Il corvo volò sopra case e strade, indisturbata.
Al vedere tutte le guardie appostate intorno al castello, quasi ebbe pena per il re ragazzino.
Poteva anche avere disposto delle difese ad ogni possibile attacco umano, ma niente l'avrebbe mai preparato a quello che lei poteva fargli...
Trovò la sua via d'entrata attraverso uno dei camini del castello. Non c'era fumo che provenisse da esso, il fuoco era spento, e così il corvo vi si fiondò dentro, e una volta nella stanza, svanì, e al suo posto apparve la donna.
Erano due facce della stessa medaglia, ma, mentre il corvo era perfetto per sorvolare il mondo esterno, all'interno del palazzo la donna sarebbe passata meglio inosservata.
E per ciò che doveva fare, l'essere insospettabile era fondamentale.Indossando dei logori abiti da serva, Hela si aggirò per i corridoi, alla ricerca del ragazzo.
Il suo piano originale era stato sventato, nel momento esatto in cui il fratello minore e la moglie del principe Nikolaj erano giunti a Merithia.
Lì aveva visti nelle sue visioni, ma ormai era stato troppo tardi, e quando la strega era arrivata i due avevano già raccontato tutto, facendo sì che la sua vittima si insospettisse.
Aveva implementato guardie agli ingressi e nelle cucine, e aveva fatto venire un assaggiatore reale.
Avvelenarlo non le sarebbe più riuscito, così Hela lo cercò per il castello.
Non temeva di uccidere. Non avrebbe voluto dover arrivare a tanto, compromettersi in tal modo, ma se per avere ciò che voleva doveva uccidere Magnus di Merithia con le sue stesse mani, l'avrebbe fatto senza esitazione.
Fermatasi in un angolo, tra le ombre, Hela chiuse gli occhi, e si concentrò sull'immagine del ragazzo. L'aveva spiato, nei mesi passati, e fu su quel ricordo che si concentrò, finché non lo vide.
Sapeva dove si trovava, ora.Si diresse verso le stanze del re, mantenendo la mente lucida e fissa sul suo compito.
Se qualcuno l'avesse guardata negli occhi, avrebbe visto solo una concentrazione fredda e calcolatrice nei suoi occhi color dell'inchiostro, lo sguardo di un predatore che si preparava alla caccia."Vostra Maestà?" bussò, la voce ridotta ad un mormorio flebile e gentile, di ragazzetta sottoposta agli ordini del proprio padrone, "Vi porto un messaggio."
Hela aveva interpretato molte parti, nel corso della sua vita, troppe per ricordarle, e negli anni aveva imparato ad essere chiunque le fosse stato più vantaggioso.
Questa volta, era la parte di popolana sprovveduta che meglio si addiceva alla situazione.
Chi mai avrebbe sospettato di una ragazza così?
Nessuno, e lei lo sapeva sin troppo bene.
Quel così grande contrasto tra l'apparenza e l'essenza era parte del motivo per cui le persone avevano iniziato a ritenerla così pericolosa, molti anni or sono, quando ancora era solo Hela, e la Strega Corvo non era che un futuro lontano."Entrate" ordino il giovane re.
Aveva la voce di un ragazzo, appena iniziata a diventare quella di un uomo e già costretta ad assumere un tono autoritario, regale, un tono che un giovane appena uscito dalla fanciullezza di certo doveva sforzarsi per ottenere.Hela aprì la porta sulle ampie stanze, e fece un inchino verso di lui, troppo distratto per prestarle molta attenzione.
"Qual è il messaggio?" domandò, soffocando uno sbadiglio, "Non aspettavo nulla."
La Strega Corvo sorrise tra sé e sé.
Presto, avrebbe ottenuto ciò che le era stato promesso.
Finalmente, sarebbe stata libera, e tutto ciò che aveva fatto, tutto ciò che stava per fare, per arrivare sin lì sarebbero diventati solo ricordi.
Un passato da seppellire, forse, ma comunque passato.
E per il futuro...tutto era possibile.Si avvicinò a Magnus, tanto che lui sembrò agitarsi.
Quando gli accarezzò la guancia, il re tentò di ritrarsi, ma Hela non glielo permise."Mi dispiace, ragazzo."
—
Magnus si sentiva soffocare, le dita della donna serrate attorno al suo collo, troppo forti per una ragazza così minuta...
Era come se una forza invisibile lo tenesse fermo, l'aria non gli entrava più nella gola, e per quanto si dimenasse, non riusciva a liberarsi...I pensieri gli si confondevano in testa, la vista si offuscava, quasi non vedeva più nulla, ma tutto ad un tratto udì un grido, e la presa che lo tratteneva si allentò.
Magnus cadde a terra, ansimante, mentre la donna che aveva appena provato ad ucciderlo urlava di dolore.
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Un Rubino per la Regina
FantasyAstrid ha appena diciannove anni, e il futuro del suo regno sulle spalle. Come principessa di Merithia, sorella del giovane re Magnus, ha il dovere di sposare il figlio primogenito ed erede del re di Estelle, poiché con le sue nozze si creerà un'al...