CAPITOLO 19

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CAMILA POV.

"Casa dolce casa!" Ally aprì la porta di entrata e ci fece accomodare nel salotto.

La casa sembrava molto carina, il salotto era molto illuminato a causa delle diverse finestre poste l'una accanto all'altra in una lunga parete.
La cucina si trovava in una sorta di mansarda, che a sua volta si affacciava in un'immensa distesa verde.
Era molto grande anche perché per tutto l'anno ospitava la famiglia di Ally, e lei andava ogni estate a fargli visita.

Ally avrebbe dormito con sua cugina Kelly, io e Normani avremmo diviso una camera e Lauren e Dinah ne avrebbero occupata un'altra insieme.

La famiglia di Ally ci accolse molto calorosamente, erano simpatici e cordiali.
Dopo il lungo viaggio di circa 3 ore in aereo eravamo molto stanche così decidemmo di andare a fare una doccia e riposarci, prima di andare a fare un giro.

Normani si era chiusa in bagno per preparasi, mentre io mi distesi sul letto per riposarmi un po'. Non appena chiusi gli occhi, il mio cellulare trillò, segno che mi era appena arrivato un messaggio; era da parte di un numero che non avevo salvato in rubrica. Di solito non leggevo o rispondevo ai messaggi da numeri sconosciuti, ma questa volta feci un'eccezione.

"Ei Camila, sono Mark. Il cameriere del bar, ricordi? Ti andrebbe se uno di questi giorni andiamo a prendere un caffè insieme?"

Ma certo! Mark, gli avevo lasciato il mio numero per far ingelosire Lauren, ma a quanto pare ebbe l'effetto contrario, lei era uscita con Dafne e l'aveva baciata, non una ma ben due volte!

"Ei, Mark. Si mi ricordo di te! Mi dispiace ma in questo momento mi trovo in Texas" inviai il messaggio e appoggiai il telefono sul cuscino accanto a me, pensando che la sua risposta sarebbe arrivata molto ma molto dopo, ma come sempre mi sbagliavo.

"Oh capisco! Beh allora quando torni, non esitare a inviarmi un messaggio" il tutto accompagnato da una faccina che faceva l'occhiolino. Non credo esisti una faccina peggiore.

"Vedremo" mi limitai a mettere una faccina sorridente per sembrare 'contenta' anche se odiavo accompagnare i messaggi con le emoji.

Riflettendoci non c'era nulla di male nell'uscire con un ragazzo come lui. Non che lo conoscessi, ma sembrava un ragazzo gentile e simpatico ed era anche carino. Ma sotto sotto sapevo che questi pensieri erano passeggeri. Non sarei mai uscita con lui, solo in amicizia.

"Camila, il bagno è tutto tuo" Normani uscì dalla piccola stanza-distogliendomi dai pensieri- andando verso il suo letto, con i capelli avvolti in un turbante.

"Ah? Si okay, okay" risposi ancora un po' soprappensiero.

"Tutto okay, mila?" Mi guardò con aria interrogativa iniziando a spazzolarsi i lunghi capelli neri.

"Sisi, stavo solo pensando" le sorrisi, prendendo dall'armadio dei vestiti da mettere dopo la doccia.

"A chi?" Chiese maliziosa.

"Cosa ti fa pensare che sia una persona?" Inarcai un sopracciglio.

"Uhm, nulla lascia stare, ho capito tutto" sorrise di nuovo maliziosamente.

"Cosa hai capito?" Ora quella confusa ero io.

"Muoviti a farti la doccia, tra 40 minuti dobbiamo uscire" cambiò argomento senza svelarmi cosa avesse capito.

-

"Mila! Muoviti, siamo in ritardo!" Gridò Normani dall'altro lato della porta.

Oh merda! Avevo perso sul serio la cognizione del tempo; avevo troppi pensieri in testa e mi ero data del tempo per 'sentirne' qualcuno.
Uscì di corsa dalla doccia e mi vestì. Aprii la porta del bagno e di Normani non c'era traccia; pensai che era andata al piano di sotto per raggiungere le ragazze, ma quando scesi non era nemmeno la. Nessuna delle ragazze c'era. Nella casa echeggiava molto silenzio, anche la famiglia di Ally era uscita.

She's so Beautiful.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora