Questo capitolo lo dedico a @LuanaTarozzi9Aziz passò settimane intere a ripulire la tenuta e la sera era esausto,si sedette nella poltrona preferita della nonna con un libro trovato nello scatolone del nonno
- il vecchio e il mare di Hemingway ne ho sentito parlare
Lo aprì ma c'era qualcosa di strano la prima frase che lesse era sottolineata..“Ora non è tempo per pensare a ciò che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che c'è.”
- perché nonno?
Ma quella pagina e quella accanto erano piu spesse delle altre le guardò meglio erano doppie attaccate luna all'altra cercò di scollarle ma aveva paura di rovinarle e allora prese il cellulare alla ricerca di un metodo e provò poi col vapore piano piano le pagine si scollarono e ne uscì un foglio e una busta chiusa, aprì per primo il foglio e riconobbe la calligrafia del nonno...
- quanto mi sono sentito in colpa per quello che avevo fatto con mia suocera?
Ma la delusione che mi ha dato Huma è stata più grande quando se ne andò pensai che era stata una liberazione,lo penso tuttora ma la sua dichiarazione mi lasciò svuotato e impotente,ma nonostante la cattiveria di Huma non avrei mai fatto capire niente a nessuno non avrei infangato mai Huma..
Il foglio aveva varie macchie che sembravano acqua ma probabilmente erano lacrime,che gli aveva rivelato la nonna di tanto grave?
Guardò la busta invecchiata dal tempo e non sapeva cosa fare aprirla lì da solo o chiamare papà?
Chiamò..
- Aziz tutto ok?
- ti mando delle foto
- ok
Can aprì le foto un foglio che riusciva a leggere e lo fece restando sempre più basito dai segreti dei suoi genitori...
- cosa c'è nella busta?
- non lo so pa' se vuoi la apro...
- si Aziz coraggio ormai...
- ok pá
Aziz posò il cellulare col vivavoce attivo e aprì la busta un certificato di nascita
- oh cazzo
- Aziz?
- papà siediti..
- Aziz dimmi
- nome Emre,madre Huma Erdamar
Padre Anton Lopez
Can si sedette davvero e Sanem dovette sostenerlo...
- pa'?
- aspetta
Disse la madre era un colpo sentire che aveva speso la vita dietro ad un fratello che in realtà non lo era...
- sto bene...
- non mi pare Can
In effetti si sentiva mancare l'aria
- Aziz papà non sta bene chiamò il medico..
Aziz riagganciò e chiuse tutto correndo verso Istanbul...
Il medico gli diede una pastiglia che abbassasse la pressione
- stia a letto torno domani...
Can non ascoltava in realtà,con Sarah aveva sentito da subito empatia con Emre c'erano voluti anni per avere un rapporto normale adesso capiva il motivo Anton Lopez era stato l'avvocato di papà prima di Metin tutto gli sembrava un brutto sogno il rombo della moto di Aziz lo fece riprendere e si mise seduto..
- sta giù
Urlò Sanem
- amore sto bene davvero
Aziz arrivò di corsa
- pa'
- sono vivo non dovevi tornare
- si certo vecchio mi hai fatto spaventare...
- ah Aziz ah
Rise Can stava meglio realmente e Sanem lo guardò male quando posò i piedi fuori dal letto...
- dai amore sto bene..
Aziz si ritirò in camera sua era esausto e troppe emozioni anche per lui il cellulare bippò
- sei tornato
- si piccola
- Aziz mi manchi
- amore mio anche tu ma non posso rischiare di farti finire ancora su un giornale,lo sai che se ci vediamo non resisteremmo due minuti staccati..
- meno di due minuti
Lui trasgredì un po' agli ordini di Max e fece una videochiamata a Diana...
- ma quanto sei bella
- si struccata e coi capelli scompigliati
- si come dopo aver fatto l'amore
- Allah Allah Aziz se fai così però...
- ho una fidanzata bellissima che ci posso fare?
- ah e io il più bel ragazzo turco
- che coppia eh
- Aziz come facciamo? Mi manchi tanto
- bambolina anche tu ma non so come fare o meglio potrei rendere la casa alla tenuta una piccola fortezza ma poi bisogna vedere se Max ti lascerebbe venire lì..
- tu fallo poi vediamo buonanotte amore
- notte bambolinaCan chiamò Sarah e le raccontò di Emre
- oh ma nostro padre era un rebus
- a questo punto si...spero sia l'ultima scoperta shock
- si fratellino lo spero e domani torno ad Istanbul mi mancate..
- anche tu manchi a domani allora...
Sanem lo abbracciò
- sei così dolce con chi ami mio bell'albatros
- ah mio piccolo erkenci kus quanto ti amo
Adorava fare l'amore con sua moglie era sempre bellissima e sensuale..Aziz si sedette in veranda non aveva affatto sonno e leggere era l'unico modo per potersi rilassare quando vide Ares raddrizzarsi e ne seguì lo sguardo qualcuno stava scavalcando il cancello e lui corse a vedere riconobbe la voce che stava dicendo le peggio parolacce era rimasta appesa con la felpa...
- Diana?
- tiramiiii giuuuu
Lui si trattenne dal ridere e la sollevò sganciandola e se la fece scivolare addosso e perse il sorriso per lasciare il posto ai loro sguardi,la teneva stretta a se non c'era spazio per le parole dopo tre settimane che erano stati separati i loro cuori erano un tutt'uno e battevano impazziti..
- Aziz
Lui respirò a fondo e la prese per mano portandola in camera sua e baciarla finalmente e il mondo girava intorno a loro che erano l'amore più puro e sincero...
Ricaddero sul letto senza mai smettere di baciarsi e spogliarsi entrò in lei come fosse un assetato che trovava l'acqua nel deserto la portò con lui in un orgasmo devastante per entrambi non abituati a restrizioni e lontananza...
- oh dio amore
Ansimò lui e lei sorrise
- non ce la facevo più amore dovevo vederti..
- si ma chiamami che te lo apro il cancello hai rischiato di farti male..
- lo so ma non volevo svegliare papàMa Max aveva seguito ogni movimento della figlia anche quando si dimenava appesa ma una coppia come quella non si poteva separare erano perfetti l'uno per l'altra e poi non era colpa di Aziz se le persone sono stupide e senza rispetto...
Nadir poggiò la testa sulla spalla di Max
- ce l'ha fatta?
- si sono due calamite,e poi lei è felice questo solo conta
Si chinò a baciare la moglie..
- è un capolavoro di figlia
- beh ma ovvio somiglia a me
Nadir rise e gli morse la spalla..Sarah adorava Istanbul e camminare per quelle strade che sapevano di storia con mille odori nell'aria probabilmente apparteneva a quella città da sempre e infatti Milano era stata la sua città ma non l'aveva mai sentita sua,con tutti i palazzi uguali e grigi,invece Istanbul era piena di colori,oddio anche Milano aveva il suo fascino ma mancava di colore...
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il nido della fenice. Vol 4
FanficAziz trova il diario del nonno da cui ha preso il nome,ne segue la storia e le tracce di ogni suo viaggio e scrive il libro della storia avventurosa di nonno Aziz,la famiglia Divit sullo sfondo e una ragazza cresciuta con lui ma che aveva sempre vis...