CAPITOLO 3

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Le altre ore passarono in fretta, era arrivata l'ora di pranzo, quindi mi incamminai verso la mensa.

Ero a pochi passi dalla porta principale, vidi una persona arrivare nella mia direzione, sapevo che voleva parlare con me e sapevo che non sarebbe stata una chiacchiera molto piacevole.

"Ciao lolo" disse
"Ciao Hanna" dissi con voce seccata
"Dai sei ancora arrabbiata con me?"
"No, mi da solo fastidio parlare con persone.." La squadrai "come te.."

Io e Hanna siamo state insieme per due anni, quest'estate aveva deciso che la nostra relazione era diventata troppo, quindi mi tradì con la coach di basket.

Lo scoprì grazie alle mie amiche che la sera di ferragosto le videro nella macchina della coach a baciarci intensamente. Quest'ultima venne licenziata.

"Lauren, ti ho chiesto scusa mille volte, cosa devo fare per farmi perdonare? Dammi un altra chance, ti prego, lo so che ti manco" continuò con voce quasi supplichevole, "sto bene così, grazie"

Cercai di oltrepassarla ma mi afferrò il polso "lasciami subito" dissi con voce determinata "Non ti lascio, dimmi che mi ami ancora!" "Allora puoi tenerti il polso" dissi sarcastica.

A questo commento finalmente lasciò il mio braccio e se ne andò.

Mi accorsi che alcune persone avevano assistito a tutto e sapevo che già si era sparsa la voce della nostra "chiacchierata". In questa scuola si sa tutto di tutti, nessuno si fa i cazzi propri.

Quando iniziai ad uscire con Hanna, lo sapevo tutti, grazie anche al fatto che lei aveva tweettato che stavamo insieme, cosa ancora non ufficiale.

Quello fu uno dei litigi più brutti che abbiamo avuto, mi arrabbiai molto, non per il fatto che la gente sapesse che uscissi con una ragazza, che i miei genitori lo scoprissero o cose così

Mi arrabbiai per la fottuta etichetta, a scuola, mi chiamavano "la lesbica".

Io non sono etero, bisex o bisessuale, sono una persona che ne ama un'altra indipendentemente da quello che ha tra le gambe.

Sono stata fidanzata sia con ragazzi che con ragazze ma nessuno di loro ancora mi aveva fatto provare le famose "farfalle nello stomaco".

Decisi di non pensare che quando sarei entrata in mensa avrei avuto tutti gli occhi puntati addosso, sapevo che se avessi provato a dire qualcosa le persone l'avrebbero interpretata male, come aveva già fatto, sicuramente per la famosa chiacchierata di pochi minuti fa con Hanna. Molto probabilmente ora tutti pensavano che eravamo tornare insieme, insomma come si fa a pensarlo?!? Non notavano il disprezzo che provavo per lei?!?

Arrivai di fronte alla porta della mensa, pronta mentalmente per gli sguardi di tutti, ed entrai

*SPAZIO AUTRICE*
Salveee, so che è un po' corto, mi dispiace!!! sono riuscita a postare prima perché avevo un po' di tempo libero, fatemi sapere cosa ne pensate.

~B

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora