Capitolo 2

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Quella mattina Laura si svegliò molto presto. Guardò la sua vecchia sveglia: segnava le sei in punto, lei si serebbe dovuta alzare tra un'ora.
Si girò e rigirò nel letto, cercando di trovare una posizione comoda, ma non ci fu niente da fare.
Così si diresse in punta di piedi verso il bagno per non svegliare Hilary, che nel frattempo stava dormendo come un ghiro.
La ragazza si guardò allo specchio per capire come sistemare il suo viso assonnato.
Si fece una doccia, si vestì e si acconciò i capelli in una mezza coda, legata da un fiocco turchese.
Nel frattempo si fecero le sette. Prima di scendere a fare colazione, Laura preparò lo zaino per la giornata: ci mise dentro tutti i libri ed i quaderni necessari, un piccolo astuccio in pelle con piuma ed inchiostro ed infine un  diario dove avrebbe segnato i compiti e l'orario. L'organizzazione era una qualità che non le mancava.
Si avviò verso la sala Grande. Quando arrivò la trovò quasi deserta e nel suo tavolo non trovò nessuno, a parte Newt e Leta Lestrange. Aspetta un attimo... Leta? Non era una serpeverde lei? Per di più stava sfogliando un libro con Newt, quindi erano amici a quanto pare.
Per non fare colazione da sola Laura andò verso i due ragazzi e si sedette davanti a loro. Appena la vide Newt le rivolse un grande sorriso:"Ciao Laura, dormito bene?"
"Ciao Newt! Non c'è male, comunque credo che mi abituerò."
A quel punto si rivolse a Lestrange:"Ciao Leta, come ben sai io sono Laura. Tu mi dovrai fare da guida, giusto?"
La ragazza, che fino a poco prima non si era accorta della sua presenza, alzò lo sguardo dal libro e squadrò Laura da capo a piedi: "Quest'anno serpeverde e Tassorosso hanno molte ore insieme, quindi sì, ti dovrò fare io da guida."
Ecco, ci risiamo, un altro silenzio imbarazzante, pensò Laura mentre si serviva dell'aranciata: in Italia non succedeva così spesso!
Laura odiava i silenzi tombali con tutto il suo cuore: quando era stata cacciata via dalla sua vecchia scuola era stata da sola per molto tempo con il preside, questo perchè lui non trovava le parole per spiegarle la situazione.
"Quindi alla fine siete amici!" Disse guardando Newt.
"Si, lo siamo, è la prima volta che vedi un Tassorosso e un serpeverde parlare?" Chiese Leta a Laura, con il tono più sgarbato che riuscisse a fare. "Effettivamente sì, sono nuova qui e la mia era solo una domanda."
"Ascolta, non voglio avere più problemi di quanti ne ho già, ma soprattutto non voglio crearne, quindi, pretendo di non essere trattata senza rispetto"
Laura fece un respiro profondo: "Le mie intenzioni non erano quelle, non so come ti sia potuto venire in mente una cosa del genere, stavo solo cercando di avere una normale conversazione quando tu mi hai aggredita!"
"Come ti permetti a parlarmi in questo modo?"
Newt che fino a quel momento era stato zitto disse: "Ragazze, fatemi il piacere di calmarvi: Leta, siamo qui per accogliere Laura, non per cacciarla via, e poi..." Il ragazzo non riuscì a finire la frase, infatti fu interrotto da Laura: "Ascoltate, io ci ho provato ad essere gentile ok? Non vi preoccupate, riuscirò a trovare le lezioni anche senza di voi, Hilary sarà più che disposta ad aiutarmi, buona giornata!" E così lasciò i due ragazzi da soli.
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"Ora che cosa abbiamo?" Chiese Laura a Hilary mentre mangiava una mela.
"Vediamo... Trasfigurazione."
"È simpatico il professore, almeno?" "È molto gentile, è il professor Silente, il suo nome completo è troppo lungo per dirlo ad alta voce."
Laura si mise a ridere: quella ragazza la metteva di buon umore in un attimo, e poi era logorroica, cosa che per lei non era un difetto, anzi, odiava intrattenere una discussione. Aveva parlato a Hilary di Leta: "Quella non è molto a posto, per una volta possiamo abbattere lo stereotipo di Tassorosso e starle lontano." le aveva detto.
"È meglio andare" esclamò Laura, buttando il torsolo della mela. Le due ragazze si diressero nell'aula di trasfigurazione, lì un  giovane professore dai capelli rossi con un completo porpora le salutò. Dopo essersi sedute e aver sistemato l'occorrente, Laura sentì una gomitata nella costola da parte di Hilary: "Guarda chi c'è là."
Si girò e vide Newt e Leta parlare. "Lasciamoli perdere." disse lei mentre scriveva degli appunti: " Ho passato di peggio, non sarà  certo lei a rovinarmi vita."

Rose, papaveri e snasi ribelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora