23 Luglio 1912
Laura
"Credo di aver preso tutto."
Laura stava togliendo dall'armadio i vestiti prima di partire per le vacanze estive: da qualche giorno gli esami erano terminati e gli ultimi giorni di scuola li aveva passati a prepararsi per la villeggiatura nella casa degli zii di Mathi."Non ci credo che il nostro quarto anno sia già finito." Disse Hilary mentre cercava di chiudere la valigia.
"Credo che un mese di riposo ce lo meritiamo, sai, con tutte le cose che sono avvenute ultimamente..."Laura diede un'ultima occhiata alla stanza
per controllare di non essersi dimenticata niente.
Quell'anno era stato il più strano e bello di tutta la sua vita.Ripensare alla preoccupazione che aveva avuto il primo giorno di scuola sul treno la divertiva particolarmente: "Tanto non mi farò degli amici"
Sì, come no.Ripensò a quando si era messa a litigare con Leta e a quando Hilary si era presentata per la prima volta.
Gli amici li aveva trovati, eccome se li aveva trovati.Ripensò a quando Lucy si era presentata inaspettatamente ad Hogwarts: sua sorella aveva passato in quella scuola solo sette mesi essendo quello il suo ultimo anno, ma le erano bastati.
In sette mesi era riuscita a trovare delle persone che riuscivano a capirla veramente, si era riavvicinata a Tom e con Theseus faceva piccoli passi.Laura aiutò Hilary a portare le borse fuori dal dormitorio e, per l'ultima volta in quell'anno, chiuse la porta della loro stanza.
Nella sala comune di Tassorosso trovò Newt e per la prima volta lo vide senza la divisa scolastica.
Newt sorrise a Laura e lei ricambiò: "Vedo che avevo ragione io." Disse lui, mentre si incamminavano per i corridoi.
"Per che cosa?" Chiese Hilary con curiosità.
"Alla fine siamo diventati amici."
Laura ridacchiò e mise un braccio intorno alle spalle di Hilary.Andarono insieme fino al portone di ingresso e tra il viavai di studenti e professori trovarono
anche Lucy, Leta e Bianca.
"Mi mancherà Hogwarts." disse Lucy nostalgica.
"Non fare così Lucy," La riprese Leta, "pensa che hai passato sette mesi meravigliosi e che tra poco diventerai una delle poche auror donne."
"La migliore." Esclamò Newt sorridendo.
Lucy diede un buffetto affettuoso a Newt: "Vi ringrazio tanto per i complimenti, ma non sono pronta a lasciare tutti i momenti che ho passato con voi."
Laura si avvicinò alla sorella: "Mettila in una prospettiva diversa: primo, i ricordi dei tuoi studi li porterai sempre dentro di te, secondo, te ne creerai altri altrettanto belli al Ministero della magia inglese."Tutti si trovarono d'accordo con Laura e continuarono il loro cammino verso la stazione del treno.
Laura ripensò alle parole che aveva detto alla sorella: lei avrebbe avuto il coraggio di lasciare Hogwarts al suo settimo anno?
Avrebbe avuto il coraggio di lasciare quella grande struttura che aveva nominato "casa"? Avrebbe avuto il coraggio di lasciare tutti quegli studenti di cui ignorava l'identità ma che le erano diventati familiari come fratelli?
Non lo sapeva.
Non sapeva se avrebbe mantenuto i contatti con i suoi amici.
Non sapeva niente e la cosa le dava sui nervi.
"Ma è giusto così" pensò, "Se sapessi già tutto mi rovinerei la sorpresa."Quando arrivarono alla stazione il treno era già pronto per partire: caricarono le valige e salirono.
Leta, Hilary, Newt e Laura si posizionarono in uno scompartimento in fondo alla locomotiva, mentre Lucy raggiunse i suoi amici in un altro.
"Ci credi che qualche mese fa noi due non riuscivamo nemmeno ad iniziare una conversazione piacevole?"
Chiese Leta divertita.
"Ora invece siamo grandi amiche." Rispose Laura.
Leta le sorrise: "E lo saremo per sempre."Le ultime ore nel treno Laura le passò a leggere un libro e a parlare con i suoi amici, per qualche minuto andò anche nello scompartimento della sorella insieme a Newt e fu felice di vedere che Lucy riusciva a parlare con serenità sia con Theseus che con Tom, erano felici.
Quando scesero, il binario nove e tre quarti era più affollato che mai: Lucy la dovette prendere per una mano per paura di perderla tra la folla.
Appena trovarono un angolino più tranquillo passarono ai saluti.
Mentre Hilary aspettava i suoi genitori Laura le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla: "Quindi ci vediamo il primo settembre?"
"Non possiamo vederci prima?" Chiese Hilary sconsolata.
"Credo di no, starò in Francia tutto il mese di Luglio e di Agosto."
Rimasero in silenzio per qualche istante finché non videro la madre di Hilary chiamare la figlia. In quel momento, inaspettatamente la ragazza abbracciò Laura.
"Ti prego, abbi cura di te."
"Anche tu." Rispose Laura ricambiando il gesto d'affetto.Dopo aver salutato anche Leta le sorelle Marsh e i fratelli Scamander uscirono insieme dal binario.
"Quindi…" Theseus si fermò per qualche istante guardando Lucy.
"Amici?" Chiese lei porgendogli la mano.
"Amici." Confermò lui stringendogliela.Newt e Laura erano dietro di loro e li guardavano con un grande sorriso stampato in viso: "Possiamo dire addio ai momenti imbarazzanti tra loro due." Esclamò Newt.
I ragazzi camminarono per qualche minuto fino ad arrivare nella strada in cui Mathi sarebbe passata a prendere Lucy e Laura.
"Guarda chi c'è là" Lucy indicò una ragazza bionda con un vestito turchese che faceva cenno con la mano per salutare.
"Mathi!" Laura le gettò le braccia al collo con le lacrime agli occhi e lo stesso fece Lucy.
"Sono così felice di vedervi ragazze!" Disse Mathi.
"È meglio muoverci, la carrozza ci aspetta"Ma prima di far altro, Laura corse verso Newt e lo abbracciò: "Mi mancherai"
"Ci vediamo presto." disse il ragazzo ricambiando.
I due si allontanarono: "Ah Newt…" lo fermò Laura, "Non dimenticare di scrivermi."
Newt fece cenno di sì con la testa e poi sparì insieme al fratello svoltando in un'altra strada.Laura salì nella carrozza e si posizionò vicino a Mathi: "Allora…" Incominciò l'amica, "come state?"
"Stiamo bene," Rispose Laura sorridendo, "va tutto bene."
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Rose, papaveri e snasi ribelli
Fanfictionᴘʀɪᴍᴏ ꜱᴇᴛᴛᴇᴍʙʀᴇ 1911 Laura è appena stata espulsa dalla scuola di magia italiana ed essendo metà inglese è costretta a trasferirsi nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, che diventerà per lei come una seconda casa. Ma, con l'avvento dell'e...