CAPITOLO 32

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I momenti insieme a Lauren erano sempre tanto belli da farmi perdere la cognizione del tempo, talmente tanto che quasi non mi accorsi dei mesi che passavano.

Eravamo riuscite a mettere da parte le nostre paure, costruendo in questo modo una relazione più solida di quanto mi sarai mai aspettata.

Quella che era diventata la mia ragazza, era stata capace di dimostrarmi sicurezza e stabilità. Due valori fondamentali, di cui io avevo sempre sentito la mancanza.

Era divenuta il mio punto di riferimento, colei che avrei cercato in qualsiasi situazione, e attualmente, posso affermare con certezza che senza la sua presenza non mi sarei sentita allo stesso modo.

Quello stesso pomeriggio, l'avrei rivista, in occasione del compleanno della mia migliore amica, Dinah.

Ero molto emozionata di scoprire la reazione di Lauren al mio vestito, appositamente comprato appena qualche settimana prima in centro insieme a Normani.

Un vestito che avevo amato dal primo sguardo, stretto sulla vita, lasciato morbido sulle gambe ed allacciato dietro al collo da un piccolo collare, completamente in pizzo.

Erano più di dieci minuti che mi fissavo allo specchio, mi rigiravo sui fianchi più e più volte, cercando di scorgere un'imperfezione che probabilmente neanche esisteva, ma fui bruscamente interrotta dall'entrata inaspettata dell'odierna festeggiata, maggiormente agitata, per quanto possibile, rispetto alla sottoscritta.

"Sei qui per aiutarmi o no?" quasi mi urlò contro la polinesiana, facendomi indietreggiare dallo spavento.

"Mi hai fatto prendere un colpo!" mi portai una mano sul cuore, come se mi stesse per uscire dalla gabbia toracica. "Certo che sono qui per aiutarti, stavo soltanto finendo di prepararmi.."

La bionda rigirò gli occhi al cielo con fare annoiato. "Ma se sei qui dentro da un'ora!" si rivolse come se volesse prendermi in giro.

Alle sue parole mi resi conto di quanto in realtà fossi agitata per il giudizio della mia ragazza, volevo essere perfetta per lei.

Riportandomi le mani alla bocca, in senso di insicurezza, le dissi "Sì, lo so, è solo che Lauren sarà qui tra pochissimo, ci tengo ad essere bella ai suoi occhi." Sbuffai, annoiata dalle mie stesse paranoie.

La ragazza si avvicinò a me con fare materno avvolgendo le sue braccia attorno a me ed appoggiò il suo mento sulla mia spalla. "Quando inizierai a capire che sei sempre stata bella per lei?" sussurrò dolcemente al mio orecchio, facendo finalmente sciogliere quel nodo di nervi che mi opprimeva lo stomaco.

Sospirando, mi allontanai appena il necessario per poterla guardare in viso e con fare saccente, annuii.

"Lo so che hai sempre ragione, ma non posso fare a meno di pensare a queste cose, è davvero speciale quello che provo per lei." Mi maledissi mentalmente, consapevole del calore che stesse nascendo sulle mie guance.

Non ricevetti alcuna risposta dalla mia amica, che, contrariamente a quanto mi aspettassi, scosse lentamente la testa con fare esasperato, afferrò la mia mano e mi trascinò nel bagno insieme a lei.

"Vedi di truccarmi bene, oggi compio diciannove anni." Rivendicò con un ghigno mentre sbatteva la porta alle sue spalle.

Dopo all'incirca due ore, la festa aveva avuto inizio, ed io non facevo altro che guardarmi intorno, con il mio drink in mano, alla disperata ricerca di quel paio di occhi verdi che tanto adoravo, senza però raggiungere nessun esito.

Di Lauren non c'era ancora alcuna traccia.

Quando successivamente, decisi di spostarmi per andare fuori, in un posto più tranquillo, a chiamarla, vidi la sua figura in lontananza, che parlava animatamente con un ragazza che mi rivolgeva le spalle, e che dunque non riconobbi.

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora