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«Piotr, dove stai andando ora?» Mio fratello mi raggiunge appena fuori la mia auto e mi strattona tirandomi a lui.
«Agli allenamenti.» Dico e lui mi fissa confuso.
«Dopo... questo?» Indica alle sue spalle la casa di Teresa e io annuisco.
«Ci sono delle cose che non sai Pawel, lascia stare.» Mi libero della sua presa ed entro in auto.
«Ma che significa? Lo sapevi già?» Domanda ancora, non capendo le mie parole precedenti.
«No, non lo sapevo e non me lo aspettavo ma l'ho fatto io per primo quindi non posso fargliene una colpa.» Spiego, poi metto in moto sotto i suoi occhi esterrefatti.
«L'hai fatto tu per primo? Ma di che cazzo parli?»
«Ci sono delle cose che non sai, te l'ho detto.»
«Ma se sembri follemente innamorato di lei...»
«Lo sono, o almeno, pensavo di esserlo. C'è stata Gaia che mi ha messo qualche dubbio.»
«Gaia? Ma che cazzo dici?» Mio fratello è più turbato di me, non si aspettava tutto questo.
«Una ragazza che ho solo usato e trattato male e con cui ho avuto una relazione fino a qualche mese fa.»
«Una relazione?» Scuote la testa e mi guarda, forse l'ho deluso. «Sei mio fratello Piotr o qualcuno ha rubato il tuo corpo?»
«Lo so, non è una bella cosa ma Gaia... Gaia è diversa. Non era solo sesso, l'ho amata e forse...» Mi sorprendo nel dire quelle cose, ma che mi sta succedendo? Dovevo vedere la mia ragazza con un altro per rendermi conto di queste cose?
«L'hai amata?»
«Pawel, lei mi ha sempre capito e ha sempre avuto ragione. Mi diceva di non essere troppo sicuro di me perché poi sarei crollato se le mie sicurezze si fossero dimostrate false. E ha ragione, vedi con Teresa? Ero convinto mi amasse, ero sicuro di voler stare con lei perché per averla ho smosso mare e monti ma a quanto pare, mi sbagliavo.»
«Io sono allibito, veramente. E questa Gaia ora che fine ha fatto?»
Già, Gaia che fine ha fatto?
«Sta con un altro, lavora da Apple al Campania. E sembra felice senza di me.» Racconto mentre lui continua a guardarmi male.
«Io non ci credo che hai appena visto la tua fidanzata nuda sotto la doccia con un altro e tu mi stai parlando di questa Gaia, non è normale questa cosa.»
«Nella mia vita niente è normale, e ora l'hai scoperto anche tu.» Gli rispondo e parcheggio a Castelvolturno. Scuote la testa e mi segue nel centro sportivo.
Salutiamo tutti e poi mi alleno per un paio d'ore. Non dico niente a nessuno, nemmeno ad Amir, devo ancora metabolizzare la notizia.

Quando esco dagli spogliatoi Pawel mi raggiunge e sembra più agitato di quando l'ho lasciato sugli spalti a guardare l'allenamento.
«Ora che farai?» Mi domanda mangiucchiando la stecchetta di un Chupa Chups che ha mangiato in precedenza.
«Che dovrei fare?»
«Parlare con lei, chiarire, sentire che ha da dirti...»
«Me l'ha chiesto ma per ora non me la sento. Domani ne parleremo.» Cammino verso la mia auto e mio fratello ancora una volta mi tira da un braccio e mi imbruttisce.
«Ma come cazzo fai? La tua fidanzata, quella per cui hai lottato anni e anni, ieri si scopava un altro dopo aver cenato con te e con me! Come fai ad essere così calmo?»
«Sono calmo perché se l'ha fatto avrà i suoi motivi! Mi sento tradito e ci sto male? Sì, certo! Ma non mi va nemmeno di comportarmi da vittima perché non lo sono! Non lo sono!» Urlo e mi accorgo che ci stanno guardando tutti i miei compagni che stanno tornando alle loro auto. «Torniamo a casa che ti racconto tutto.» Continuo e lui annuendo rientra nella mia auto. Guido verso casa nel silenzio più assoluto fino ad arrivare a destinazione.

Entriamo dentro e prendo due birre, ci sediamo sul divano e inizio a raccontargli tutto. Mi guarda sempre più sorpreso, parola dopo parola. Me ne dice di tutti i colori per come ho trattato Gaia all'inizio, sfruttandola per i miei comodi, per il fatto di aver architettato quel piano per conquistare Teresa senza fregarmene delle conseguenze e poi per aver tradito Teresa con Gaia quando ormai lei era fuori dalle nostre vite. E fa bene quando mi chiama sfruttatore, stronzo, bastardo, subdolo, cattivo e molto di più, ha ragione. Solo ora sto capendo quanto tra tutti il peggiore sia stato io. E non mi importa se anche Teresa mi ha tradito, se Gaia ha tradito il suo Pietro. L'artefice di tutto sono stato io, tutto è partito da me e dalle mie idee malsane. E non me lo perdonerò mai.

«Quindi cosa vuoi fare con Teresa?»
«Non lo so, stanotte ci penso e domani parlandone con lei saprò cosa fare.»
«Tu pensi che ti ami e che voglia stare con te?»
«E' quello che ho sempre pensato ma ora non sono più sicuro di nulla. Non lo so, onestamente. Ma quello che so è che le chiederò di essere sincera, è l'unica cosa che mi interessa.»
«E tu lo sarai con lei?»
«Lo sarò.» Annuisce e gli do una pacca sulla spalla alzandomi e andando ad ordinare qualcosa per pranzare.

Dopo pranzato mi sdraio sul letto e provo a focalizzarmi su ciò che è successo: Teresa mi ha tradito. Teresa, quella che pensavo fosse la donna della mia vita, mi ha tradito. Ogni volta che chiudo gli occhi quella scena di lei che cerca di coprirsi con un asciugamano e che con gli occhi sbarrati mi fissa facendo di no con la testa, si ripresenta nella mia testa ogni volta più vivida della precedente. Mi sento come se mi avessero strappato un organo vitale a crudo, senza anestesia e senza avvertirmi. Fa male, fa malissimo ma forse era ciò che doveva accadere per farmi capire bene cosa voglio e cosa sento.

No Regrets | Piotr ZielińskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora