Capitolo 18

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6 Ottobre 1908

Laura

"Je ètre disparu."

Mathi si sbatté il dizionario di francese sulla fronte: "Lucy, esattamente, ti sembra che abbia senso la frase "io essere andata"?"

"Non siamo tutti metà francesi!" Esclamò una Lucy tredicenne, incrociando le braccia al petto.

"Io ancora non capisco perchè ti ostini ad imparare il francese, certo, per i nobili è segno di eleganza, ma noi non siamo nobili!" Laura distolse lo sguardo dal suo centrino, "E poi noi sappiamo già un inglese con i fiocchi, mettiti l'anima in pace, invece di bere il tè nei salotti parigini berrai il tè nei salotti londinesi."

Le tre ragazzine si trovavano in uno dei giardinetti della scuola: erano stese su una tovaglia a quadri insieme ad altre compagne, mentre i ragazzi stavano tornando da una lezione di equitazione.
"Anch'io vorrei andare a cavallo!" 
"Infatti ci puoi andare!" Disse Mathi chiudendo il libro e prendendo il suo lavoro di ricamo.

"Come no! Mentre i ragazzi corrono liberi per un prato, noi dobbiamo stare dentro ad un carrozza!"
"Mathi sei sicura che il tuo lavoro sia giusto?" Chiese Laura, cambiando discorso, "Dovevi ricamare dei papaveri non dei… qualsiasi cosa sia quel groviglio!"
Mathi le passò il centrino facendo gli occhioni: "Me lo potresti sistemare?"
"Dammi qua!"

"Qualcuno mi sta ascoltando?" Lucy fece un gesto esagerato con le braccia, facendo sobbalzare qualche ragazza del quinto anno, "I ragazzi fanno cose che noi non possiamo fare!"
Laura e Mathi si guardarono e scossero la testa: "Lucy, sono tre anni che ripeti le stesse cose, sei diventata un pochino ripetitiva." Mathi si avvicinò all'amica, "Sono completamente d'accordo con te, è solo che… Lo sai com'è,  l'ultima volta che io e te abbiamo provato a chiedere di farci andare ad equitazione con i ragazzi… non è andata molto bene."
"Un'insufficienza in tutte le materie!" Canticchiò Laura prendendo il filo rosso.

"Lo so, non è andata molto bene quella volta, ma sarebbe bello se i ragazzi potessero ricamare e le ragazze andare a cavallo… o semplicemente non viste come "strane" se non vogliono mettersi quegli stupidi fiocchi in testa!" 
"Cos'ha di male il mio fiocco?" Chiese Laura nel panico, tastando il nastro  turchese alla fine della sua treccia.
"È veramente grazioso Lalli, non ti preoccupare!"
Mathi lanciò un'occhiataccia a Lucy e riprese il lavoro di ricamo che le aveva sistemato Laura.

A un certo punto si sentì uno scalpitio di zoccoli sul selciato e le compagne delle tre amiche corsero verso il cancello principale sghignazzando tra loro.
"Ma cosa le prende?" Chiese Lucy piuttosto inquietata.
Laura ridacchiò: "Sono arrivati i ragazzi!"
"Vorrai dire quelle teste di zucca! Non ne troverai neanche uno di maturo!" Disse Mathi facendo ridere le altre due.

"Mathi!" 
Un ragazzo biondo corse verso di loro, aveva gli occhi gonfi e il respiro affannato.
"Elio? Calmati! Che succede?"
Elio si fermò per riprendere fiato: "Ciao Lucy!" Il ragazzo rivolse il suo sguardo alla minore, "Laura, come stai?"
Laura sorrise e le sue guance si tinsero di rosso: "Ciao Elio, tutto bene, grazie."

L'espressione del ragazzo diventò preoccupata e a bassa voce disse: "Cloe a eu un autre accès de colère, nous devons la retrouver avant que ça ne s'aggrave."
Mathi senza dire niente si alzò e seguì il ragazzo.
"È per questo che voglio imparare il francese!" Urlò Lucy, "Odio non capire le cose!"
"Ma cosa succede?" Chiese Laura guardando nella direzione in cui Mathi e Elio erano corsi via.

"È da tutto il mio percorso scolastico che cerco di capirlo…"
Laura sospirò e cominciò a riporre il materiale nel cestino.
"Non dirmi che hai già finito?"
"Mi è bastato seguire le indicazioni del libretto."
Lucy aggrottò le sopracciglia: "Vuoi dire che abbiamo un libro di studio per il cucito?"
"Mi farai esasperare!" Esclamò Laura porgendo il libricino rilegato in stoffa alla sorella, "Comunque io devo andare, è quasi ora di cena e mi devo cambiare."
"Vuoi dire che bisogna cambiarsi per la cena?!"

Laura alzò gli occhi al cielo cominciò ad allontanarsi dalla sorella, alla presa con un'arte che non era proprio il suo forte.
La ragazzina imboccò il corridoio che l'avrebbe portata ai dormitori: il ticchettio delle sue ballerine rimbombava nella stanza vuota.

Lei non riusciva proprio a capire, di cosa si lamentava Lucy? Loro avevano tutto: una bella casa, dei genitori che le amavano, dei bei vestiti, un buona cultura e avevano ricevuto tutto ciò senza neanche alzare un dito… cos'altro si poteva desiderare?
"Che sciocca e frivola ragazzina!" Così avrebbe pensato una Laura del '27, ma all'epoca era ancora una bambina che non aveva capito molto del mondo.
Per capire avrebbe dovuto aspettare due anni e testare il dolore sulla sua pelle.

"Oh mio Dio!"
Per risvegliarla dai suoi pensieri ci volle una bella caduta e l'urlo di una ragazzina.
"Ti ho fatto male?" Chiese quest'ultima porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi.
"Non ti preoccupare." Laura si sistemò la gonna bianca e guardò la malcapitata che le sorrise.
"Sei sicura di stare bene tu, piuttosto? Stavi correndo nel corridoio come se ti stesse rincorrendo qualcuno!"
La ragazza rise: "In realtà mi sto nascondendo da mio fratello, Elio? Non so se lo conosci, ho fatto un pasticcio e quindi ora ce l'ha con me."

"Allora tu dovresti essere Cloe, io sono Laura. Conosco bene tua cugina Mathilde, ho visto tuo fratello qualche minuto fa, sembrava molto preoccupato."
"Non è preoccupato…" Disse bruscamente Cloe, "Vuole solo mantenere pulita la sua reputazione!"

"Va bene…" Laura riprese il suo percorso per i dormitori.
"Aspetta!" Venne fermata nuovamente da Cloe, "Posso farmi perdonare accompagnandoti alla tua destinazione? Poi giuro che ti lascio in pace."
Laura esitò, Mathi le aveva parlato spesso di Cloe: "Ti consiglio di starle lontana, lei non è come le altre ragazze, è pericolosa." Così le aveva detto, "Le persone che le stanno vicino si fanno male, lei… spesso non ha il controllo di ciò che fa."

"Sarei veramente felice se mi accompagnassi!"
Le due si sorrisero e cominciarono a camminare.
"Che male mi potrà mai fare una ragazza ben educata come lei?"

Ciao! Se ci sono degli errori nelle parti in francese vi prego di scusarmi, non ho mai studiato la lingua e quindi mi sono affidata a  Google translate.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto!✌

Rose, papaveri e snasi ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora