21: In Biancheria.

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«La grande S!» urla Valeria superandoci velocemente. Mi allontano da Dave e mi metto a ridere, questo mi prende il volto tra le mani e mi lascia un bacio a stampo.

Entriamo dentro casa lentamente dove il buio ci avvolge, non vedo nulla e lui mi prende per mano per guidarmi, conosce la sua casa molto meglio di me e sa come schivare i mobili. La sua pelle è screpolata e gelida, per riscaldarla faccio dei piccoli cerchi col pollice su essa.

Arriviamo in salone dove la luce del televisore ancora accesso, ci aiuta a farci strada. Mi affaccio e vedo Max addormentato sul divano con un braccio che pende sul tappeto, Dave si avvicina e lo copre con il pile che si trova alla base di esso, spegne la tv e torna da me.

«Quanta premura» lo prendo in giro, nel buio non vedo la sua espressione ma lo sento soffocare una risata. Torna ad intrecciare la sua mano nella mia e la lascia solo quando ci fermiamo davanti alla camera degli ospiti che condivido con Max.

«Vuoi... stare un po' con me?» gli domando a bassa voce accendendo la luce che illumina la stanza.

Dave mi sorride e mi scosto per farlo entrare, per poi chiudere la porta alle mie spalle.

La camera è piccola, ha un letto matrimoniale al centro, sotto una parete-finestra che ci mostra il giardino innevato, una piccola scrivania si trova a destra della porta, mentre alla sinistra l'armadio di legno bianco e vicino ad esso una porta che fa accedere al bagno.

Dave si siede sul piumone azzurro, mentre io ne approfitto per andare in bagno. Dopo una doccia veloce, mentre mi lavo i denti, noto allo specchio che i miei brufoli sono peggiorati a causa dello stress accumulato in questi giorni, mi sono uscite altre bolle sulle guance e alcune sulla fronte. Faccio un sospiro e impreco mentalmente, proprio in questo periodo doveva venirmi uno sfogo?

Dopo mezz'ora dove ho aspettato che un miracolo rendesse la mia pelle perfetta come quella di una Idol coreana, esco dal bagno rassegnata, con una vestaglia corta a righe bianche e rosa di Victoria Secret e i capelli bagnati.

Trovo Dave sdraiato sul letto, con la testa poggiata sopra il braccio, che guarda il soffitto. Appena chiudo la porta del bagno, gira il volto verso di me e sorride.
Mi avvicino al letto e lui alza sulle ginocchia, allunga una mano verso di me che afferro insicura e mi spinge delicatamente verso di sé facendomi salire sul letto.

Intorno a noi regna il silenzio più assoluto, ma le mie orecchie sono ovattate dal battito del mio cuore. Mi siedo sulle ginocchia, abbasso gli occhi verso le coperte e una ciocca di capelli mi copre il volto, lui prontamente la sposta dietro il mio orecchio.

Alzo lo sguardo verso di lui, mi lascia un bacio sulla guancia, per poi togliersi la felpa rossa e rimanere con il busto scoperto, questo mostra i risultati dei suoi allenamenti e la piccola barchetta sulla costola.

Arrossisco e con coraggio, che non so da dove trovo, faccio scendere la vestaglia dalle mie spalle, rimanendo così solo in intimo, ho movimenti lenti ed impacciati e sento il viso in fiamme.
Lui è tranquillo, si avvicina a me ed inizia a lasciarmi umidi baci sul collo, mi afferra per i fianchi mentre lentamente si sdraia sulla schiena obbligandomi a posizionarmi sopra di lui. Poggio le mani ai lati della sua testa mentre sento il cuore che sta per uscire dal petto.

Mi osserva con il respiro affannato, aspettando forse che io faccia qualcosa, ma tutto ciò che faccio è limitarmi studiare i suoi lineamenti. Gli occhi dolci, le ciglia lunghe, il naso dritto, la barba che sta ricrescendo, le guance arrossate. Osservo ogni suo particolare, mentre i miei capelli ricadono sulle spalle andando a sfiorare il suo volto.

Dave porta una mano sulla spallina del reggiseno di pizzo, ma mi irrigidisco, sento il battito fuori controllo e smetto di respirare. Lui si ferma di colpo.
Con lentezza mi allontano e mi metto seduta sulle sue gambe, sposto lo sguardo fuori dalla finestra per cercare di calmarmi, vedo la neve continuare a cadere lenta e morbida su tutto il paesaggio, la luna piena specchiarsi sul laghetto ai piedi di un salice piangente e il buio intorno a tutto questo. 

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