CAPITOLO 5

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La coach fischiò all'interno del suo fischietto, segno che la partita era iniziata.

Io ero nella squadra blue e Camila era in quella rossa.

Dovevo scegliere chi marcare, ma Camila mi precedette scegliendomi.

"LAUREN PRENDI LA PALLA" mi gridò la coach. La presi e corsi verso il canestro, Camila era di fronte a me, pronta per fermarmi ma era piccolina così riuscì a superarla facilmente e facendo due punti.

"CABELLO SVEGLIATI!" Un altro urlo uscì dalla bocca della coach.

A metà partita eravamo in vantaggio, la squadra rossa stava incominciando ad arrabbiarsi, non capivo dove stava il problema.. Era solo un'amichevole.

Durante il break vidi Hanna entrare in palestra, andando verso Michelle.

Michelle era un armadio: 1.90 di altezza, muscoli abnormi e due spalle spaventosamente grandi.

Mentre parlavano, Michelle rideva, non potevo pensare che quell'armadio aveva il mio secondo nome, provavo un po' di fastidio sapendo ciò.

Tornammo in campo, questa volta Camila non mi marcava più, c'era Michelle al suo posto.

Ero sicura che Hanna centrava qualcosa ma decisi di non pensarci.

La palla mi si fiondò addosso, l'afferrai e iniziai a correre verso il canestro, riuscì per un pelo a sorpassare Michelle e fare un tiro da due punti.

Quando la palla cadde dietro le sue spalle, lei si irrigidì e mi lanciò uno sguardo assassino.

Feci finta di nulla e mi incamminai verso Camila dato che la coach aveva dato il time-out per colpa di Tina che era andata in bagno.

"Fai schifo nel marcare le persone lo sai?" Le dissi.

"Abbastanza consapevole" rispose ridendo.

"Se vuoi, poi ti insegno qualche trucco"

"Con piacere" un sorriso gigantesco si formò sulle sue labbra.

"Perfetto" le dissi mentre Tina ritornava in campo.

"Scusi coach, era urgente" disse Tina

"SISI OKAY, ORA MUOVI IL CULO" non capivo perché urlasse sempre..

Eravamo ancora in vantaggio, ad ogni punto che facevo Michelle si innervosiva ancora di più.

Mi ripassarono la palla e iniziai a correre verso il canestro, qualcuno decise che la mia corsa doveva terminare, infatti pochi secondi dopo mi ritrovai a terra.

Michelle mi aveva colpito con la forza di un giocatore di rugby, mi sa che aveva sbagliato sport. Mi aveva colpito talmente forse che sbattei la testa contro il parquet. Sentii anche un sapore metallico all'interno della bocca, mi aveva tirato anche un bel gancio destro.

Mi sentivo un po' intontita, la mia vista era un po' offuscata, credo per la botta in testa.

Venni accerchiata da tutte le ragazze presenti. Alcune avevano la voce preoccupata, mentre altre (naturalmente della squadra rossa) ridevano e esultavano a bassa voce Michelle, così da non farsi sentire dalla coach.

"SIGNORINA KARRY, (Cognome di Michelle) CHE COSA LE È PRESO? FARÓ IN MODO CHE ABBIA UNA NOTA DISCIPLINARE" urlò la coach.

"SOLO QUELLA?!?" Pensai mentre ero ancora a terra.

Michelle cercò delle scuse, ma la coach non si smosse dalla decisione della nota. Si avvicinò a me..

"CABELLO! ACCOMPAGNA JAUREGUI IN INFERMERIA"

Riuscì ad alzarmi da sola e con l'aiuto di Camila mi avviai in infermeria.

"Tutto bene?" Mi chiese mentre mi sedevo nel lettino.

"Tutto apposto"

Mi diede del ghiaccio da mettere sul labbro e si allontanò un po' per guardami. Presi per parlare ma qualcuno entrò nella stanza, guardò Camila facendole segno di uscire dalla stanza.

"Sono qui fuori se hai bisogno di me" mi disse, io annuii e la guardai uscire.

"Cosa vuoi Hanna?"

"Volevo chiederti scusa"

"Per cosa?"

Prese un respiro profondo e parlò "ho detto a Michelle di farti spaventare un po', magari prendendoti la palla, o dandoti piccoli spintoni, quando ho visto che eri per terra, corsi da lei gridandole che era impazzita, scusa scusa davvero"

"Evidentemente avevamo un conto in sospeso, anche se non so per cosa"

Notò che non avevo ascoltato le sue scuse aprì di nuovo la bocca per parlare ma la fermai.

"Puoi andare"

"Ti prego lolo, accetta le mie scuse"

"Non mi interessano le tue scuse"

"Ti prego"

"Le accetto ad una condizione"

"Quale?" Chiese speranzosa

"Non avvicinarti più a me"

"Questo mai"

"Allora FOTTITI" urlai, Camila entrò spaventa e chiese cosa stesse succedendo.

"Nulla, sta andando, non è vero Hanna?"

"S-si, a dopo lolo." Disse con la voce rotta dal pianto

Finalmente quella giornata di scuola era finita, io e Camila andammo verso l'uscita, andando verso il parcheggio dove c'erano Dinah e Normani ad aspettarci.

"Cosa ti è successo lolo?" Disse Dinah

Camila non parlò, apprezzai quel gesto, sapeva che se avessi voluto, avrei parlato io.

"Vi racconto domani a pranzo, okay?" Chiesi un po' supplichevole non mi andava di parlane in quel nomento, anche perché Micbelle mi fissava.

"O-kay, a domani" disse Dinah, saluto me e le altre e si allontanò, Camila e Normani fecero lo stesso.

Non vedevo l'ora di arrivare a casa e passare il pomeriggio con mio padre.

*SPAZIO AUTRICE*
Ciaoooooo, spero che la storia vi stia piacendo, ho cercato di allungare un po' il capitolo dato che gli altri erano brevi.

~B

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora