«Ciao.» Entra in casa mia con le mani nelle tasche del giubbotto di pelle e gli occhi ancora gonfi di pianto. Occhi che ho amato e desiderato dalla prima volta che ho incrociato, occhi da cui oggi esigo sincerità.
«Ciao.» La faccio sedere sul divano davanti ad una bibita fresca e lei mi studia un po' prima di iniziare a parlare.
«Pawel non c'è?» Domanda.
«No, è da Amir a giocare alla Play. Perché?»
«Niente, volevo chiedergli scusa per ieri...» Dice abbassando subito lo sguardo.
«Glielo riferirò.» Rispondo stringendo le mascelle e lei annuisce.
«Piotr, mi dispiace da morire. Non doveva andare così, non doveva andare così. Ho sbagliato e ti chiedo scusa.» Dice cercando di avere un contatto fisico con me ma mi scanso leggermente per farle capire che no, non è il caso.
«Va bene, accetto le scuse ma voglio una motivazione. Se hai fatto quello che hai fatto probabilmente sono stato mancante in qualcosa, probabilmente è anche colpa mia. Spiegami.» E' questo che voglio capire, l'unica cosa che mi interessa ora.
«Non è colpa tua perché potevo evitarlo sicuramente, però, sì avevo delle mancanze. Io e te litigavamo sempre, eri sempre nervoso e anche io, non facevamo che litigare e litigare. E Luca mi ha solo aiutato a riempire quei vuoti che ogni tanto mi lasciavi...» Spiega e io annuisco perché la capisco bene, mi sono sentito anche io così praticamente ogni giorno da quando stiamo insieme. Ma poi continua e aggiunge altri particolari che mi lasciano di stucco. «Ovviamente non starò qui a dirti che era la prima volta perché sicuramente Gaia ti avrà già detto che va avanti da qualche...»Gaia? Ha detto Gaia? Che c'entra lei adesso? E perché la mette in mezzo?
«No aspetta, che c'entra Gaia adesso?» La fermo e lei sembra confusa. Mi fissa e poi inclina leggermente la testa incespicando con le parole prima di rispondermi.
«Non... non te l'ha detto?»
«Cosa?»
«Dio Santo...»
«Mi dici che cazzo c'entra lei adesso, per piacere?» Mi avvicino al suo viso e la vedo quasi spaventata.
«Lei lo sapeva, mi aveva vista con Luca qualche mese fa passando fuori al mio negozio. Pensavo che te l'avesse detto anche perché ultimamente eri nervosissimo...» Mi dice e improvvisamente, tante cose si fanno chiare nella mia mente.
Tutte le sue parole, le sue frasi, le sue raccomandazioni, ora sono così chiare da accecarmi i pensieri.
«Non mi ha detto nulla.» Dico con un filo di voce.
«Le avevo chiesto io di non dirtelo, non so se l'ha fatto per paura delle mie minacce o per non ferirti.»
«Non lo so.»
«Lei è innamorata di te da sempre, lo sai questo, vero?» Mi domanda, più sincera di quanto io l'abbia mai vista.
«Sì.» Annuisco. «E io le ho solo fatto del male, dal primo giorno.»
«Lo so che vi vedevate...»
«E' vero, e visto che siamo qui per dirci tutto avevo intenzione di dirtelo. All'inizio andavo da lei quando litigavo con te, quando eri troppo gelosa e mi facevi arrabbiare e mi sentivo in gabbia. Lei mi ha aiutato a stare più sereno e rilassato. Poi la relazione è diventata anche fisica, non lo nego, ma l'ho dovuta quasi costringere, lei non voleva. Nonostante mi amasse da sempre, non voleva essere la seconda, la sostituzione. Quindi mi ha lasciato a metà marzo ed è vero che da quando non la vedo più sono più nervoso, lei era la mia camomilla. Lei sapeva sempre come calmarmi.» Non so perché ora io sia arrivato a parlare così di lei con Teresa, ma sono così stufo di dover mentire che mi sento finalmente pronto per dire tutta la verità anche a lei.
«La ami?» Mi domanda, con gli occhi lucidi.
«Non lo so, forse sì. Ora ho bisogno di starmene per conto mio e pensare bene a cosa voglio perché al momento non ho sicurezze. Le uniche che avevo mi sono letteralmente crollate addosso.» Dico ancora. Teresa non lo sa ma sto citando Gaia e vorrei tanto averla capita prima.
«Io ti amo, l'ho lasciato Luca.» Mi risponde e mi fa quasi tenerezza.
«Teresa, non ti sentire in colpa per quello che hai fatto perché l'ho fatto anche io. Sono stato io a scoprire te ma poteva anche essere il contrario. Io non sono la vittima. Alla fine è meglio che sia andata così perché la nostra relazione era malata da tempo, era tossica. Non possiamo andare avanti così, questo non è amore.» Le prendo le mani e gliele stringo, vorrei che capisse davvero ciò che le sto dicendo.
«Piotr io...»
«Chiama Luca e torna con lui se vuoi, perché da oggi sei libera. Non so se amo Gaia ma sono sicuro di non amare te. Sono stato aggrappato ad un'idea di storia perfetta e amore eterno tra di noi che probabilmente non è mai esistito. Non è giusto continuare.»
Mi guarda trattenendo le lacrime e poi mi abbraccia. Glielo lascio fare e la stringo forte anche io, mi mancherà tantissimo ma è la cosa giusta da fare.
«Hai ragione.» Annuisce e si stacca da me. «Invitami al vostro matrimonio poi, non me lo voglio perdere.» Dice sorridendo e facendo ridere anche me.
«Non lo so, vediamo come va.» La abbraccio ancora e poi ci alziamo. «Prenditi cura di te.»
«E tu di te, campione.» Ci diamo l'ultimo bacio, forse il più vero che ci siamo mai dati e poi va via.E' ancora difficile per me assimilare tutto ciò che sta succedendo negli ultimi giorni e ancora di più ora che so che Gaia sapeva tutto e ha voluto proteggermi per non farmi crollare insieme alle mie convinzioni.
Racconto tutto a Pawel che è più scioccato di me e poi inizio a pensare a cosa fare con Gaia.
Lei ora ha la sua vita, è impegnata con Pietro e la vedo felice tra viaggi, cene e sorrisi. Probabilmente se mi rifacessi vivo ora nella sua vita le procurerei più danni che gioie e ne sono più che consapevole. Guardo le sue foto e non posso far altro che pensare che me ne dovrei stare lontano da lei. E' felice, sembra veramente felice con lui. E' cambiata, più solare, più gioiosa. O forse sono cambiato io e il modo in cui la guardo. I miei occhi ora la vedono in modo diverso, e non nego di aver pensato che forse sta meglio con lui che con me perché io ora sono diverso, sono un'altra persona e non so se me la merito ancora.
Perché lei merita solo il meglio e forse il meglio, per lei, non sono io.
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No Regrets | Piotr Zieliński
Fanfiction«Ho fatto tutto il possibile per stare con te, per farmi amare almeno la metà di quanto ti amo io, ma a volte tutto il possibile, per quanto impegno tu ci metta, non è abbastanza...» FanFiction su Piotr Zieliński pubblicata il 23/11/20