Quel giorno era un giorno come gli altri. La vacanza a casa dello zio di Normani stava procedendo abbastanza bene, eravamo lì da quasi due settimane e ancora non avevamo visitato la città. Si è una cosa molto triste, passare due settimane a Los Angeles e ancora non aver visto la città. Dovevamo assolutamente rimediare anche perché entro pochi giorni saremmo tornate a Miami per l'inizio della scuola. E già, le vacanze passano sempre abbastanza in fretta.
Albert venne a prenderci per portarci in giro, gli eravamo grate ma mi dispiaceva doverlo vedere mentre ci scarrozzava per tutta la città fermandosi ogni 100 metri perché Dinah e Normani volevano farsi fotografare di fronte ad ogni edificio particolare.
Verso l'ora di pranzo ci portò a Santa Monica Bay, era una bella spiaggia ma nulla in confronto a quelle di Miami a mio parere.
Esattamente non ricordo cosa visitammo quel giorno so solo che Ally si lamentava perché a furia di camminare sui tacchi l'erano venute le vesciche ai piedi, l'avevamo avvertita ma lei ci ripeteva 'se bella vuoi apparire un po' devi soffrire' e direi che aveva sofferto molto e anche io vedendo i suoi piedi.
Le cose tra me e Camila andavano piuttosto bene, lei non voleva correre e io non le avrei mai fatto pressioni. Non eravamo fidanzate, ancora. Ci scambiavamo sempre qualche bacio e ci coccolavamo sul divano o sul letto, dipendeva dalle ragazze che arrivavano sempre nei momenti meno opportuni. Lei era ritornata nella stanza con me e Dinah, il terzo incomodo.
''Beccata!'' Gridò Dinah entrando in camera mentre io ero al telefono facendomi saltare per aria.
''Cristo, Dinah!'' Esclamai portandomi una mano sul cuore. ''Mi hai fatto prendere un colpo, cazzo''
''Ops'' Ridacchiò venendosi a sedere sul letto vicino a me. ''Cosa combini?''
''Volevo progettare un primo appuntamento per me e Camz ma non sono pratica in queste cose. Di solito erano gli altri ad organizzarlo per me e non ho idee'' Sbuffai ''Non voglio ripetere i vecchi appuntamenti che ho avuto né fare qualcosa di banale, vorrei che sia speciale. Non mi guardare così, è molto sdolcinato e zuccheroso da dire, lo so, mi sono sorpresa anche io delle mie parole''
Sul suo volto apparve un sorriso perverso e sapevo esattamente cosa volesse fare.
''No, no e poi no! Non ci provare Dinah'' Mi alzai dal letto guardandola.
''Oh e dai'' Sbuffò. ''Ho già in mente qualcosa, ti prego'' Supplicò.
''Devo ricordarti cosa è successo l'unica volta che ho provato a progettare un appuntamento e tu hai rovinato tutto?'' Sospirai al ricordo.
''Io ho rovinato tutto? Ci tengo a precisare che grazie a me, tu e Peggy siete state insieme per tre mesi'' Disse orgogliosa. ''Ora che ci penso, era meglio se non ti aiutavo. E' stata una stronza, come molti altri''Fece una faccia schifata.
La prima volta che uscì con Peggy, aveva organizzato tutto lei. Cena al lume di candela in uno dei ristoranti più in vista di Miami, fu una serata molto bella ma ora al pensiero penso che sia stata molto scontata come cosa.
Quando decisi di preparare io un appuntamento fu perché mi sentii in ''dovere'' di organizzarlo, Organizzai qualcosa di molto semplice, non potevo permettermi un ristorante di lusso. La invitai a casa mia e dato che ero una frana con gli appuntamenti avevo chiesto a Dinah di venire ad aiutarmi a scegliere qualcosa da mettere. Ero talmente nel panico che non mi accorsi del campanello, scesi le scale di corsa lasciando Dinah in camera mia raccomandandole di non scendere al piano inferiore. Le avevo preparato una torta dato che tutti dicevano che ero una brava cuoca, era al cioccolato.
Ero ancora nella mia fase 'Non so cosa sto combinando' e quindi ero molto impacciata. Peggy sembrava molto contenta della torta, mi disse che aveva un bell'aspetto e anche un buon sapore. Ricordo perfettamente quel momento, Peggy stava per darmi un bacio quando sentì dal piano di sopra Dinah urlare ''Se n'è andata quella racchia?! Non posso stare qui per sempre''. Naturalmente Peggy dopo averla sentita prese le sue cose e cercò di andarsene ma io la fermai. Dinah scese al piano dove eravamo noi e scoppiò a ridere rendendosi conto che l'aveva sentita.
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She's so Beautiful.
Fanfiction'Non penso sia normale pensare questo di un amica, pensare che sia perfetta quando parla, quando balla, quando ride, quando scosta i capelli con una mano, quando guida, quando guarda un film, quando mangia o quando dorme. Forse mi ero innamorata di...