«Che dici, quello ti piace?» Sono da Ikea con Pietro e mi sta indicando un tappeto grigio tortora per il salone di casa nostra. Abbiamo deciso che all'inizio andremo in affitto e ora stiamo pensando all'arredamento. Abbiamo preso già la parete attrezzata e il divano e i toni sono quelli del grigio, quindi tortora sarebbe perfetto.
«Il colore sì ma non la forma, lo preferisco rettangolare.» Gli spiego e subito ci mettiamo a sceglierne altri. Passiamo l'intero pomeriggio in giro per negozi e alla fine andiamo a mangiare una pizza da Sorbillo a Napoli. Ci sediamo e ordiniamo.
«Domani che turni hai?» Mi domanda.
«Faccio apertura fino alle quattro. Poi devo passare dal negozio di bomboniere e dal fioraio.» Sospiro, sono giorni pieni di impregni e non ho un attimo libero.
«Io devo prenotare il barbiere, mi dimentico sempre.» Scuote la testa e proprio mentre sto per fargli un'altra domanda i miei occhi sono catturati da un ragazzo alto e biondo seduto a pochi tavoli da noi. Ragazzo che conosco bene e il suo sguardo addosso mi mette subito agitazione.
«Ma quello non gioca nel Napoli?» Mi chiede Pietro quando vede che lui fissa me e io lui.
«Sì, lo sai meglio di me.» E' Amir Rrahmani, l'amico di Piotr. Appena si accorge che Pietro lo sta guardando e gli sorride con insistenza, si alza dal tavolo a cui è seduto con un amico e ci raggiunge.
Inizio subito a tremare, spero che non dica qualcosa di fuori luogo.
«Ciao Gaia, che piacere vederti.» Mi alzo e lo saluto con due baci sulle guance. Si alza anche Pietro e glielo presento.
«Lui è Pietro, il mio fidanzato.»
«Piacere.» Si stringono le mani e Amir lo guarda come se volesse dirgli chissà cosa.
«Tutto bene? E' tanto che non ci vediamo.» Distoglie lo sguardo dal mio ragazzo e parla con me con il sorriso di chi è consapevole di star dicendo una cazzata.
«Sì tutto bene. Un po' incasinata ma tutto bene.» Sorrido e lui annuisce. «A te tutto bene?» Chiedo.
«Sì, benissimo. Mi fa piacere che stai bene, ci vediamo in giro, ora torno dal mio amico. Ciao e buona serata.»
«Grazie Amir anche a te, ciao.» Ci salutiamo e lui va a rimettersi al suo tavolo dopo aver salutato cordialmente anche Pietro.
Il mio cuore va ancora a mille, tutto ciò che è collegabile a Piotr per me vuol dire ansia.
«Ma come fai a conoscere anche lui?»
«E' amico di Piotr, un paio di volte l'ho visto con lui.» Spiego cercando di mostrarmi indifferente.
«Ah ecco. Ma una maglia non si può proprio avere?»
«Al Campania c'è il Napoli Store, comprala là.» Mi ha rotto con questa storia della maglia, è diventato pesante.
«E le tue conoscenze a che servono allora?» Mi chiede ancora, con quel sorrisetto che me lo fa essere proprio antipatico certe volte.
«Non a questo.» Rispondo e il mio cellulare sul tavolo trema. E' una notifica di Instagram.
«E va bene... io vado un attimo in bagno.» Si alza e si allontana dal tavolo e io ne approfitto subito per leggere il messaggio su IG. E' Piotr e non capisco il senso del suo messaggio.zielu_94
Sei bellissima. Mio dio quanto ti amo.
Piotr??? Stai bene??
Benissimo ma mi manchi tanto
Sei ubriaco?
Sono le nove e mezza sono ubriaco?
Che ne so, sembra di sì
Non ti ho mai detto che sei bellissima?
Sì ma così all'improvviso, dal nulla...
Non proprio dal nulla...
Cioè?
Ho avuto una tua foto e non potevo non farti un complimento
Una mia foto?
C'è Amir, lì, no?
Resto senza parole e mi guardo intorno fino ad incrociare lo sguardo di Amir che mi sta sorridendo da lontano. Gli sorrido anche io e torno al cellulare per rispondere a Piotr.
Ah sì, ho le spie...
Dai gliel'ho chiesta io la foto
Nessun problema... ora devo andare
E' in bagno?
Sì.
Dopo ci vediamo? Non scherzavo quando ho detto che mi manchi tanto
Non so se riesco, ti faccio sapere.
Va bene... ciao, a dopo
A dopo
Stacco giusto in tempo perché poi torna Pietro e arrivano anche le pizze. Mangiamo e chiacchieriamo normalmente anche se io mi sento un po' in soggezione fino a che so di avere gli occhi di Amir puntati addosso. Fortunatamente però poco dopo mi viene a salutare e poi va via col suo amico. Ritorno a respirare regolarmente e mi calmo. Finiamo di mangiare e Pietro mi riaccompagna a casa.
«E' un problema se resto?» Mi chiede e io non posso far altro che farlo rimanere.
«No, certo che puoi restare.» Non era in programma ma di sicuro non potevo dirgli di no.
«Grazie, sono troppo stanco per guidare fino a casa.» Dice per poi sbadigliare ed entrare in casa mia. Si toglie il cappotto e va diretto in camera da letto.
«Arrivo subito.» Gli dico, per poi chiudermi in bagno e tirare fuori il cellulare dal retro dei miei jeans e andare subito su Instagram per contattare Piotr.zielu_94
Piotr
Amore
Senti non posso stasera
Nemmeno mezz'ora? Sono già pronto, vengo io da te. Voglio solo abbracciarti che poi domani sono in ritiro che devo giocare...
Non è possibile, mi dispiace, anche io vorrei tanto
Perché no?
E' qui da me
Va bene. A domani allora, buonanotte.
Mi farò perdonare, te lo prometto.
<3
<3
Sospiro a spengo il cellulare, mi sento così in colpa nel doverlo trattare così. Lo amo con tutta me stessa e so che lui ama me, so quanto ci sta male e so bene che non è una bella situazione. Non ci vediamo da quasi una settimana e mi sembra che mi manchi l'aria.
Domani non posso vederlo perché sarà con la squadra, ma giovedì, costi quel che costi, devo vederlo.
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No Regrets | Piotr Zieliński
Fanfiction«Ho fatto tutto il possibile per stare con te, per farmi amare almeno la metà di quanto ti amo io, ma a volte tutto il possibile, per quanto impegno tu ci metta, non è abbastanza...» FanFiction su Piotr Zieliński pubblicata il 23/11/20