oggi sono qui e solo perchè me lo ha chiesto Mick, soprattutto perchè lui ora qui vorrebbe la sua famiglia e in particolar modo suo padre, ma non può e quindi io e sua sorella siamo qui per fargli compagnia in questo giorno speciale.

Mentre sono alla ricerca dei miei amici con in mano un piatto preso al buffet sento qualcuno che mi parla "Scusa lo mangi?" dice questo ragazzo alto, muscoloso dai capelli e occhi scuri "Scusa?" domando perplessa "Dico lo mangi quello che hai nel piatto?" domanda serio il ragazzo, ma io non riesco a trattenere la risata e gli rido in faccia per la domanda che mi ha appena posto, non rendendomi conto di avergli rovesciato lo spumante che avevo nell'altra mano addosso "Oddio scusami, fatti aiutare a pulire" dico al ragazzo prendendolo per mano e per portarlo in un posto dove ci sono meno persone per aiutarlo.

"Comunque piacere Marcus" mi dice mentre provo a togliere l'appiccicume creato dallo spumante "Piacere mio Luna" mi limito a rispondere "Non ti ho mai vista nel paddock" dice il ragazzo dopo un po', io mi limito a dire "Non mi piace" continuando a pulire la giacca a questo Marcus. Il silenzio regna tra di noi, si può sentire ovattata la musica che proviene da dentro il locale e si possono notare intorno a noi luci colorate, quelle che solitamente si usano per decorare gli esterni delle abitazioni nel periodo Natalizio. Dopo circa 10 minuti di silenzio assordante il ragazzo continua a fare domande "Perchè sei qui?" domanda "Sono con Mick" rispondo "Comunque la giacca è pulita" aggiungo "Grazie mille" si limita a dire per poi chiedere "Sei la sorella di Mick?", ma mentre sto per rispondere qualcuno mi anticipa "No, è la mia ragazza" a parlare e Mick, che si avvicina e mi mette un braccio intorno alla vita "Scusami Mick, mi stava solo pulendo la giacca" dice Marcus sbiancando e andando via.

"Allora, io cosa sarei?" chiedo al ragazzo cercando di capire e sedendomi su un muretto "E' una cosa che volevo dirti da troppo tempo e avevo pensato di farlo oggi, mi ero preparato un discorso per dirtelo ma quando ti ho visto con Marcus ho seguito l'istinto, proprio come quando provo un folle sorpasso all'ultimo giro nella gara decisiva e quindi mi sono fiondato qui" dice il ragazzo giocherellando con le mani "Mick" lo chiamo prendendolo per mano per iniziarlo a guardare in quegli occhi blu, nei quali ogni volta mi ci perdo "Poi ero sicuro che non avresti detto di no" dice per poi sorridere "E chi te l'ha data questa sicurezza, forza sentiamo baby Schumi" dico a mia volta sorridendo "Quando mi guardi...il tuo sguardo che si perde nel mio" dice serio " E poi ti ho detto tantissime volte che non devi chiamarmi baby Schumi" dice diventando un po' meno serio "Okay Schumi" mi limito a dire continuandolo a guardare negli occhi per poi dargli un bacio sulle labbra

Short Story ~ Edizione nataliziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora