24: La Signora Anna.

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Dave

Una vocina stridula, tagliente, si fa largo tra i miei sogni fino a farmi sobbalzare dal letto.

«Oh Santo Cielo!»

Mi porto a sedere e davanti a me trovo la signora Anna con un panettone tra le mani. Si trova all'ingresso, davanti l'albero di Natale, e guarda verso di me con una faccia scioccata.

Mi alzo dal letto e mi passo una mano sul viso stanco. Mi sforzo di non guardare Malia, che ancora dorme coperta dal suo magnifico pigiama a forma di drago.

«Buon Natale, signora Anna!» esclamo sbadigliando mentre mi chiudo la porta della mia camera alle spalle.

«Buo-buongiorno caro...» balbetta lei, mentre mia madre le corre incontro abbracciandola, distraendola momentaneamente dalla scena vista.

Alzo gli occhi al cielo e lancio un ultimo sguardo verso la mia camera, ora chiusa, per poi dirigermi in cucina.
Qui la tavola è imbandita di dolci, bevande calde e biscotti. Molly mi sorride e mi dà un dolce bacio sulla guancia augurandomi un buon Natale, per poi riprendere posto davanti alla sua tazzina di caffè. Noto accanto a lei il marito intento a discutere di politica e calcio con mio padre, li saluto velocemente ma sono talmente impegnati che non ci fanno neanche caso. Mi verso del latte caldo per poi prendere posto davanti a Molly.
Mia madre, nel frattempo, versa del tè alla signora Anna, che ha preso posto alla mia sinistra, a capo tavola. Questa ringrazia con vivacità ed inizia a sorseggiare rumorosamente mentre, tra un sorso e l'altro, aggiorna mia madre e Molly dei suoi dolori alle ossa.

«Oh ma non parliamo di me!» esclama addentando un biscotto al cioccolato. «Piuttosto, mio caro Dave, ti sei fidanzato?» 

Faccio una risata e non rispondo. Non so che rispondere. Le devo dire la verità? Ma poi chissà cosa andrà a raccontare in giro!

Così per temporeggiare mi taglio una fetta di ciambellone al cioccolato e arancia, fatto da Molly, e lo mastico molto lentamente.

«Oh questi giovani. Così misteriosi. Sei un bel ragazzo mio caro, lasciatelo dire, se fossi della tua età un pensierino ce lo farei.»

Il ciambellone mi va pericolosamente di traverso ed inizio a tossire.

«Grazie» dico quando mi riprendo. «Scommetto che era una bella ragazza anche lei da giovane» mi sforzo di dire e spero con tutto me stesso che Max non si nascondi dietro la porta. Altrimenti solo Dio sa quante volte mi rinfaccerà questa affermazione.

«Ci puoi scommettere! Un giorno di questi vi porto le mie foto!» esclama piena di entusiasmo.

«Oh sì dovrebbe proprio» mormora mia madre con un filo di sarcasmo davanti al suo caffè.

«Ma forza Dave! Chi era quella ragazza? Non puoi negarlo. L'ho visto con i miei occhi!»

Lancio un'occhiata a Molly per poi tornare ad osservare la signora Anna. Indossa un maglioncino marrone che odora di fumo e di chiuso, i capelli castani sono rinchiusi in una crocchia bassa e disordinata. Indossa un pesante scialle nero a scacchi verdi che non si intona per niente al maglioncino.

«Dave? Sono sporca per caso?» mi chiede iniziando ad osservare il suo maglione.

«Mhm? No, no, scusi.» dico tornando in me «La ragazza che ha visto era solo Malia» confesso e Molly trattiene il respiro.

La signora Anna mi guarda con una faccia delusa e sospira, «Oh beh allora ti credo che non sia successo niente»

Le lancio un'occhiata di fuoco e stringo i denti. Che vorrebbe dire?
Molly fa una risatina acida ed ingoia tutto quello che vorrebbe dire insieme all'amaro caffè. Conosco tutti i litigi che Malia ha passato con Anna e non la biasimo affatto. Questa signora è impossibile!

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