Li sentiva parlare dall'altro lato della porta, Nikolaj ed una voce di donna.
"È tutto pronto?" chiese il principe, col tono basso di chi aveva un segreto da mantenere.
Le sue parole erano quasi impercettibili da dove si trovava Astrid, ma nonostante ciò lei riuscì a coglierle, una volta che si fu avvicinata, premendo l'orecchio contro il legno.
"Sì, vostra altezza" udì la sconosciuta rispondere, "Presto avrete il vostro trono."
Astrid rimase immobilizzata, come se di colpo il suo corpo fosse diventato di pietra.
Il suo trono? Che cosa poteva voler dire?
Il suo primo pensiero andò a re Erik. Possibile che Nikolaj stesse progettando di usurpare il trono di Estelle, in qualche modo?
Non lo credeva plausibile. Neppure lui poteva essere tanto assetato di potere da complottare contro il suo stesso padre.
Ciò che udì in seguito le diede ragione, non era al trono di Estelle che il principe ambiva, ma avrebbe preferito che fosse così.
Ciò che udì in seguito fu qualcosa di ancora più terribile, per lei."Il ragazzino non si aspetta niente, mio principe" la donna misteriosa parlò in tono suadente, con una voce capace di mettere i brividi, tanto suonava priva di emozione, calcolatrice.
"Ci vorrà solo una goccia di veleno nel suo pranzo, e Merithia sarà vostra."Astrid dovette appoggiarsi contro la parete per non rovinare a terra, e soffocò il grido che aveva minacciato di lasciare le sue labbra.
Parlavano di Merithia. Nikolaj voleva il suo regno, e il ragazzino, il ragazzino che voleva avvelenare...
Magnus.Si ritrasse istintivamente dalla porta, e iniziò a camminare a passo veloce.
Doveva fare qualcosa, ma cosa?
Erano a miglia di distanza, come avrebbe potuto avvisarlo senza che il messaggio venisse intercettato?
Senza neppure rendersene conto, la principessa si ritrovò a dirigersi verso la stanza di Lionel.
Bussò, e, non appena lui le aprì, non gli lasciò neppure il tempo di fare domande che già lo aveva spinto dentro, chiudendo la porta dietro di sé.
Le gambe non la reggevano più, sentiva le ginocchia afflosciarsi, ma il principe la afferrò prima che cedessero definitivamente."Astrid!" esclamò, "Cos'è accaduto? Stai male? Hai fatto venire il med-"
"Lionel, io..."
La voce le tremava.
Ciò che stava per raccontargli era un'accusa grave, e chiunque altro l'avrebbe presa per folle, ma non Lionel. Si fidava di lui, forse era l'unico di cui si poteva davvero fidare in quel luogo, e così glielo disse: "Io temo che Nikolaj stia progettando di uccidere mio fratello...""Ucciderlo?" Lionel non sembrava credere alle proprie orecchie, "Astrid, so che Nikolaj non è una brava persona, ma...uccidere tuo fratello? Perché dovrebbe farlo?"
"Io l'ho sentito, Lionel! Era con una donna, te lo giuro, devi credermi..." si strinse a lui, cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di scendere, "Lei...ha detto che lo avvelenerà...e che il trono di Merithia sarà di Nikolaj..."
Astrid singhiozzò.
"Non sapevo cosa fare, Lionel, devi aiutarmi..." lo pregò, guardandolo negli occhi, "Tu mi credi, vero?""Io..."
Sembrò esitare per un attimo, ma infine annuì.
"Sì, ti credo, amore mio. Se tu dici di averlo sentito, ti credo.""Cosa possiamo fare, Lionel?" chiese, aggrappata a lui come una bambina piccola, incapace di contenere la paura che aumentava ogni secondo, "È tutto ciò che mi resta della mia famiglia...È mio fratello..."
"Andiamo da lui."
La proposta del principe la colse alla sprovvista.
Se fossero andati, Nikolaj l'avrebbe scoperto subito...e forse non sarebbe servito a nulla, se gli assassini fossero già arrivati a Magnus.
Era un grande rischio...
Tuttavia, doveva almeno provare, se significava che aveva almeno una possibilità di salvare suo fratello da morte certa.
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Un Rubino per la Regina
FantasyAstrid ha appena diciannove anni, e il futuro del suo regno sulle spalle. Come principessa di Merithia, sorella del giovane re Magnus, ha il dovere di sposare il figlio primogenito ed erede del re di Estelle, poiché con le sue nozze si creerà un'al...