capitolo dieci

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[Pov's Ciro]

Stavo sognando.
L'ennesima volta dello stesso incubo che mi perseguita tutte le notti.
Ci siamo io e Francesco insieme e poi lui mo si rivolta contro.
E avrebbe pure ragione, me lo meriterei.
Ad un certo punto sento un peso addosso e vedo che Edoardo mi è stato spinto addosso.
Lui si sveglia di scatto.

"Ma cre Pinù? Si sciem? C cazz mi scuoti facendomi scuotere Ciro? Non vedi che sta ancora coi capogiri? T'aggia vattr?"
"Scusa Eduà, volevo scherzare. Lino mi ha detto di venirvi a chiamare che dobbiamo andare a mensa."
"Eh par o cazz! Ja c vrim arop! Sveglio io Ciro."
Sento Pino uscire dalla cella ed Edo che cerca di svegliarmi nella maniera più delicata possibile.

La direttrice si è raccomandata con lui ieri.
Deve stare attento, perché è il mio compagno di cella.
Io non posso fare movimenti bruschi, non devo essere scosso, non devo sentire forti rumori che possano destabilizzare la mia situazione.
"Oh ehi Cirù.. Ti devi svegliare" Mi sussurra Edo toccandomi piano la testa, e controllando il cerotto.
Io apro gli occhi e lui mi aiuta ad alzarmi, molto lentamente.
"Dobbiamo cambiare il cerotto Cirù."
"Eh cre Eduà, mo faij l'infermiere?"
"Eh hai vist fratm?" Ride.
Edoardo mi cambia il cerotto e poi mi passa le stampelle.
Ci aspettano fuori la cella tutti i ragazzi in fila, pronti per andare a mensa.
Io sono l'ultimo.
Ste dannate stampelle rallentano il mio cammino.
Solo Edoardo mi aspetta.
Gli altri, molto simpatici.

A cena, non mangio granché.
Non ho tanta fame per via della nausea.
"Uagliu muovetv c tenimm na sorpres p vuij!"
Ci interrompe il comandante.
"Cre comandà ca sutta abbasc c sta na sfilat e femmn over?" Urla Pirucchio, stordendomi (siccome siamo vicini), e facendomi venire le vertigini.
Sono brutte le vertigini.
Basta sentire un rumore forte e siccome il senso di equilibrio è collegato all'udito, subito il senso di vertigine fa capolino.
Mi metto le mani alla testa, mentre Totò ha dato inizio a un caos immenso.
Gente che urla, gente che schiamazzi, rumori forti.
"Si chiava, si chiava, si chiava!" Urlano tutti.
"Ma a volet fnì voi due?" Si rivolge a Pirucchio e a Totò.
"Lo vedete che mo sta male di nuovo? Maronn ij v'accir!"
Il comandante da loro uno scalpello sulla nuca e mi porta fuori.
Il risultato di tutto questo?
Stomaco sotto sopra e io che ho rimesso il poco che avevo ingerito poco prima, in giardino.

Dopo un'oretta, in cui sono stato in infermeria per una flebo e per la cura, mi portano in sala comune dagli altri.
Stasera facciamo lezione di musica.
Entro in sala e sta suonando o chiattill.
Mh è bravino, ma non mi interessa.
Mi dirigo verso il divanetto e mi lasciò sprofondare esausto.
"Direttrice mi da il consenso per un po' di musica?"
Chiede gentilmente Beppe alla direttrice che acconsente, raccomandandosi di non metterla a volume troppo elevato per me.
Beppe mette delle canzoni di pizzica, dove si possono ballare.
Ma io sono girato e poggiato sul divanetto quindi non vedo.

"Cirù guarda che spettacolo Milagros" Edoardo mi sussurra.
Io mi giro e noto che lei e Naditza hanno cominciato a ballare.
Mamma quanto è bella.
Ha i capelli legati in uno chignon disordinato, un gonna lunga che si usa per ballare e una maglietta a maniche corte.
È bellissima.
"T piac Cirù?"
"Mamma mia Eduà .."  Sussurro estasiato ed incantato dalla sua bellezza.
"È pure brava a ballare Cirù"
"Tieni ragione Eduà. È uno spettacolo!"

Lei incrocia il mio sguardo e continua a ballare fissandomi.
Leggera.
Bella.
Sembra una farfalla.

"Vi comunico una cosa!" Dice Beppe dopo aver spento la musica.
"Abbiamo deciso di aggiungere dei laboratori di ballo"
Sembrano tutti contenti.
E poi ci portano in cella, pronti per la notte.

Siamo in cella e hanno spento le luci.
"Eduà sij svegl?"
"Si fratm, c succied?"
Chiede sporgendosi dal mio letto.
Quello superiore.
Abbiamo fatto cambio finché non mi passano le vertigini che mi impediscono di riuscire a salire le scale per raggiungere il mio letto.
"M manc Milagros. C'aggia fa p conquistarla?"
"Devi essere carino Cirù, corteggiarla ecco! Falle capire che la pensi, che per te è importante e che non vuoi perderla!"
"Vabbuò grazie, buonanotte." Sussurro e dopo che lui ricambia la mia buonanotte, chiudo gli occhi cercando di addormentarmi.

•spazio autrice•
scusate perché è corto, ma sono le tre di mattina e ho sonno.
non volevo lasciarvi però senza capitolo ..
ma domani recuperiamo!
buonanotte a tutti.
love u all.

Tutto Può Succedere | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora