Nugget, Happy Meal, Chicken Little e molti altri soprannomi decorano la vita di Malia.
Il suo obiettivo principale è quello di sopravvivere al liceo, ma una proposta scomoda renderà il raggiungimento del suo scopo più difficoltoso di quanto non si...
Non leggete il capitolo se non avete ancora letto tutta la storia! ❤️
Scendo le scale scalza con una mano poggiata al corrimano mentre con l'altra copro un lunghissimo sbadiglio. Dovrebbe essere illegale svegliarsi prima delle 10:00, soprattutto se per colpa dei vicini che decidono di tagliare il pratino, con una macchina infernale, senza un valido motivo... E no, finché non ci può andare ad abitare Tarzan non c'è motivo di tagliare il pratino!
Arrivo alla fine delle scale quando una risata attira la mia attenzione, proviene dalla cucina alla mia destra, corrugo le sopracciglia e mi avvicino curiosa. Dallo stipite della porta vedo Dave e Max seduti al tavolo con davanti un grande libro, dietro di loro mia madre, con in braccio Gilbert, indica qualcosa su questo dicendo:«guarda la sua faccia qui!» Per poi mettersi a ridere.
Confusa, mi gratto la testa coperta dai capelli disordinati. «Che fate?» Chiedo, vorrei aggiungere anche: "e perché Dave sta qui?" Ecco un'altra cosa che dovrebbe essere illegale, Dave prima delle dieci di mattina.
«Stiamo aggiornando questo.» Dice Max alzando il grande librone, ricoperto da una spessa copertina di pelle marrone con sopra inciso: Ricordi?
È l'album delle foto che mi fece Vale per il mio sedicesimo. Ogni anno, io, lei e i nostri fratelli, ci riuniamo per aggiungere le nostre foto descrivano i momenti e i ricordi migliori.
«Potevate dirmelo! Non ho preparato le mie, e Vale non c'è!» Esclamo versandomi del latte freddo.
«Tranquilla, ne aggiungo solo due con Cami, poi lo aggiorniamo bene tutti insieme.» Mi risponde Max sorridendo mentre bevo al volo il mio latte.
«Avete già iniziato a rivederle?» Chiedo afferrando poi un biscotto e sedendomi accanto a Dave.
Lui si avvicina al mio orecchio e sussurra «Per tua sfortuna siamo ancora all'inizio.»
Diamo il via agli insulti!
Max torna ad aprire l'album e sfoglia le prima pagine con la dedica e qualche foto di quando eravamo piccoli.
«Ecco eravamo fermi a questa.» Dice mia madre indicando una striscia rettangolare contenente due foto tessere, una sotto l'altra, «è di quando Lili stava alle medie.»
Max sorride mentre Dave si sporge per vedere meglio. Avrò avuto dodici anni in quella foto, i capelli lunghi e lisci con la riga al centro, poi cosa è successo esattamente? Dannati! Alle elementari e alle medie tutti lisci e poi quando mi serve la vostra collaborazione iniziate a ribellarvi? Non si fa così!
«Qua cosa stavi facendo?» Chiede Dave cercando di trattenere una risata, con scarsi risultati, mentre indica una foto di me da piccola, insieme a mamma. Eravamo andati a New York per un viaggio di lavoro di papà, era il mio compleanno e decisi di vestirmi in modo sexy nel caso in cui, casulmente, fossi andata a sbattere contro uno degli One Direction. Che poi per quale motivo doveva trovarsi a New York? Almeno i miei genitori mi ci hanno fatto credere... forse dovrei dire: purtroppo i miei genitori mi ci hanno fatto credere.
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