40. Mister Storm

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Cherry sapeva di non avere molto tempo a disposizione, così si concesse solamente un secondo per riordinare le idee ed auto-compiacersi prima di iniziare il suo, neppure troppo velato, interrogatorio.

«Rispondi alle mie domande! Tu ti fidi completamente di me, non hai segreti per me»

«Ma...» lui batté le palpebre un paio di volte, ma lei rincarò la dose e le frasi seguenti spazzarono via le rughe d'espressione che gli si erano formate sulla fronte, rendendolo docile.

«Hai bisogno che io sappia le risposte alle domande che ti farò, altrimenti i tuoi piani falliranno» Gli ordinò in fretta, nascondendosi parzialmente la bocca con una mano per celare il labiale ad eventuali obiettivi nascosti, sperando di sembrare solo un po' pensierosa dall'esterno.

Lui parve molto turbato dalle parole di lei, ed annuì con urgenza.

«Ho bisogno che tu mi faccia le domande giuste, Cherry. Per favore, in fretta»

«Tieni a mente: quando dirò di nuovo la parola "tostapane" tu scorderai tutta la nostra conversazione, come se non l'avessimo mai avuta, fin da quando sei uscito da quest'aula qualche secondo fa».

Amaurobius non negò né acconsentì, guardandola intensamente, come un cane che aspetta un nuovo comando dal padrone. Cherry assottigliò le labbra una contro l'altra, ma si ritenne soddisfatta.

«Qualcosa sta registrando la nostra conversazione, che tu sappia?»

«No, direi di no»

«Ci sono telecamere?»

«Ovviamente. Non dappertutto. Nei corridoi» Spiegò lui «Vogliamo sapere cosa succede direttamente nella nostra tana, no?»

«Certo, hai ragione. Infatti anch'io voglio sapere cosa succede» assentì Cherry, fregandosi le mani insieme «Hawk Storm ha influenzato il modo in cui hai organizzato gli addestramenti di quest'anno per noi giovani super?»

«Senz'altro, certo» Amaurobius annuì. Cherry ebbe appena il tempo di processare la conferma ai suoi sospetti che l'uomo sembrò colpito da un pensiero molto buffo. Scoppiò a ridere, un suono aperto e gioviale.

«T-tipico di Bedstone!» Annaspò l'insegnante, fregandosi l'occhio sinistro con una mano.

«Cosa? Cosa è tipico di Bedstone?» indagò Cherry, irrigidendosi un po'

«Q-questo! Sapere tutto all'ultimo secondo. Lo hai saputo da lui, no? Se n'è reso conto solo ora, incredibile, quando è da mesi che...» scosse la testa, la bocca tesa in un sorriso che era più simile ad un ghigno che alla sua solita espressione amichevole «Solo un'altra prova del fatto che questo posto ha bisogno di sangue fresco per funzionare. Bedstone è dannatamente lento, si capisce, si capiva dai tempi di Brainstorm... Poi quell'incidente con LaPoer... non riesce a capire niente finché non è troppo tardi. Come può guidarci? Ma voi giovani» allargò le braccia verso di lei, guardandola come una figlia di cui era fiero «Voi cambierete tutto. Lo state già facendo! Con la vostra sola esistenza. Guarda te! Il tuo potere ti erge sopra tutti gli altri, Cherry, come per Anita ed Anika. Per Adrian la questione è diversa, è un po' troppo tardi ormai, ovviamente, ma... Hawk Storm sarà più che felice di dirtelo di persona, vieni!»

«Cosa?» Cherry si fece un po' indietro istintivamente, mentre lui le offriva il braccio

«Forza, signorina Bedstone. Mister Storm mi sta aspettando, ci eravamo messi d'accordo per aggiornarci presto. Oggi verrà a guardare i vostri addestramenti: avrebbe dovuto essere una sorpresa, ma non c'è bisogno che ci siano segreti tra noi, no?». Il professor Amaurobius le fece l'occhiolino, sbarazzino, e le porse nuovamente il braccio con aria invitante.

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