Capitolo 22

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"Laura, se abbassi la bacchetta ti possiamo spiegare."

Laura si guardò intorno e pensò che la situazione si era fatta davvero strana: davanti a lei c'era un uomo che si era rivelato essere il ragazzo che l'aveva fatta espellere da scuola. Elio era cambiato così tanto: a parte i soliti grandi occhi azzurri, il suo viso era scarno e il pallore che condivideva con sua sorella aveva lasciato il posto ad un grigio che gli dava un'aria malaticcia. La bellezza che aveva in gioventù non l'aveva abbandonato, si era solo nascosta, probabilmente dietro ad una bottiglia di troppo.

Laura avrebbe dovuto dar ragione a Mathi, non avrebbe dovuto seguirla, anzi, non sarebbe proprio dovuta andare a Parigi, doveva bruciare la lettera di Silente appena l'aveva ricevuta.

Panico.
Avrebbe potuto essere nel suo studio a Londra, a scrivere un'altro articolo in cui si lamentava del lavoro di sua sorella, magari a sorseggiare una tazza di té caldo. Le mancavano pure le prediche di Tom in quel momento.

E invece no. Si trovava a puntare la bacchetta contro la sua migliore amica in uno sporco vicolo in una fredda notte di Dicembre a Parigi.

"Laura, calmati, possiamo risolvere, veramente."
"Tu sai chi è quest'uomo vero?" Sì, Laura stava letteralmente impazzendo.
A passo deciso andò verso Elio: "Tu... tu sai cos'ha fatto?"
"Lo so." Rispose Hilary calma.
"E che razza di amica sei?!"
"Laura..." Sentì una mano sulla sua spalla, "Abbassa la bacchetta, sei comunque davanti a due auror che stanno chiudendo un occhio davanti ad una possibile minaccia di omicidio."

Abbey, con un gesto lento e controllato, fece arrivare la sua mano fino a quella di Laura e le prese la bacchetta.
Tutti i presenti tornarono a respirare normalmente.

"Perfetto..." Mathi tirò un sospiro di sollievo.
"Grazie." Disse Elio a Abbey.
"Non provare a rivolgerle la parola!"
"Laura, per favore!" Esclamò Hilary, "Credo che sia meglio se ci sediamo da qualche parte e ne parliamo con calma."

Mathi guidò il gruppo in un bar in fondo alla strada, che sembrava decisamente meno sicuro della cosiddetta "città del crimine".
"Come ho detto prima, non ti fidare delle apparenze."
Hilary provò a ordinare qualcosa da bere, ma fu fermata dalla bionda: "Qui la burrobirra sa di aceto."

"Ora..." Cominciò Laura, "Credo di meritare delle spiegazioni."
"No, io merito delle spiegazioni!" Abbey attirò l'attenzione di tutti, "Questa giornata mi sembra un riunione di vecchi amici! Prima Laura, poi Newt e infine Hilary e questo tizio dall'aria malaticcia"
"Ma..."
"Niente di personale." Lo rassicurò Abbey.

"Abbey ha ragione." Concordò Mathi dondolandosi sullo sgabello di ferro.
"Va bene!" Laura prese un respiro profondo: sarebbe stata una lunga serata. "Penso che tu sappia che io e Lucy siamo Italiane, non a caso il vero nome di mia sorella è Lucia. In breve, all'età di tredici anni mi sono dovuta trasferire in Inghilterra a causa di un... inconveniente e diciamo che Elio non ha migliorato la situazione."

Elio sbuffò e si colpì la fronte con il palmo della mano: "Mi ero dimenticato la tua abilità nel perdonare, sono veramente impressionato."
Laura socchiuse gli occhi: "E io mi ero dimenticata della maturità tua e di tua sorella nel riconoscere i propri errori, sono veramente colpita!"

"E io mi ero dimenticata di quanto fosse fastidioso sentirvi bisticciare!" Esclamò Mathi facendo sobbalzare gli altri due, "Posso assicurarvi che mi è mancato vedervi insieme, manca solo Lucy, ma mi sto già pentendo dei miei pensieri."
"Come vuoi tu..." Laura respirò profondamente, "Posso chiedervi gentilmente cosa diamine ci fate qui?"

Hilary guardò l'idromele che aveva ordinato, lo annusò e sentendo un odore di calzini sporchi lo allontanò con una smorfia: "Io e Elio ci siamo incontrati durante il viaggio verso Parigi, mi avevi già parlato di lui, quindi dopo una lunga chiacchierata ho capito chi fosse ed è stato costretto a confessare. Abbiamo raccolto le nostre informazioni e ora siamo qui."

Laura alzò le sopracciglia, ma preferì tralasciare quanto il comportamento di Hilary fosse stato sleale:
"Ed esattamente perché state cercando un mago ricercato e pericoloso? Sai com'è, non è una cosa da tutti i giorni."
"Stiamo cercando due seguaci di Grindelwald, io sto cercando mio fratello ed Elio sta cercando Cloe."
D'accordo, questa non se lo aspettava.
Cloe si era schierata con le forze del male e lei aveva portato sua nipote a casa sua.

Fantastico.
Se già Lucy era arrabbiata con lei, ora Laura era pronta a fare testamento.
Chissà se Mathi avrebbe apprezzato la sua macchina da scrivere.
In più Hilary stava cercando Paul, non avendo ancora capito che quell'uomo era una causa persa. Grindelwald era riuscito a mettere in atto un'evasione ad Azkaban e Paul aveva rispettato il piano. Quindi ora Hilary si era messa in testa di trovarlo.

"Soddisfatta?" Chiese Elio alzandosi da tavolo, "Ora puoi anche incolparmi di avere una sorella dalla parte del male!"
"Non provare a fare la vittima!" Lo riprese Laura stringendo i denti, "Non hai più sedici anni, cerca di fare la persona matura per la prima volta nella tua vita!"
"Sentite, voi due," Abbey alzò lo sguardo dal suo bicchiere, "Non so cosa sia successo da farvi odiare così tanto e sinceramente non mi interessa. Ora ho bisogno di sapere il nome del luogo dell'incontro, è tardi e abbiamo poco tempo."

Hilary tirò fuori da una tasca del mantello un biglietto: "La scrittura di Elio è abbastanza incomprensibile, ma credo che ci sia scritto che quei quattro gatti si incontreranno al cimitero."
Elio alzò le mani al cielo: "Perché ce l'hai tanto con la mia scrittura?"
Laura sorrise debolmente: "Sei sempre stato un disastro in questo. "

Continuò ad avere quell'espressione spensierata fino a quando non si accorse che tutto il gruppo la stava guardando con aria perplessa, "Cosa? Da quando le mie considerazioni sono diventate importanti?" Ci fu qualche secondo di silenzio. "Forza gente! Dobbiamo risolvere questa faccenda!"
"Hai sorr..."

"Stai zitto, Elio!" Laura uscì dal locale seguita da Hilary.
Abbey si avvicinò a Mathi: "Ammetterà mai di essere nel profondo, molto molto nel profondo, felice di vederlo?"

La donna scosse la testa: "Sarei molto sorpresa di vederla contenta per l'apparizione di Elio, ma anche se lo fosse, è troppo orgogliosa per ammettere certe cose."

Buongiorno! Non so perchè oggi abbia deciso di pubblicare alle sette della mattina ma ok. Vi sveglierete con questa "storia"😁

Rose, papaveri e snasi ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora