Astrid non sapeva per quanto tempo era stata al fiordo con Lionel.
Così com'erano vestiti, sarebbero potuti passare per dei cittadini qualunque, e nessuno aveva pensato di disturbarli, così erano rimasti ad ammirare il paesaggio, seduti fianco a fianco, forse troppo vicini perché fosse appropriato, ma in quel momento non importava.
Era da anni che Astrid non si sentiva così felice.
Fin da prima che i suoi genitori morissero e Magnus salisse al trono, la sua vita era stata per la maggior parte decisa da altri. Erano il re, la regina e i suoi tutori a dirle cosa fare, e lei aveva sempre dovuto obbedire. Aveva imparato a farlo, tanto che ormai non le pesava più.
O almeno così aveva creduto, fino a quel giorno. Era da quando era piccola che non faceva qualcosa di così impulsivo, di così spontaneo...Non aveva mai riso così tanto come quel giorno, stando con Lionel.Quando le campane avevano suonato il mezzogiorno, e si erano resi conto di dover andare, le era dispiaciuto lasciare il fiordo.
Per un momento, si chiese come sarebbe stato se se ne fossero andati, solo loro due, lasciando tutto indietro. Durò solo un attimo, tuttavia. Quelli potevano essere i pensieri di una ragazza qualsiasi, ma lei era più di quello. Era la principessa di Merithia, unica erede di suo fratello, e scappare sarebbe stato da codarda. Se fosse fuggita, avrebbe condannato un intero regno, e Astrid sapeva bene di non poterlo fare.
E d'altronde, si disse, Lionel non avrebbe mai acconsentito. Quale folle rinuncerebbe a vivere in un grande e ricco castello, con servitori che si curavano di ogni suo bisogno, per una persona che aveva appena conosciuto?Astrid non poté fare a meno di ridere a quel pensiero.
Lionel si voltò verso di lei con sguardo confuso, e pareva intento a trattenere una risata.
Forse era davvero diventata folle, pensò, ma dopotutto, non le importava. Se era così che si sentivano i folli, allora che così fosse.
Avevano cavalcato lungo la via di ritorno al castello, separandosi, non appena arrivati, per andare ognuno nelle proprie stanze a cambiarsi gli abiti per il pranzo.
Quando Astrid entrò nella sala, vide Magnus e Nikolaj già seduti al tavolo.
Di Lionel non c'era ancora traccia.La principessa fece una riverenza, e prese il suo posto tra il fratello e il suo promesso sposo.
"Astrid" la salutò Magnus, "Stavamo giusto parlando di te."
"Sono compiaciuto che ci abbiate raggiunto, Vostra Altezza" disse Nikolaj, "Temevo avreste tardato come mio fratello."
"Perdonatemi, dovevo...scegliere un abito adatto."
Non voleva dire loro che aveva passato del tempo con Lionel. Sembravano non saperne niente, ed era meglio così. Sperava che il principe non ne facesse menzione, quando sarebbe arrivato.
Avevano già cominciato a mangiare, quando Lionel finalmente giunse nel salone da pranzo.
"Vostra Maestà, Vostra Altezza" disse, chinando il capo in segno di saluto, poi spostò la sua attenzione su Nikolaj. "Fratello" lo salutò, andando a sedersi al suo fianco.
Nikolaj a malapena gli prestò attenzione, confermando ciò che Lionel le aveva raccontato. Non sembrava esserci molto affetto fra i due principi di Estelle.
Per una frazione di secondo, lo sguardo di Astrid incrociò quello di Lionel, e i due si scambiarono un impercettibile sorriso.
Il luccichio complice negli occhi di lui la rassicurò che non avrebbe menzionato il loro incontro di quel giorno ai loro fratelli.Astrid non parlò molto durante il pasto, limitandosi a mangiucchiare qualche fetta di carne e dare un sorso al suo vino.
Anche Lionel, d'altronde, non sembrava molto entusiasta di essere lì, mentre Nikolaj e Magnus discutevano dei preparativi per le nozze.
Le chiesero la sua opinione a riguardo, una o due volte, ma non per più di qualche dettaglio, facilmente risolvibile con qualche parola. Non le interessava neppure molto, dopotutto.
La cerimonia sarebbe certamente stata splendida—il padre di Nikolaj non avrebbe voluto altrimenti—e, se fosse stata anche in minima parte simile al ballo della giornata precedente, altrettanto tediosa.
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Un Rubino per la Regina
FantasyAstrid ha appena diciannove anni, e il futuro del suo regno sulle spalle. Come principessa di Merithia, sorella del giovane re Magnus, ha il dovere di sposare il figlio primogenito ed erede del re di Estelle, poiché con le sue nozze si creerà un'al...