origini befana

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La storia della befana inizia nella notte dei tempi e discende da tradizioni magiche precristiane. Il termine "Befana" deriva dal greco "Epifania", ovvero "apparizione" o "manifestazione".Sicuramente c'e' molto da raccontare,provero' in breve a spiegarvi la storia di questa simpatica vecchietta eheh.La Befana è rappresentata, nell'immaginario collettivo, da una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo, che viaggiando su di una scopa in lungo e in largo, porta doni a tutti i bambini. Nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio, infatti, sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle (sul cui fondo non manca mai anche una buona dose di cenere e carbone), la Befana vola sui tetti e, calandosi dai camini, riempie le calze lasciate appese dai bambini. Questi, da parte loro, preparano per la buona vecchina, in un piatto, un mandarino o un'arancia e un bicchiere di vino. Il mattino successivo, oltre ai regali e al carbone per chi è stato un po' più cattivello, i bambini troveranno il pasto consumato e l'impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.Secondo la tradizioneOriginariamente la Befana era simbolo dell'anno appena passato, un anno ormai vecchio proprio come lo è la Befana stessa. I doni che la vecchietta portava, erano dei simboli di buon auspicio per l'anno che sarebbe iniziato.A grattare un po' di storia si scopre che questa "Epifania" fa parte di quella che possiamo chiamare "la guerra delle feste" tra religioni pagane e religione cristiana,come sempre direi!Quando il cristianesimo diventò religione libera, poi di stato e quindi unica ammessa, si trovò di fronte il problemino che in tutto il territorio dell'Impero Romano, c'era da secoli e secoli un periodo di feste, nelle diverse religioni professate,pagane sopratutto, che si svolgevano a cavallo del solstizio d'inverno,d'estate e altro ancora.La chiesa cristiana risolse il problemino "incastrando" in quel periodo la nascita di Gesù,ma sappiamo tutti ormai questa storia.Per arrivare alla Befana vera e propria bisogna ricordarsi quel che sta scritto in qualsiasi manuale di storia: che da IV al VI secolo nella penisola si riversarono un bel po' di popoli germanici con relative divinità e tradizioni,quindi si scopre che nella Befana son stipati riti del solstizio di celtica memoria e un bel po' di divinità femminili che poi ricordano tutte la Dea Madre Terra.La scandinava Hel o Helle, signora del regno dei morti, che talvolta veniva nel regno dei vivi e se ci veniva con una scopa... morivano tutti; aveva metà volto luminoso l'altra metà, cadeverico.In Germania, c'era Holla, o Hulla (Frau Holle nelle fiabe medievali), protettrice delle giovani donne (e perciò fertili...), signora del tempo atmosferico, ma anche la dea che accoglieva i bambini morti piccolini... e in quanto tale chiamata "nonna oscura".Nelle regioni alpine si trovava Perchta o Berchta . Questa dea, protettrice degli animali e delle semine, se ne stava tutto l'anno nel mondo sotterraneo, ma, a cavallo delle notti del solstizio d'inverno, saliva attraverso un pozzo (che è un camino) nel mondo di sopra e seminava la segala, di notte; andava anche di casa in casa, di notte, a controllare che le donne avessero filato e tessuto, durante l'anno passato... Ma guarda! La Befana dà i dolci solo a chi è stato laborioso!Anche i celti avevano la loro dea – madre, Epona, venerata in tutta l'Europa celtica: protettrice di cavalli e dispensatrice d'ogni ben di dio dalla sua cornucopia; veneravano anche una triade di Madri. Di divinità femminili a "base tre" ce ne sono altre: Ecate con tre aspetti, le tre Moire, le tre Parche, che tutte hanno a che fare con vita e morte.In effetti c'è un traffico di Dee-madri, attraverso l'Europa,.. che è meglio fermarsi qui.Strenia,Holla, Berchta, da tutto questo complesso stregonesco, ecco che finalmente prende il volo sulla sua scopa una strega di buon cuore: la Befana.Eh si,la nostra Befana sa di strega con il suo scorazzare per il cielo a cavallo di una scopa!Come è nata la tradizione della calza?In breve:Passato l'Alto Medioevo, la chiesa cattolica ridimensionò la figura diabolica della Befana in una figura positiva legandola alla storia dei magi. Nel XII secolo si diffuse la leggenda che i Re Magi, diretti a Betlemme per portare i doni a Gesù Bambino, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una signora anziana. Malgrado le loro insistenze, affinché li seguisse per far visita al piccolo, la donna non uscì di casa per accompagnarli. Ma pentita di non essere andata con loro, preparò un cesto di dolci ed uscì di casa mettendosi a cercarli, ma non li trovò Così si fermò ad ogni casa che trovava lungo il cammino, donando dolciumi ai bambini che incontrava. Da quel momento i bambini si sarebbero aspettati ogni Epifania i dolciumi e per ringraziare l'anziana signora,i bambini poi iniziarono a lasciare scarpe e calze fuori dalla porta per la vecchia signora che ne aveva bisogno per il suo vagare, ma se non ne avesse avuto bisogno, avrebbe usato questi scarpe o calze per riempirli di dolciumi. "Quella della calza della Befana è una tradizione dalle origini molto lontane, addirittura antecedenti all'apparizione, nell'immaginario collettivo, della figura di questa anziana dagli abiti poveri ma dal cuore generoso, dotata di immancabile scopa.Nella Befana si fondono tutti gli elementi della vecchia tradizione: la generosità della dea Strenia e lo spirito delle feste dell'antica Roma; i concetti di fertilità e fecondità della mite Diana; il truce aspetto esteriore avuto in eredità da certe streghe da tregenda; una punta di crudeltà ereditata da Frau Berchta.Ancora oggi in alcune zone di culto tradizionale particolare la notte del 5 gennaio o del 6 gennaio si accendono i falò, e, come strega e Dea della fertilità, la Befana viene bruciata. Dal fumo del falò si traggono auspici per il raccolto e le ceneri delle pire verranno poi sparse per la campagna.3131Condivisioni: 9Mi piaceCommentaCondividi

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