CAPITOLO 15

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Che giornata di merda. Non saprei come altro definirla se non di merda.

Tra qualche ora Lauren andrà a quell'appuntamento con Dafne e io ero a casa a mangiare del gelato alla nocciola sul divano. Avevo il pigiama e i capelli raccolti in uno chignon davvero penoso. Ero l'incrocio perfetto tra una casalinga, che aveva appena finito le pulizie di primavera coi bigodini in testa e una barbona. Tutto l'opposto dell'essere attraente.

La mia intenzione per quel giorno era stare stravaccata sul divano senza muovermi, dato che i miei genitori erano fuori città e si erano portati Sofi. Mi sarei alzata solo per andare al bagno o prendere qualche snack dalla cucina.

Forse la mia reazione all'uscita di Lauren era un po' esagerata, come aveva detto Dinah era solo un caffè, non doveva sposarla, ma avevo un presentimento dentro che mi diceva che poteva, in seguito, esserci del tenero tra loro e speravo con tutto il cuore che non fosse così.
Quindi per non pensarci decisi che quella giornata sarebbe stata la giornata del dolce far niente.

Erano le 5:30 pM. L'appuntamento era iniziato da 30 minuti e sicuramente si stavano divertendo insieme. Dal bacio all'ospedale, in questo momento ne staranno seguendo tanti altri. Era più forte di me, cercai di non pensarci ma pensare a Lauren con un'altra ragazza che non ero io mi rendeva gelosa.

Sapevo che la conoscevo da poco meno di 3 mesi e speravo che i miei sentimenti per lei erano passeggerei, era sicuramente una cotta, doveva essere così.

Stavo facendo zapping tra i canali, quando suonò il campanello di casa. Mentre mi incamminavo verso la porta mi soffermai pochi secondi di fronte allo specchio che era posto vicino all'entrata, sopra un mobile.

Come sospettavo avevo l'aspetto di uno zombie, niente trucco, lo chignon ormai era andato a farsi fottere e il pigiama che mi copriva dalla testa ai piedi, a forma di panda mi stava facendo morire di caldo.

Appena aprii la porta vidi la persona che meno fra tutte speravo di vedere in questo momento e soprattutto in quelle condizioni.

"Ei" sorrise ampiamente appena mi vide.

"Ei" sorrisi in imbarazzo, cercavo di non farle vedere in che condizioni ero.

"Posso entrare?"

"S-si, prego accomodati" mi spostai per fare entrare Lauren in casa per poi farmi seguire fino al salotto.
"Cosa ci fai qui?" Chiesi curiosa, appena ci sedemmo.

"Dafne non si è presentata" aveva il tono molto serio.

"Come mai?"

"Non lo so, non mi ha risposto ai messaggi, allora dopo un'ora di attesa ho deciso di andare dalla mia Camz" sorrise e io con lei alle ultime due parole.

"Ah, capito" mi alzai.

"Ti dispiace che sia venuta qua?" Disse con tono triste.

"Nono, sono sempre felice quando ci sei tu" mi avvicinai alla poltrona dov'era seduta e le intrecciai la mano con la mia.

Avrei tanto voluto baciarla ma non mi sembrava giusto, così mi alzai subito evitando il suo sguardo.

"Ti va se ti spiego qualcosa di matematica? Ma prima preferirei cambiarmi" Mi schiarii la voce.

"Si va bene, ti aspetto qui"

Feci una doccia veloce, mi misi un paio di short e una maglietta, slegai quello chignon e corsi al piano di sotto.

"Eccomi, iniziamo?" Le misi di fronte i libri e i fogli per gli esercizi.

Ormai stavamo studiando da tre ore, e dallo sguardo di Lauren potevo notare che non ce la faceva più. In effetti anche a me, mi si stava per fondere il cervello.

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