Quando il cielo di Istanbul si fa scuro i presagi sono la prima cosa che gli anziani fanno è chiudere le porte e le finestre,lasciando fuori oscuri presagi..
Sanem guardò quel cielo scuro e si strinse le braccia attorno al corpo..Aziz era fuori per la prima volta con la sua barca il padre lo chiamò più volte ma lui non poteva rispondere perché cercava di tenere la barca che era in balia delle onde e l'inesperienza non lo aiutava di certo,era alla deriva, era nel mezzo della tempesta che stava per abbattersi su Istanbul, Can camminava avanti e indietro sul molo il cellulare di Aziz squillava e lui non rispondeva né a lui né a Diana che nonostante la pioggia guardava il mare così scuro e cupo..
Max vide Can salire sulla sua barca
- che diavolo vuoi fare?
- c'è mio figlio li fuori io so navigare in una tempesta lui no...
- Can ragiona non puoi navigare con questo tempo
- non lascio mio figlio in mare..
- ragiona lasci Sanem in pena?
- Sanem sa che io tornerò sa che so come muovermi ne ho affrontate tante di tempeste...
Mollò le cime e uscì nonostante le onde alte..Aziz si ricordò di non contrastare le onde di tenere la rotta ma era molto difficoltoso e non era proprio come suo padre, pensò a papà a cosa avrebbe fatto lui quando un onda lo prese in pieno sbattendolo contro la paratia riuscì a non cadere fuoribordo e a riprendere il timone sputando acqua salata,doveva mettersi in giubbotto di salvataggio,con molta fatica raggiunse la cabina e ne infilò uno..e tornò al timone..
Can infilò un giubbotto di salvataggio e navigò contro ogni logica tutta la notte fino a che la tempesta di esaurí fu allora che vide la barca di Aziz il pennone era spezzato e andava alla deriva lo chiamò mentre affiancava la barca con la sua e la legò saltando su quella del figlio vide una devastazione anche il timone era spezzato,scese giù nella cabina ma non c'era lo chiamava ad ogni passo tornò sul ponte e salì sulla sua barca a prendere un cannocchiale era pieno di detriti li attorno aveva il cuore in gola..
- mare amico mio non mio figlio ti ho sempre rispettato se vuoi prendi me non mio figlio..
Non smetteva di guardarsi in giro tra i detriti e pregare il mare che aveva sempre considerato suo amico fu in quel momento che un delfino saltò su un pezzo del timone e puntai il cannocchiale e vidi un pezzo di stoffa arancione non pensai più a niente mi tuffai nuotando disperato,Aziz era Aziz lo tirò verso di sé sentendo la carotide del ragazzo debole ma c'era aveva un polso legato al timone e lo slegò trascinandolo verso la sua barca..
- respira figlio respira
Con fatica riuscì a issarlo a bordo e si sedette stringendolo a sé..
- grazie amico mio
Lo mise supino praticando la rianimazione sono a che lo sentì tossire...
- Aziz
Aprì gli occhi
- pa'..
- si sono io
Can si alzò a guardarlo ma era solo per nascondere le lacrime e la paura che aveva avuto...
- come stai?
- non lo so papà mi sento a pezzi sei uscito nella tempesta?
- io lo so fare Aziz tu no
- non c'era nemmeno una nuvola quando sono uscito io
- lo so Aziz
Si accasciò in ginocchio anche Can esausto
- pa' tutto ok?
- si...solo stanco,una tempesta così...l'ho affrontata una sola volta fuggendo da tua madre alle cicladi..
- mi spiace pa' non avresti dovuto uscire...
- non dovevo Aziz?
- no...hai rischiato per me
- tu...e i tuoi fratelli ancora non capite che io e vostra madre siamo pronti a dare la vita per voi..
- no pá io lo so ma da figlio devo dirtelo che non è giusto...
- è...normale figlio,il mare è un amico e un fratello,abbine sempre rispetto e lui saprà ricompensarti..
Restarono seduti a riprendere forze uno poggiato dall'altro,al padre serviva l'appoggio del figlio tanto quanto serviva al figlio poggiarsi al padre...Diana era sul molo ancora e Max tentava invano di portarla a casa ma era irremovibile,Sanem posò la mano sulla spalla di Max...
- ci penso io a lei..
Si sedette accanto a Diana che poggiò la testa alla sua spalla e Sanem le avvolse le spalle col suo braccio...
- torneranno
Diana la guardò col viso rigato di lacrime e Sanem le sorrise...
- credimi Can torna sempre conosce il mare e non tornerebbe mai solo...
Lei volle fidarsi e guardò l'orizzonte con la zia...Dopo qualche ora Can si alzò e avviò la barca e fece inversione trainando la barca di Aziz che si rimise in piedi a fatica ma aiutò il padre col secondo timone..
- non sarei mai tornato senza te Aziz
- grazie papà..
Lo guardò grato mentre si iniziava a intravedere lo skiline di Istanbul, Diana vide la barca di Can e urlò..
- zia guardaa
Sanem sorrise..
- io lo sapevo il mio Albatros torna sempre...Can attraccò e Max lo aiutò con le cime Aziz scese e Diana lo atterrò saltandogli al collo
- piano piano amore
Can scese ad abbracciare Sanem
- te l'ho riportato
- ne ero sicura amore mio...
Si baciarono mentre Diana restava a cavalcioni sullo stomaco di Aziz
- sei stato stupido e cattivo
- amore era sereno quando ho preso il largo...e se ti togli mi alzo
- no non mi tolgo
- ti prego mio amore non ho forze
- bene posso picchiarti allora
- no che non puoi
Ridevano entrambi felici
- non farlo mai più Aziz
- ci proverò
Max la sollevò di peso e allungò la mano a tirare su Aziz...
- pensavo già di aver perso un genero prima ancora di averlo..
- non è così facile Max
- si ringrazia la roccia
- l'ho già fatto e non smetterò mai di farlo..
- bene torno da Nadir fate i bravi...
- io lo sono sempre papà
- Diana ti ho sempre detto che non si dicono le bugie
Aziz rise e notò una sagoma che sparì subito accanto a uno dei moli,ma non vi fece caso e strinse a sé Diana..- tranquillo Aziz Divit mi è andata male una volta ma non potrai sempre essere fortunato..
La frase sibilò nell'aria senza che nessuno la sentisse...La doccia calda fu un toccasana per Aziz si avvolse l'asciugamano intorno alla vita e uscì dal bagno non si aspettava di vedere Diana
- non eri tornata a casa?
- non voglio perderti d'occhio
- annegare in doccia mi pare difficile
- tu ne saresti capace
- Non esagerare piccolina
Lei gli rubò l'asciugamano
- ehiiiii
Non si coprì nemmeno e avanzò ad afferrarle la vita
- questa me la paghi
Lei rise e si strusciò a lui
- non serve eccitarmi mi basta guardarti piccola strega..“Un amore cosi' grande
un amore cosi' tanto
caldo dentro e
fuori intorno a noi
un silenzio breve e
poi la bocca tua
si accende
si accende un'altra
volta. E poi la bocca tua
si accende
si accende un'altra
volta per me”
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il nido della fenice. Vol 4
Hayran KurguAziz trova il diario del nonno da cui ha preso il nome,ne segue la storia e le tracce di ogni suo viaggio e scrive il libro della storia avventurosa di nonno Aziz,la famiglia Divit sullo sfondo e una ragazza cresciuta con lui ma che aveva sempre vis...