Più il tempo passava, più Astrid e Lionel si avvicinavano, e più i due si avvicinavano, più lei sentiva di non poterlo più lasciare andare.
I sentimenti che la ragazza provava per lui erano come delle sabbie mobili, che la inghiottivano lentamente, ma inesorabilmente. Ogni giorno la principessa sprofondava lietamente tra le braccia del principe, dilettandosi in abbracci e baci sempre più intensi.
Era pienamente consapevole che ormai non aveva più via di scampo. Se anche avesse potuto fuggire da quella sensazione, tuttavia, Astrid non avrebbe voluto farlo.Senza Lionel, quei primi mesi ad Estelle sarebbero stati insopportabili.
Certo, anche la principessa Anna le teneva spesso compagnia, e non mancava mai di farla sorridere, ma non era la stessa cosa.
Se Anna era diventata come una sorella per lei, di Lionel non poteva certo dire lo stesso. Lui non sarebbe mai potuto essere solo un fratello, non dopo tutto ciò che c'era stato fra loro.Spesso la più giovane dei tre aveva insistito affinché giocassero con lei, permettendo inconsciamente ad Astrid e Lionel di passare ancora più tempo insieme.
Tuttavia nessuno dei due le aveva rivelato il loro segreto.Astrid temeva che la voce potesse diffondersi, e forse il principe la pensava allo stesso modo, dato che per settimane si era sempre tenuto a distanza debita, salvo quando erano soli nelle stanze di lei.
Si era chiesta perché, tutto ad un tratto, aveva cominciato ad importargli di non essere scoperti. Sembrava che più il giorno delle nozze di Astrid con Nikolaj si avvicinasse, più Lionel diventava irrequieto e cauto.
"Voi volete sposarlo?" le chiese un giorno, mentre si trovavano nelle stanze della ragazza, di fronte al prezioso abito di seta color avorio che era stato confezionato per lei proprio in occasione della cerimonia di matrimonio.
Astrid sospirò.
Si era aspettata quella domanda, una domanda a cui avrebbe preferito non dover mai rispondere, men che meno a Lionel, ma a cui sapeva di dover rispondere, a lui più che a ogni altro.Cercando di rassicurarlo, gli accarezzò la guancia, coperta da una leggera peluria, come se non si radesse da qualche giorno.
"Sapete che non lo amo." Gli sorrise, con l'espressione alterata, tuttavia, da un velo di tristezza. "Ma non ho scelta, Lionel...Se mi rifiutassi, arrecherei disonore ad entrambe le nostre famiglie, e vostro padre potrebbe persino muovere guerra contro mio fratello. Sapete che il mio matrimonio serve a ripagare gli aiuti economici che Estelle ha dato a Merithia."
"Permettete che duelli per la vostra mano, dunque" suggerì lui, di getto, "Farebbe alcuna differenza, in fondo, se fossi io a sposarvi al posto di mio fratello?"
La proposta del principe l'aveva stupita, provocando un'accelerazione dei battiti del suo cuore.
Per un attimo, si trovò quasi a considerarla, ma non durò molto prima che la ragione ritornasse a impossessarsi di lei.Per quanto fosse una prospettiva da sogno, Astrid sapeva che era un'idea folle, destinata a rimanere soltanto quello, un sogno.
Nel tempo che aveva passato ad Estelle, aveva imparato a conoscere Nikolaj, e ormai sapeva che tipo di uomo era. Uno come lui non avrebbe mai permesso al fratello minore di batterlo, e, se anche avesse perso, non gliel'avrebbe fatta passare liscia.
Sarebbe rimasto comunque l'erede al trono, e il futuro re. Avrebbe potuto fare di Lionel—e di lei—tutto ciò che avrebbe voluto, un giorno.Di certo, anche lui non poteva non saperlo.
Astrid scosse leggermente la testa, dando al principe un leggero bacio sulle labbra.
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Un Rubino per la Regina
FantasyAstrid ha appena diciannove anni, e il futuro del suo regno sulle spalle. Come principessa di Merithia, sorella del giovane re Magnus, ha il dovere di sposare il figlio primogenito ed erede del re di Estelle, poiché con le sue nozze si creerà un'al...