CAPITOLO 17

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Finalmente oggi è l'ultimo giorno di scuola prima dell'inizio delle vacanze estive. Altre 8 ore tra le mura di questa prigione e poi libertà per 3 mesi. Non vedevo l'ora di trascorrere le vacanze con le ragazze. Avevamo progettato di passare due settimane in Texas, nella casa estiva di Ally e poi saremmo andate a Los Angeles dove lo zio Normani ci aveva affidato la sua villa.

La parola 'villa' diceva tutto. Piscina privata, terme, sala cinema, palestra e chi più ne ha ne metta. Normani ci aveva informato che era a 3 piani e c'erano una decina di stanze tra bagni e camere da letto e un giardino immenso dove c'era la piscina esterna e un campo di basket. Forse più che villa, era una reggia.

"Pronta per questo ultimo giorno di scuola?" Dinah si sedette nel banco accanto al mio aspettando l'arrivo della professoressa di francese.

"Si, sono felicissima e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che dopodomani partiamo"

"Anche io, ci divertiremo un sacco" disse battendo le mani in segno di felicità.

Pochi secondi dopo entrò la professoressa, oggi non avremmo fatto lezione anche perché avevamo finito tutti i programmi scolastici. La scuola era piena, forse più dei giorni di attività scolastica vera e propria. Nei corridoi c'erano un sacco di persone che correvano da una lezione all'altra. Sicuramente erano gli alunni che dovevano recuperare alcune materie per non perdere l'anno.

L'ora del pranzo arrivò molto velocemente dato che avevo passato quasi tutta la giornata a parlare con le ragazze durante le varie lezioni assieme.

"Andiamo in mensa?" Camila si appoggiò sul fianco all'armadietto accanto al mio.

"Si, poso questi libri e andiamo" le dissi per poi chiudere l'armadietto e dirigermi in mensa, seguita da Camila.

"Alla fine sono uscita con Dafne" ruppi il silenzio che si era formato.

"Oh" disse "Com'è andata?" Notai un velo di tristezza nella sua voce.

"Mi ha baciata" risposi "di nuovo"

"Ah, bene" abbassò lo sguardo e continuò a camminare fino alla porta della mensa.

Che cogliona. Ma cosa mi è saltato in testa?! Perché gliel'ho detto? Che stupida. Dovevo dirle che non aveva significato nulla, che l'unica che volevo era lei, ma non avevo il coraggio.
L'unica cosa che potevo fare era guardarla da lontano e ammirare la sua bellezza.

"Camz" le afferrai un braccio, lei si girò guardandomi con aria interrogativa.
"Mi dispiace" continuai "Non.." Mi interruppe parlandomi di sopra.

"Lauren, è la tua vita, fai quello che ti senti" disse per poi aprire la porta e scomparire all'interno della grande stanza.

La seguii fino al tavolo che condividevamo con le altre ragazze e ci sedemmo l'una di fronte all'altra, per tutto il pranzo, Camila evitò il mio sguardo. Non capivo il perché, forse l'avevo ferita. Impossibile, ero sicura su poche cose, e una di quelle era che a Camila non sarei mai piaciuta.

"I biglietti dell'aereo li hai tu Ally?" Chiese Normani mangiando una patatina.

"Mhh" controllò la borsa "Si eccoli" disse estraendo una busta coi biglietti all'interno.

"Ma che fai? Li porti a scuola?" Chiese Dinah guardandola.

"Eh si, a casa ho paura di perderli" li rimise al loro posto.

"A scuola li potresti perdere più facilmente" la informò Camila senza smettere di giocare con l'insalata che aveva nel piatto.

"Non mangi?" La guardai aprendo la bottiglietta d'acqua.

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora