CAPITOLO 22

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CAMILA POV.

Le valige erano dentro al taxi che, insieme al taxista ci stavano aspettando per andare all'aeroporto, eravamo in ritardo, l'aereo sarebbe partito fra un'ora e mezza e noi eravamo ancora a casa che distava circa 40 minuti dall'aeroporto. Salutammo in fretta e furia la famiglia di Ally e la ringraziammo per la anche se breve ospitalità.

Non appena arrivammo ci incamminammo verso il check-in e aspettammo il nostro turno. L'aereo sarebbe partito entro 30 minuti, per fortuna eravamo arrivate in tempo.

Quando la guardia fece avanzare Lauren verso le sbarre metalliche, le fecero levare le scarpe, non capivo come in delle normalissime vans potesse esserci qualcosa di pericolo. Le diedero una sorta di sacchetto da mettere ai piedi, così che potesse passare. L'allarme suonò di nuovo e Lauren dovette tornare indietro per farsi controllare. Non sembrava tanto felice, io, al contrario ridevo per la sua faccia arrabbiata e per l'avanti e indietro che le guardie le facevano fare.

''Lo trovi tanto divertente?'' chiese mentre una guardia le fece divaricare le braccia per poi controllarla.

''Solo un po''' confessai osservandola mentre le facevano levare il giacchetto.

''Non riderai quando toccherà a te'' mi lanciò uno sguardo in cagnesco.

Dopo essersi levata scarpe, giacca e il piercing al naso riuscì a passare senza far suonare il metal detector. Ally passò dopo di lei senza alcun problema, al mio turno mi levai tutte le cose che potessero far suonare l'allarme e passai lanciando uno sguardo di sfida a Lauren che stava aspettando che l'allarme suonasse per deridermi. Superate le travi presi le mie cose e andai dove le ragazze mi stavano aspettando.

''Visto? Dovresti imparare da me'' la presi in giro.

Lauren fece finta di arrabbiarsi e mi fece la linguaccia cosa che, mi fece sorridere.

-

Mi sedetti sul mio sedile, accanto a me c'era Lauren che era seduta vicino al finestrino. Il volo sarebbe durato circa 2 ore e mezza, non avevo idea di cosa poter fare in quel lasso di tempo, non avevo molta scelta o ascoltavo della musica o dormivo o mangiavo; avrei potuto leggere solo che non avevo libri con me e le riviste che c'erano sull'aereo erano vecchie di alcuni mesi o erano la lista delle cose che si potevano consumare, decisi di non guardare quella lista, le immagini di quei panini erano così appetibili che me li sarei mangiata tutti; ero su quell'aereo da 20 minuti non potevo aggredire lo steward.

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Mi girai verso Lauren che aveva lo sguardo rivolto al finestrino, per un attimo sembrava che stesse dormendo ma poi si girò verso di me con un dolce sorriso; sul tavolino aveva il suo telefono, le cuffie e un libro aperto verso il basso per tenere la pagina dove si era fermata. Sulla copertina c'era scritto 'A piece of cake''.

''Leggilo'' mi porse il libro, aveva notato che lo stavo guardando.

''Lo stai leggendo tu'' le dissi.

''L'ho letto già 3 volte, non ci fa nulla se non lo leggo una quarta, dai leggilo. Prima che arriviamo, passa un'altra ora e mezza'' continuò a tenere il libro in aria aspettando che lo prendessi. Non volevo essere scortese, anche se l'aveva già letto tante volte, lo stava leggendo di nuovo e non volevo che smettesse di leggerlo perché io mi stavo annoiando. Le feci segno di no con la testa e aspettai che ri iniziasse a leggerlo, cosa che non avvenne.

''Camila, lo conosco a memoria, dai leggilo, mi farebbe piacere, così poi mi dici come ti sembra'' smise di tenerlo a mezz'aria e abbassò il tavolino che era posto di fronte a me, poggiandolo li.

Decisi di prendere il libro tra le mie mani e presi la prima pagina, mi girai verso Lauren che aveva un sorrisetto compiaciuto sulle labbra mentre sceglieva la playlist da ascoltare.

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora