27 a.C. Ottaviano è stato appena nominato dal senato imperatore di Roma. Livia decide di invitare a un banchetto tutte le matrone più in vista della città, per sondare l'opinione dei loro mariti senatori al riguardo. Aurelia è la moglie del senatore Cosso, che sembra una vera spina nel fianco di Ottaviano. Ed è proprio lei che Livia ha intenzione di osservare e interrogare, tra mammelle di scrofa e ottimo Cecubo. Ma, all'improvviso, Aurelia muore. Livia sospetta che qualcuno l'abbia avvelenata, ma non avrebbe mai immaginato che, invece, il veleno fosse nel proprio calice. Il calice da cui Aurelia ha bevuto poco prima che il suo cuore cessasse di battere. Determinata a scoprire chi la voleva morta, Livia inizia un'indagine che la porterà dai bassifondi nella Suburra ai templi degli dèi e scoprirà che nessuno dice la verità, quando non gli conviene. Specie quando i cadaveri iniziano ad accumularsi...