capitolo cinque

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[Pov's Milagros]

Ben presto ci ritroviamo nella sala comune, dove la direttrice ci aspetta per proporci delle nuove attività, a quanto ho capito.
Stiamo aspettando i ragazzi, e noi ragazze, siamo disposte in fila.
Vicino a me ci sono Naditza e Silvia, le mie compagne di cella, con la quale ho già fatto amicizia.

Dopo pochi secondi entrano i ragazzi in fila e il mio sguardo si posa su un ragazzo.
Non so chi sia, ma è vicino a Ciro.
Ha i capelli neri, con un ciuffo liscio e abbastanza lungo.
Un taglio al sopracciglio, come Ciro.
E gli occhi verdi.
È davvero bello.

[Pov's Ciro]
Entriamo in sala comune e vicino a me c'è Edo.
Mi accorgo della presenza di Milagros.
È bella, bella da morire.
Ma noto che sta guardando il mio migliore amico.
Si sorridono.
"Basta, m'agg cagat o cazz." Mi dico da solo.
"Linù, aggia ij o bagn."
"Aspetta Cirù, mo che arriva la direttrice glielo chiedi."
"C'aggia aspettà Linù, io alla direttrice le piscio in bocca hai capito? Mo accompagnami a sto sfaccimm ro bagn!"
Gli ringhio contro.

Mi porta in bagno e mi chiudo in uno dei servizi igienici.
Metto le mani in tasca e prendo una canna dal mio marsupietto e subito la accendo.
L'odore intenso dell'erba mi rilassa istantaneamente.
Facendomi sedere a terra con la schiena poggiata contro il muro.
Ma cosa sta succedendo?
Perché sento come se tutto stesse andando in frantumi?
Perché mi sembra di essere solo?
Mentre i miei pensieri iniziano a farsi sempre più persistenti, mi scivola una lacrima dagli occhi che finisce sul palmo della mia mano.
Sono molto nervoso.
Talmente nervoso che mi sta venendo una rabbia incredibile.
Mi sento soffocare da me stesso.
Sento caldo.
Sto sudando freddo.
Mi manca l'aria.
Mi manca il respiro.
Respiro affannato.
"Cirù che cazzo succede?" Mi chiedo da solo.
I giramenti di testa sono sempre più frequenti.
Mi fa male tutto il corpo.
Mi sento bruciare.
"Linù!" Urlo con tutte le mie forze e poi buio.

[Pov's Milagros]

Siamo in sala e stiamo aspettando Ciro che torni dal bagno.
Ma ad arrivare è Lino, la sua guardia.
È spaventato.
"Direttrice abbiamo un problema! Ciro sta male, dobbiamo portarlo in ospedale."
"Certo, do subito disposizione."
E la direttrice con il comandante e Lino abbandonano la sala.
Rimane con noi l'educatore Beppe.
I suoi amici cominciano a fare baldoria, sono preoccupati.
Solo un ragazzo scoppia a piangere. E si lascia andare sedendosi a terra contro il muro.
È il ragazzo dagli occhi verdi.
Mi avvicino a lui.
"Ehi.. Siete tanto amici tu e Ciro?" Chiedo sussurrando.
"È fratm" Mi risponde singhiozzando.
"Scusami, non riesco a capirti .." Rispondo mortificata dalle mie poche conoscenze napoletane.
"Si scusa, è mio fratello." Risponde lui tirandosi leggermente il ciuffo.
"Lui è forte, non ti preoccupare. Vedrai che non è niente!" Cerco di tranquillizzarlo il più possibile.
"Lo spero .." Mi risponde guardandomi negli occhi.
Ha degli occhi bellissimi.
Anche se sono rossi dal pianto.
Avvicino una mia mano sul suo viso e piano piano lo accarezzo cercando di asciugargli le lacrime.
"Hai dei bellissimi occhi sai?"
Accenna un sorriso e mi ringrazia.
"Tu anche, sei molto bella!" Mi dice lui facendomi sorridere.
"Come ti chiami?" Mi chiede.
"Frida .. Frida Milagros García Deidier. Tu?"
"Edoardo Conte. Hai giusto un po' di nomi eh?"
"Eh si, ai miei piacevano un sacco di nomi." Rispondo ridendo.
"Non sei di qua vero?"
"No, di Torino. Ma sono nata in Spagna. A Madrid. Ci sono rimasta fino ai quindici anni e poi sono venuta in Italia con la mia famiglia."
"Ah, ho capito. Quindi sei spagnola?"
"Si!"
"Wow, dev'essere bellissima la Spagna.."
"Magari un giorno ti ci porto, chissà!" Finalmente si è calmato.

[Pov's Edoardo]

"Eduà che cazzo stai facendo! È la ragazza che piace a Ciro!" Mi rimprovera la mia coscienza.
"A lei non sembra che gli piaccia lui però!" Rispondo a me stesso da solo.
"Ma se fino a due secondi fa ti disperavi per lui, ora fai lo stronzo con la femmina che gli piace?"
"Mo stronzo .. Pff"
E chiudo la conversazione con la mia coscienza.

Mi volto nuovamente verso di lei.
"Ma quindi come ti chiamo? Frida o Milagros?" Le chiedo ridendo.
"Qui dentro mi chiamano tutti Milagros, ma se vuoi a te posso lasciare l'esclusiva."
"Okay allora, Fri !"
Lei sorride e poggia la sua testa sulla mia spalla.
Comincia a farmi i grattini sul petto.
E io sto sereno.

[Pov's Ciro]

"Sono morto?"
"Cretino se stai pensando è perché sei vivo no?" Mi risponde la mia coscienza.
"E perché vedo tutto bianco?"
"Perché ancora non hai ripreso coscienza."
"Sto male?"
"Una specie Cirù .."
"Morirò?"
"No Cirù, non morirai. Hai solo avuto un malore, non sei morto. Sei solo destabilizzato .. Hai fumato troppo e mangiato pochissimo in quest'ultimo giorno."
"Va bene.. Mi sento stanco.. Torno a dormire"
"Vabbuò Cirù, nun te preoccupa' ..
Nun te preoccupa guaglio, c sta o mar for
C sta o mar for, c sta o mar for
Aret e sbarr, sott o ciel c sta o mar for .."

[A chi il mare fuori,
oggi non riesce a vederlo,
A chi ha paura,
A chi oggi invece di sognare
un attimo infinito,
spera che il domani arrivi presto.
A chi faticosamente cerca di proteggerci
Ogni giorno.
A Noi dedico il mare fuori.
Questa Profonda, Incondizionata, Irrefrenabile
speranza di
Rinascere ..]

•spazio autrice•
Vi dedico questo capitolo importante per me.
spero vi piaccia.
grazie per tutti i commenti e messaggi che mi mandate.
vi tengo e porto nel cuore.
grazie assai.
ci vediamo al prossimo capitolo!
instagram: @unmondodigiacomooo
love u all.

Tutto Può Succedere | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora