[Pov's Milagros]
Mi sveglio prima di Ciro, e ne approfitto per farmi una doccia e ripassare il trucco.
Guardo il mio riflesso attraverso la finestra e mi vedo piuttosto cadaverica, colpa delle febbre di stanotte.
Ora sto bene però.
Mi immergo nei miei pensieri guardando il mare e mi stupisco della calma che provo perennemente, dopo dei momenti di panico, come quelli di stanotte."Si chiama calma e mi è costata molti tormenti."
Mi ripeto continuamente nella testa.
Non posso permettermi di cadere.Esco dal bagno e mi avvicino alla scrivania dove è poggiato un piccolo marsupietto nero, dove Ciro tiene le sigarette.
Beh, di sicuro se la prende se gliene frego una, ma non mi importa.
Ho un bisogno urgente e disperato di fumare per rilassarmi.
Tra poco verrà il comandante a prendermi per l'incontro con il magistrato e sicuramente dopo mi porteranno in cella con le altre.Sfilo una sigaretta dalla tasca del marsupietto e mi siedo sul davanzale ad ammirare il mare, accendendola.
Il mare è quasi bianco oggi.
Calmo.
Apatico.
Proprio come mi sento io ora.Non porto a termine i miei pensieri che il mio caro coinquilino si sveglia, probabilmente dall'odore del fumo.
Sono pronta a rispondergli a tono per la scenata quasi sicura che farà perché gli ho fregato una sigaretta, e invece, si stropiccia gli occhi e si passa una mano tra i capelli.
"Buongiorno roscia" Mi dice tutto tranquillo.
"Ciao."
"Tu non lo dici buongiorno?" Mi chiede accennando un sorriso.
"Buongiorno si dice a tutti, io sono diversa. Se a qualcuno dici buongiorno, a me dici ciao. Non mi piace avere le attenzioni di tutti. Devo essere l'esclusiva, altrimenti, non fai per me." E vedo che ascolta interessato quello che ho da dirgli.
"Ho capito .. Ma tu fumi?"
"Non se vede?" Chiedo retoricamente, tirando su gli occhi.
"E dove hai preso le sigarette, dato che la direttrice fa confiscare tutto?"
"Ah ops.. Scusa, l'ho presa sul tavolo. Era tua?" Rispondo facendo la finta innocente.
Lo vedo innervosirsi, poi scuotere la testa e sospirare.
"Si, ma vabbuò non fa nulla. Ne ho altre."
E accenna un sorriso."Buongiorno uagliú, Milagros a veni cu mme, t'aspett o magistrat" Ci interrompe il comandante con la sua inconfondibile parlata napoletana.
"Si arrivò." E lui mi apre la cella, permettendomi di uscire.
"M'arraccumann Cirù, fa o brav" Si raccomanda il comandante con Ciro, ma non capisce che è una causa persa.
Richiude la cella e ci dirigiamo verso il tribunale, per l'incontro con il magistrato.[Pov's Ciro]
Dopo qualche minuto arriva Lino a prendermi.
"Finalment Linù, a ro cazz stiv? Chell zoccl ra direttric è fnut ca a tarantell e l'isolament mo m fa turna nda cell co Eduà?"
"Sisi Cirù, jamuncenn ja."
"Eh menomale."
Lino mi porta in mensa per la colazione.
"Cirù, Fratm!!! Quant m si mancat!"
"Torno in cella con te, fratm."
Utilizzo l'italiano, quasi perfetto.
"Eh cre sta parlat?"
"Eh poi ti racconto."
"Tieni una faccia contenta Cirù, m'aggia preoccupa?"
"Nono Eduà, e mo vai a prendermi una mela e una bottiglia d'acqua." Gli ordino e lui ovviamente mi ascolta.Mi siedo al tavolo e vicino a me si siedono Totò, Pirucchio e Pino.
"Aro sta o sfaccimm ro Chiattill?"
Chiedo nervoso.
Quel milanese mi irrita solo a vederlo.
"Tenev o permiess"
"Eh brav o chiattì" Mi rilasso leggermente , contento di non vedere la sua faccia da stupido per due giorni.
Ma la mia calma dura poco, perché vedo l'altro fenomeno che mi fa imbestialire.
O' piecuro , l'ultimo dei Di Salvo.
Suo fratello è un grande.
Chist è n'omm e' merd.
Vedo che ci fissa, e dopo aver preso il suo vassoio va a sedersi lontano."Tieni Cirù"
Edoardo mi ha portato la mia colazione e senza dire nulla, comincio a mangiare affamato.
Ripenso alla scena di ieri sera in bagno con la roscia, che ho scoperto chiamarsi Milagros, e mi sale un brivido per la schiena.
Si vede che mi sono incantato, perché Edoardo mi richiama.
"Mh?"
"Eh Cirù, c piens?"
"Eh parla italiano mado, che mi innervosisci co sta calata Salernitana!" Sbotto nervosamente.
Tutta la mensa si gira a guardarci, e immagino di aver parlato ad alta voce.
"Cre, c guardat?" Ringhio con uno sguardo feroce e tutti ritornano a fare colazione.Edoardo, Totò, Pino e Pirucchio mi guardano sconvolti, mentre io prendo il vassoio e lo metto apposto.
Ordino successivamente a Lino di portarmi in giardino che ho bisogno di fumare."C tien Cirù?" Mi chiede Lino.
Siamo solo io e lui in giardino.
"Tu fatt e sfaccimm re cazz toij!"
"Eh vabbuò scus"
"Anzi no, mi devi cercare delle informazioni."
"Su chi Cirù?"
"A roscia nuova."
"Mh vabbuò, ti faccio sapere."
"Ecc, brav."
E faccio l'ennesimo tiro dalla mia sigaretta.Poco dopo escono tutti i ragazzi che le ragazze per l'ora d'aria.
Io sono nel campetto, seduto, che cerco di capire perché in testa ho sempre quella ragazza dai capelli rossi.
La vedo che entra nel campetto femminile e che si mette a giocare a pallavolo con le altre.
Vicino a me vengono i miei.
"Ma c sta guardann Cirù?" Mi chiede Edo.
Io non rispondo, ma lui e gli altri continuano a farsi la chiacchierata da comari di paese.
"Totò guarda quella la, è nuova?"
"Weee, zucchero filatoooo! Benvenuta in paradiso!" Urla Totò a Milagros e quest'ultima si gira sorridendogli.
Cosa che mi fa istintivamente ribollire il sangue nelle vene e prendere dal collo Totò per spingerlo contro la rete.
"Adda sta zitt!!!" Ringhio violentemente stringendo sempre di più la presa sul suo collo.
"Oh Cirù, bast ja!"
Edoardo mi leva da Totò e mi spinge più in là.
Ci mettiamo a camminare per il campetto.
"Ti piace Cirù?" Mi chiede in italiano Eduà.
Non rispondo.
Perché ho queste reazioni se lei guarda qualcun altro che non sono io?
Racconto infine tutta la storia di ieri ad Edo e lui alla fine del mio discorso mi guarda.
Intensamente.
Sospira.
Poi fa un sorriso.
"Eccome se te piace Cirù.."
"E tu non piaci a lei?" Mi chiede.
"Non lo so Eduà, è questo che mi fa diventare nervoso.
Non mi guarda. Non mi ascolta. Fa come le pare. Mi tiene testa e sta cosa mi attira da morire."
Lui annuisce e si accende una sigaretta.
Cala il silenzio tra di noi.•spazio autrice•
spero vi piaccia.
cosa succederà secondo voi, nel prossimo capitolo?
ci vediamo presto!
grazie dei commenti.
love u all.
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Tutto Può Succedere | Ciro Ricci
Fanfiction"tutto può succedere, l'ho capito quando giocavo da solo sull'asfalto sconnesso del rione dove sono cresciuto. se una lucertola incontrava il mio sguardo, io la catturavo, e con lei facevo tutta una serie di esperimenti per vedere come avrebbe reag...