La donna cadde su un ginocchio di schianto – Cherry immaginò che dovesse essere piuttosto sgradevole – poi si mise lentamente nella posizione che la ragazza le aveva imposto e stese controvoglia le braccia, tremando piano.
Cherry si inginocchiò a sua volta, imprigionandole uno dei polsi nella morsa di metallo leggero.
«Sei brava, ragazza ipnotica» Ghignò Anya, denti in mostra, con un'approvazione che Cherry non si aspettava di ricevere
«Per questo sono qui» rispose, concedendosi un sorriso di rimando prima di ammanettarle anche l'altra mano.
Solo che non ci riuscì.
La giovane si trovò a guardare impotente il modo in cui il braccio destro di Anya stava ribollendo ed ingrossandosi, già troppo voluminoso per poter essere avvolto dalle manette. Il processo era già iniziato mentre la sedicenne si occupava dell'altro polso: anche se Cherry non avesse perso tempo a rispondere alla sua avversaria, sarebbe stato già troppo tardi. Guardò con disgusto la pelle che si espandeva in maniera eterogenea per accomodare la massa solida di muscoli, tendini ed ossa che si stava gonfiando sotto le dita di Cherry, abbastanza vicino da sentirne il calore innaturale che aveva iniziato ad irradiarsi dalla pelle scura di Anya.
La giovane provò l'impulso di allontanarsi, come se il potere dell'altra fosse un sintomo di qualche terribile malattia contagiosa.
"È in grado di alterare il proprio aspetto" Pensò, stringendo assieme le labbra "Probabilmente anche suo fratello ha un potere simile. Santo cielo, che schifo, sta facendo un rumore strano".
«Smettila di trasformarti!» Ordinò Cherry
«Mi dispiace, ipnotica, non credo di poterlo fare» rispose la ragazza dalla pelle cioccolato, con un lampo negli occhi scuri. La trasformazione dell'arto era quasi completa: era divenuto pesante, sbilanciando innaturalmente la sua figura da un lato, andando ad ingrossarsi man a mano che raggiungeva il polso. Anche la mano si era irrobustita, la pelle ispessita e scurita ulteriormente, con artigli scuri che si allungavano sulle dita, di cui ogni nocca sembrava aver iniziato a coprirsi di larghe placche piatte simili a scaglie. A Cherry ricordava la versione distorta della zampa di un caimano.
Perché adesso stava resistendo al suo potere? Come? Si era mostrata un po' più resistente della norma al suo potere, certo, ma non era possibile che vi si fosse già assuefatta!
Non appariva ancora in grado di spostarsi o staccarle gli occhi di dosso, ma, con quel braccio mostruoso, non sarebbe comunque riuscita ad ammanettarla.
«Torna com'eri prima» Le ordinò, alzandosi e facendo un passo indietro per portarsi fuori portata.
Qualcosa nell'espressione di Anya cambiò: le sue pupille si restrinsero, le labbra tremavano quando si alzarono sui denti, il suo intero corpo era scosso dal leggero disagio della trasformazione e dalla frustrazione data dal non poter eseguire l'ordine impartitole da Cherry. Il suo fisico le stava urlando di sottomettersi ed ubbidire, eppure non ci fu alcun cambiamento in lei.
«Smettila! Smettila! Non lo posso fare!» Ringhiò nella sua direzione, con rabbia
«So che lo puoi fare. Usa i tuoi poteri e fai tornare quel dannato braccio normale!».
Anya si mise a battere le palpebre più velocemente, desiderando di poterle serrare ma bloccata dal comando di Cherry. La sua pelle si imperlò di sudore ed emise un suono graffiante dal profondo della gola, ma la sua forma non mutò.
Cherry stava valutando di ammanettarle le caviglie quando sentì un'esclamazione collettiva dei suoi compagni di squadra accompagnare un nitrito particolarmente forte. Si voltò di fianco per osservarli, socchiudendo gli occhi.
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Shadowfawn - La Ragazza Ipnotica
Science Fiction[STORIA COMPLETA] In un mondo dove tutti nascono con un potere unico (un potere che può essere del tutto inutile, come farsi allungare le ciglia di pochi millimetri, o strabiliante come la lettura del pensiero), i vincenti, quelli ricchi e famosi, s...