Deniz e Aziz due fratelli uniti in un grande dolore,si sentivano entrambi persi,Aziz lo era di certo senza Diana erano passati 15 giorni,non una chiamata non un messaggio lui non poteva sapere il dolore che stava passando,lui non le avrebbe mai fatto del male,chiedeva a Max ogni giorno di lei che si era chiusa in se stessa e parlava solo con Nadir,Deniz un dolore grande per un figlio che non avrebbe mai conosciuto Sanem e Can impotenti davanti a quei dolori,ma quel giorno Can forte del fatto che Sanem stava bene e si era totalmente ripresa affrontò i figli Deniz per primo..
- Denny
- pa'
- mi sono stancato di vederti girare col muso lungo e sempre triste,lo conosco il tuo dolore io e mamma lo abbiamo provato,so il vuoto che lascia dentro,ma bisogna reagire a qualsiasi dolore ok,hai perso Ella ma soprattutto il tuo primo figlio,ma io non ho cresciuto codardi che si arrendono,se io mi fossi arreso ad ogni ostacolo non avrei potuto avere voi,e credimi ne ho superato tanti...
- papà ma...
- ma...ma...solo ma sapete dire,non c'è un ma...si cade e ci si fa male ma bisogna sempre trovare la forza di rialzarsi,niente ma,niente se o forse...
Deniz lo fissò e sul suo viso vedeva la delusione e lo abbracciò...
- ok pá grazie...
Can sorrise
- adesso va da Ates,non è colpa sua lei voleva solo preservarti da questo dolore...
- sei assurdo Can Divit
Gli sorrise
- lo so Deniz Divit corri che adesso ho il figlio peggiore da affrontare..
- Aziz... auguri papà perché lui sta davvero molto male...
- il suo è un dolore che conosco meno..
Deniz salì sul pick-up e corse da Ates...Can trovò Aziz sul piccolo molo a guardare il mare,appena lo sentí arrivare Aziz si asciugò le lacrime,che però non sfuggirono a Can...
- non è da deboli piangere Aziz..
- pa' che c'è?
- come che c'è? Ti stai isolando stai mettendo la testa sotto la sabbia...
- cosa vuoi che faccia se la ragazza che amo non mi vuole nemmeno vedere?
- ecco lo dicevo a Deniz,questo tuo dolore è forse l'unico che non ho provato,sono state poche le volte che qualcuno ha toccato tua madre,e mai come è successo a Diana,non so come avrei reagito se tua madre avesse reagito come Diana...
- io...non le farei mai del male
- oh io lo so Aziz e penso lo sappia anche lei ma adesso ha paura,non so nemmeno cosa può provare perché nonostante non l'abbia violentata in senso lato, è stata pur sempre una violenza alla sua femminilità,al suo orgoglio,ci sono infiniti modi per usare violenza a qualcuno,Ates è arrivata in tempo per fortuna,ma quei minuti in cui è stata tra le mani di quell'essere hanno creato una voragine in lei..
- si ma io che devo fare? Rassegnarmi a non vederla più?
- no...vai da lei Aziz e stalle vicino anche se non la puoi toccare,fai in modo che torni a fidarsi di te,lo so che non sei stato tu ma rappresenti per lei la figura maschile che le ha fatto male...
- io lo devo uccidere questo tizio..
- adesso pensa a Diana,cerca di starle vicino..
- io credo che tutti vorrebbero un padre come te lo sai?
- in effetti sono fantastico
Stavolta vide ridere suo figlio e questo era il migliore dei ringraziamenti...Diana si svegliò come ogni mattina sudata e spaventata e accanto a lei c'era la sua mamma che l'abbracciava,e tornava a sentirsi al sicuro, Max l'aveva avvicinata solo una volta perché era stata lei all'ospedale a darsi avvicinare,poi si era allontanata e non riusciva più ad abbracciare la sua bambina,si asciugò una lacrima e uscì lasciandole sole,Diana si alzò e prese l'accappatoio
- amore basta docce,non puoi lavare via quello che ti hanno fatto,devi reagire devi farti forza e tornare a vivere..
Lei guardò la madre con le lacrime..
- sento addosso quelle mani
- si...lo so ma tu non puoi permettere che vinca quello schifo,lasciati aiutare, papà non ti farebbe mai del male,e nemmeno Aziz...
Diana trasalì a sentire il nome dell'uomo che amava...
- chiama ogni giorno è distrutto
- ecco io..
- devi reagire Diana,andiamo da uno psicologo?
- no non voglio...
- sei forte amore..
Max disse che c'era Aziz e che voleva vederla,Nadir guardò Diana e annuì..
- ok fallo salire..
Disse Diana tremante e si avvolse nel piumone sedendosi sul letto,due minuti dopo Aziz bussò e Nadir li lasciò soli,Aziz abbozzò un sorriso e si sedette sulla sedia della scrivania lontano da lei,che lo guardava con i suoi stupendi occhi spaventati..
- avevo.. preparato mille discorsi ma..
Aziz non sapeva cosa dire adesso..
- io...lo so che non è colpa tua..
- non lo farei mai,non potrei mai farti del male..non avrei nemmeno dovuto lasciarti sola quel giorno..
- ma non ero sola..sono stata stupida a scendere da sola nel parcheggio...
- non è così...una donna deve essere libera di fare ciò che vuole,senza paura,una donna va solo rispettata..
Diana sentiva tutto il dolore di Aziz che paradossalmente era pari al suo..
- Aziz..
- piccola
Lei tremava ma si fece coraggio...
- vieni più vicino?
- prendi tutto il tempo che devi Diana,io aspetto anche tutta la vita..
- siediti qui
Le indicò il bordo del letto e lui l'accontentò ma la sentiva tremare e faceva male...
- non ti tocco rilassati..
Lei aveva il cuore in gola ma lui era Aziz,il suo Aziz e allungò la mano tremante a sfiorare quella di lui,Aziz non si mosse anche se quel tocco leggero aveva fatto accellerare il suo cuore,lui le sorrise e si perse nell'azzurro di quegli occhi spaventati,la mano di lei sollevò la sua e intrecciò le dita alle sue,la lasciava fare non prese nessun iniziativa, Diana sentiva il calore di quella mano,e nella sua mente una miriade di immagini,quelle mani l'avevano sfiorata,stretta e protetta sempre,quella mano si sollevava su di lei solo se lei lo voleva,quante volte si era trattenuto prima di cedere al loro amore,le immagini dell'orrore vennero sostituite dal viso di Aziz da quelle mani fatte per amarla non per farle del male, portò la mano di Aziz alla sua guancia e ne assorbì tutto il calore,lui chiuse gli occhi resistendo ad ogni tentazione,lui non era un animale e la rispettava,lui aprì gli occhi e si perse in quelli di lei..
- Aziz
Le si tuffò tra le braccia non si mosse ma il cuore stava per uscire dal suo petto..
- stringimi ti prego..
Lui non se lo fece ripetere e la avvolse tra le braccia,la sentiva tremare e si sciolse in un pianto liberatorio lui la coccolò,tenendola stretta a se lasciandola calmare,aveva bisogno quanto lei di quell'abbraccio...Ates aprì la porta e si trovò davanti Deniz
- Denny
Lui sorrise e la abbracciò
- scusa
Disse lui
- sono io a dovermi scusare sai?
Yldiz si mise un biscotto in bocca
- era ora cretino
Lui sollevò la testa a guardare l'altra gemella
- tu che ci fai qui?
- aspettavo che il fratello scemo si ripigliasse..
Si abbracciarono tutti e tre...
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il nido della fenice. Vol 4
أدب الهواةAziz trova il diario del nonno da cui ha preso il nome,ne segue la storia e le tracce di ogni suo viaggio e scrive il libro della storia avventurosa di nonno Aziz,la famiglia Divit sullo sfondo e una ragazza cresciuta con lui ma che aveva sempre vis...