CAPITOLO 7

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CAMILA POV.

"Camila svegliati o perderai l'autobus" mi gridò mia madre. Ero ancora nel mondo dei sogni, quindi non le diedi molta importanza.

"Camila alzati dai" gridò ancora più forte.

"Lasciami dormire mamma" le gridai di rimando io.

"Camila Cabello alzati immediatamente o li lancio un secchio d'acqua gelata sulla testa" continuò lei, con tono minaccioso.

A quelle parole mi alzati subito e guardai l'orologio. 7:30 am.

"Oddio sono in ritardissimo" pensai.

Corsi a vestirmi, avevo solo 10 minuti per arrivare alla fermata dell'autobus.
Scesi al piano di sotto il più velocemente possibile, salutai mia madre e iniziai a correre più veloce.

Arrivai li alle 7:43 am, a momenti sarebbe arrivato l'autobus. Infatti 5 minuti dopo si fermò davanti a me.

Mi sedetti fra gli ultimi posti, mi misi le cuffiette e scelsi una canzone dalla mia playlist.

Dopo pochi minuti l'autobus si fermò di nuovo per far entrare altri studenti. Non ci feci tanto caso, infatti continuai a guardare fuori dal finestrino.

Mentre tutti i ragazzi/e prendevano posto, una persona mi chiamò scuotendomi la spalla con la mano.

Mi girai con aria interrogativa non capendo il gesto o le parole che mi avesse detto a causa del volume troppo alto della musica.

Appena mi girai vidi Lauren in piedi in attesa di una mia risposta.

"Allora? Posso sedermi?" Mi domandò di nuovo.

"Oh si, certo, scusa non ti avevo sentito, avevo il volume della musica troppo alto" le dissi spostando lo zaino così che lei potesse sedersi.

"Non ti preoccupare" disse sedendosi e sorridendo.
"Cosa stavi ascoltando?" Continuò.

"Ed Sheeran" dissi ricambiando il sorriso.

Ci fu un minuto di silenzio, non imbarazzante anzi era anche piacevole.
Decisi di aprire un discorso, anche se forse un po' stupido.

"Come mai prendi l'autobus se hai l'auto?" Le chiesi.

"L'auto è di mia madre, me la presta quando esco, però la mattina serve a lei per andare a lavoro, quindi devo prendere l'autobus" rispose.

Ecco un altro discorso finito.

"Cos'hai a prima ora?" Chiese lei.

"Spagnolo, tu?"

"Matematica avanzata" disse con tono disgustato.

"Amo matematica" dissi esaltandomi.

"Oh, perfetto, allora facciamo a cambio, io vado a lezione di spagnolo e tu di matematica, la odio non so neanche perché l'ho scelta e in più non ci capisco nulla"

"Se vuoi posso aiutarti qualche volta.. Ti va?" Le chiesi, sperando di non ricevere un 'no' come risposta. Ero terrorizzata dai rifiuti.

"Volentieri, io ti aiuto col basket e tu mi aiuti in matematica, così saremo pari" disse ridendo.

"Allora affare fatto" risi anche io.

L'autobus si fermò un'altra volta facendo entrare altri alunni e tra questi c'era Ally che cercava disperatamente un posto dove sedersi.

"Ally!" La chiamò Lauren.

Ally si avvicinò un po' dispersa aveva l'aria stanca.

"Come mai sei salita a questa fermata? Di solito saliamo alla stessa" continuò Lauren.

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