Capitolo 3

368 21 11
                                    

Era passata una settimana dal primo giorno di scuola e Laura aveva legato molto con Hilary, ora poteva definirla quasi la sua migliore amica.
Con Newt teneva un rapporto di cordialità, anche perché erano nella stessa casata, mentre con Leta aveva sviluppato una specie di trattato di pace: Laura non dava fastidio a Leta e viceversa.
Finalmente era arrivato sabato, il giorno più atteso da tutti gli studenti. Le due ragazze avrebbero potuto fare un giro ad Hogsmade. Hilary le aveva parlato molto bene di quel piccolo paese, e aveva affermato che là producevano la burrobirra più buona di Inghilterra.
"Forza Laura, muoviti! Quanto ci metti in bagno?"
"Ti voglio ricordare che sono qua dentro da solo 15 minuti, tu ci sei stata per più di un'ora, quindi lasciami in pace!" Rispose l'amica ridendo, mentre si pettinava i capelli.
Dopo qualche minuto Laura uscì dal bagno e cominciò a rimproverare Hilary  per averle messo fretta.
"Scusami, ma la professoressa Laurence non tollera i ritardi, ed io mai al mondo mi perderei una giornata ad Hogsmade!"
"Cosa c'è di così tanto entusiasmante  in un piccolo paesino?" Chiese Laura mentre si metteva in fila con gli altri studenti.
"Beh, I tre manici di scopa, Mielandia... insomma, vedrai con i tuoi stessi occhi!"
Arrivata a Hogsmade Laura si guardò intorno con gli occhi che brillavano, le sembrava tutto così fantastico: vetrine illuminate, studenti felici che si dirigevano in ogni dove e un leggero profumo di burrobirra e cioccolata calda nell'aria.
"Ehi? Stai bene! Che ne diresti, invece di stare qui a fissare il vuoto, di andare ai Tre manici di scopa per bere qualcosa? "
La ragazza annuì, e le due si diressero insieme verso il famoso pub. Dentro c'era un'atmosfera caotica, le due riuscirono a prendere a stento un tavolino con due poltroncine infondo al locale. 
"Vado a prendere qualcosa da bere?" Chiese Laura, mentre controllava di avere abbastanza soldi in borsa.
"Si grazie, per me prendi una cioccolata calda."
Così si diresse verso il bancone e mentre aspettava il barista notò accanto a lei un ragazzo letigginoso e dai capelli riccissimi.
Ti prego non anche qui Newt, pensò Laura, perchè devi essere ovunque?
"Oh! Ciao Laura, cosa ci fai qui?"
"Ciao Newt, ti potrei fare la stessa domanda."
A quella affermazione Newt arrossì violentemente: "Ehm... io sono qui con Leta, veniamo tutti i fine settimana."
La ragazza si girò di scatto, e vide in un tavolino Leta che li guardava severamente.
"Sai, forse non mi dovresti parlare, la tua fidanzata si potrebbe ingelosire!" Ribattè Laura acida.
"Non è la mia fidanzata!"
"Però ti piace!"
"Non è vero!" Esclamò Newt offeso mentre ritirava due cioccolate calde.
"Newt, non le stacchi gli occhi di dosso, state sempre insieme e quando ti guarda arrossisci come un imbranato... ed ora vuoi dire che non ti piace?"
"Laura, la nostra conversazione sta degenerando! "
La ragazza sbuffò e diede un'occhiata a Hilary che le stava facendo segno di andarsene.
"Senti, tu mi stai simpatica, credimi, non avrei mai voluto litigare con te."
"Newt, ti vorrei ricordare che noi due non abbiamo mai litigato, è Leta che mi ha attaccata per prima!"
Newt alzò le spalle, pagò il barista e disse: "Allora non capisco perché ci dovremmo ignorare e non provare ad essere amici."
Laura alzò gli occhi al cielo, prese la cioccolata e la burrobirra e andò nel suo tavolino.
"Ora spiegami perchè stavi parlando con quello strambo di Newt Scamander! " Le urlò Hilary, facendo quasi rovesciare le bibite.
"Prima di tutto calmati, poi mi ha solo parlato, mica mi ha chiesto di sposarlo." Esclamò Laura, bevendo la sua burrobirra.
"Cosa ti ha chiesto?"
"Niente, solo di cercare di diventare amici"
Hilary sgranò gli occhi:"E questo tu lo definisci niente?!"
"Dico solo che potrei cominciare a socializzare anche con altre persone, e poi con Newt ci devo condividere la casata."
"Fai come vuoi" disse secca Hilary: "Ma poi non venire a lamentarti da me."
Le due ragazza rimasero ai Tre manici di scopa per qualche altro minuto, parlando del più e del meno, e Laura si dovette subire una predica da parte dell'amica.
Nell'ultima ora che i professori concedevano agli studenti, Hilary decise di  far fare a Laura un giro turistico di Hogsmade.
"Poi se continui su quel sentiero arrivi alla stamberga strillante." Hilary indicò una catapecchia in cima ad una collinetta.
Continuarono a camminare per una piccola stradina, finché non giunsero ad un pub strano e malandato.
"Hilary, questo che cos'è? "
Hilary fece una smorfia: "Anche se non ci assomiglia è un bar, il suo nome è Testa di Porco."
Laura si avvicinò incuriosita e vide che al bancone sedeva un uomo dalla folta barba bruna, che stava asciugando dei bicchieri.
"Oh, guarda!" Esclamò Laura divertita: "Una piccola capretta!"
E si fiondò tutta contenta ad accarezzarla. Aveva sempre avuto un debole per le capre, al suo sesto compleanno sua sorella Lucy gliene aveva comprato una; purtroppo però la capretta era morta qualche anno dopo.
"Laura, tra poco dobbiamo andare! Smettila di accarezzare quell'animale! È solo una capra!" Disse Hilary scocciata: a quanto pare non condivideva la stessa passione dell'amica.
"Tu smettila! Non vedi quanto è carina? Chi è la capretta più bella del mondo? Sei tu!" Disse Laura con una voce che faceva fare passi indietro alla sua intelligenza.
"Ehm... ragazze?" Laura si voltò di scatto: dietro di lei c'era il professor Silente, che la guardava perplesso. La ragazza sussultò e fece scappar  via la capretta, che si andò a rifugiare dentro al pub.
"La capra è andata dentro al bar! Cosa le farà il proprietario?" Urlò Laura spaventata.
"La capra è del proprietario..." disse Silente, divertito dalla reazione della ragazza.
Per fortuna in quel momento Hilary andò in soccorso dell'amica: "Ci scusi professore, ma in questo momento dovremmo ritornare a scuola con la professoressa Laurence e, come ben sa... lei non tollera particolarmente i ritardi e..." Il professore le sorrise e disse: "Ma certo, andate pure... Non voglio di certo rallentarvi."
Le due ragazze sussurrarono una specie di "con permesso" e cominciarono a correre verso Mielandia, dove avrebbero avuto appuntamento per tornare ad Hogwarts. Mentre si metteva in fila con gli altri studenti Laura vide Newt avvicinarsi: "Lo so che non mi sopporti molto e so che l'idea di diventare mia amica non ti entusiasma particolarmente, ma comunque, che ne diresti di fare una passeggiata con me domani?" Laura lanciò un'occhiata impanicata ad Hilary che alzò le spalle senza risposta, poi guardò di nuovo Newt: "Va bene."
Il ragazzo le sorrise felice e le disse l'orario e il posto dove incontrarsi.
Arrivata a Hogwarts, dopo aver cenato, Laura raccontò tutto all'amica, che non approvava la sua decisione: "Non l'hai ancora capito che quello là è matto da legare? E poi è amico di quella disgraziata di Lestrange!" Laura si sbattè il cuscino in faccia: "Te l'ho già detto, non sapevo come rispondere, e poi mica mi ucciderà, faremo solo una passeggiata insieme, niente di più."

Rose, papaveri e snasi ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora