CAPITOLO 26

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CAMILA POV. 

Eravamo tornate a Miami per l'inizio della scuola. La campanella del nuovo anno scolastico sarebbe suonata a momenti e io ero in ritardo, corsi verso il mio armadietto per mettere i ordine i libri che mi avevano dato in segreteria e per prendere quello della prima lezione.

Matematica avanzata.

Chiusi l'armadietto trovandomi la figura di Lauren che mi fece sussultare e cadere i libri.

''Ciao straniera'' Disse rimanendo appoggiata con la spalla all'altro armadietto mentre io la guardavo con la coda dell'occhio prendendo i libri.

Da quando eravamo tornate a Miami io e le ragazze non ci eravamo viste molto e la cosa valeva anche per me e Lauren.

''Ciao'' Lauren cercò di aiutarmi a prendere i libri ma io ero stata più veloce e li avevo già tutti in mano. ''Non vorrei essere scortese ma sono in ritardo e non vorrei fare brutta impressione il primo giorno.. Ci vediamo a pranzo okay?'' Dissi dandole velocemente un piccolo bacio sulle labbra per poi sparire lungo il corridoio senza darle il tempo di rispondere.

Mi sedetti al primo banco della fila centrale come al mio solito, fortunatamente ero riuscita ad entrare in classe prima del professore e riuscendo a evitare la ramanzina che Mr Burset aveva fatto ai ritardatari.

Ci spiegò per tutta l'ora il programma che avremmo farro durante l'anno e io ero entusiasta. Adoravo matematica: era ordine, logica, pulizia, tutte cose che avevo nella mia vita.

Quell'anno avrei frequentato tutte classi con livello avanzato, avrei avuto poco tempo libero rispetto all'anno precedente ma ne valeva la pena. Avrei avuto una media alta, crediti extra, magari un futuro migliore e anche soddisfazione personale. Non ne avevo parlato con Lauren delle classi avanzati forse avevo sbagliato ma non era una decisione che spettava a lei, in fondo ancora non eravamo fidanzate, anzi non eravamo nulla, non ne avevamo mai parlato.

L'ora del pranzo arrivò abbastanza in fretta, avrei dovuto incontrare tutte le ragazze in cortile dato che faceva ancora un po' caldo così non appena suonò la campanella presi da mangiare e uscì trovando Ally e Normani in uno dei tavoli all'ombra di un albero, Dinah e Lauren dovevano essere state trattenute da qualche professore.

''Ei ragazze'' Le salutai sedendomi accanto a Ally per poi aprire l'insalata e iniziare a mangiarla.

''Ei, com'è andata il primo giorno?'' Ci chiese Normani prendendo un sorso dalla sua coca-cola light.

''Bene, Mr Burset ha spiegato cosa faremo quest'anno e non vedo l'ora di iniziare'' Esclamai dopo aver inghiottito un boccone del mio pranzo.

''Credo che tu sia l'unica che voglia iniziare la scuola, Mila'' Disse Ally facendoci ridere.

''Avete visto Lauren e Dinah?'' Mi guardai intorno non vedendole ancora arrivare.

''Ah si, avevano lezione insieme e Dinah per tutta l'ora non ha fatto altro che farle il solletico così che ora sono in punizione'' Rispose Normani guardando il suo telefono e ridendo sotto i baffi.

''E tu come fai a saperlo?'' Ally alzò un sopracciglio.

''Dinah mi ha inviato una foto di Lauren con le lacrime agli occhi per il troppo ridere, c'è anche una didascalia con il racconto che vi ho appena detto'' Disse mostrandoci la foto. Lauren aveva gli occhi lucidi e le guancie rosse, era davvero adorabile.

''Quindi non pranzeranno con noi?'' Chiesi dispiaciuta. A causa delle classe avanzate dovevo uscire un po' più tardi da scuola e avevo dei compiti in più, ciò voleva dire che non avrei visto Lauren fino al giorno successivo.

''Credo di no'' Rispose Normani iniziando ad alzarmi per buttare i resti del suo pranzo.

-

Ero a casa da sola, seduta alla mia scrivania a studiare da circa 2 ore e mezza quando sentì suonare il campanello di casa. Andai ad aprire le porta trovandomi la persona che speravo di vedere più di tutte in quel momento.

''Qualcuno ha ordinato la pizza?'' Esordì tenendo lo scatolo di cartone in alto dal quale si poteva leggere la scritta 'Pizza West' orizzontalmente.

''Cosa ci fai qui?'' Chiesi con un sorriso a trentadue denti mentre la facevo passare.

''Volevo stare un po' con te'' Mi lasciò un veloce bacio sulle labbra sorpassandomi e entrando nel salotto. ''Oggi ci siamo viste solo 5 minuti così ho pensato di farti una sorpresa'' Continuò.

''Una fantastica sorpresa'' la corressi sedendomi sul divano accanto a lei mentre apriva il cartone della pizza per poi passarmi un trancio e un fazzolettino.

''Oggi volevo parlarti di una cosa'' Posò il suo secondo trancio dentro il cartone per poi abbassare lo sguardo, sembrava nervosa.

''Di cosa?'' Chiesi preoccupata vedendo il modo in cui si muoveva sul divano e il mondo in cui si torturava le mani senza guardarmi negli occhi.

''Io, ecco... Io'' Iniziò. Non la interruppi, non volevo innervosirla ancora di più.

Prese un respiro prima di alzare lo sguardo verso di me che la stavo guardando attentamente.

''I-io mi c-chiedevo s-se ti andasse di andare ad un appuntamento con me'' Disse l'ultima parte tutta di un fiato, meravigliandosi poi di essere riuscita a dirlo.

Rimasi in silenzio per qualche secondo cercando di metabolizzare la cosa per poi rispondere un Si e abbracciarla dandole un lungo bacio.

Non credevo che fosse così difficile per lei chiedere un appuntamento dopo tutte le ragazze che aveva avuto e invece ancora ora era nervosa all'idea di chiedere a qualcuno di uscire con lei.

''Ti va bene questo sabato?'' Chiese ancora rossa dall'imbarazzo.

''Si, dove mi porti?'' Nella mia voce c'era un pizzico di curiosità, ma solo un pizzico eh..

''E' una sorpresa'' Riprese il pezzo di pizza, ormai freddo, che aveva lasciato nel cartone.

''Non mi puoi dare un piccolo indizio?'' Chiesi speranzosa avvicinandomi pericolosamente a lei.

''No'' Rise nervosamente.

''Dai, dai, dai, dai, dai, dai'' La implorai tanto che si alzò e andò in cucina per prendere da bere, io la seguì continuando con la cantilena, avrei continuato fin quando non mi avrebbe rivelato anche la minima cosa, però dovevo ammettere che stavo iniziando a stancarmi.

''Camz!'' Esclamò in preda all'esasperazione. ''Non ti dirò nulla'' Rise girandosi verso di me guardandomi dal lavandino, io ero appoggiata alla porta.

Mi avvicinai a lei allacciando le braccia dietro il suo collo per poi lasciarle dei piccoli baci vicino alla mandibola.

''Non mi vuoi dire ancora nulla?'' Chiesi con voce maliziosa.

''Va bene, hai vinto tu'' Mi lasciò un bacio sul naso per poi sussurrarmi all'orecchio:

''Altezza''

Altezza?

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora