12: Allenamenti in Piscina.

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«Sei ancora viva, è un buon segno, no?» scherza Maurizio non appena ci vede e gli lancio un'occhiataccia.

«Per poco Maurì, ha preso una nota!» lo informa subito Nicholas.

Spalanco le braccia «il coach in palestra non ti ha sentito, puoi urlarlo più forte?» dico irritata.

Maurizio si mette a ridere «sei proprio una peste, Malia!»

«Non sarebbe successo si mi avessi lasciato qui con te, te l'avevo detto che mi avresti avuto sulla coscienza.» gli dico incrociando le braccia al petto, lui mi fa la linguaccia per poi alzare verso di me la Settimana Enigmistica indicando un punto sul foglio. È riuscito a fare la ventitre verticale.

Ricambio la linguaccia per poi entrare nella mia classe.

Mi siedo al mio posto e tiro fuori il telefono per distrarmi da tutti gli avvenimenti dell'ultima ora.

«Malia ma che hai preso una nota?» mi chiede una mia compagna di classe che ha 10 di media nella materia 'farsi gli affari degli altri'.

La guardo impassibile e allungo il foglietto che domani devo restituire firmato.

«Oddio!! Come mai?» mi domanda con una voce tra stridula.

La guardo aggrottando le sopracciglia «Chiara, c'è scritto.»

Sento che mi sta chiedendo altro ma il mio cervello è scollegato, percepisco solo una voce lontana, sono concentrata su un messaggio che mi è arrivato da Max.

Vieni in piscina. Alle 15:00.

Ma che... Sto per rispondere quando me ne arriva un altro

Sono Dave, non ho il tuo numero. Ci vediamo dopo.
È per gli allenamenti.

Perdo un battito e sorrido involontariamente.

«Uh chi è?» mi domanda Chiara facendomi tornare in me e sopprimere il sorriso.

«Mio fratello,» mento girando lo schermo del telefono verso il banco, facendole in questo modo capire che non ho alcuna voglia di parlare con lei.

Dopo aver mangiato con Nicholas e Valeria, raggiungo gli spogliatoi della piscina. Sono grandi, dalle pareti azzurre con alcune piastrelle bianche, cosparsi di aria fresca e disinfettata.

Fortunatamente negli spogliatoi ognuno ha il suo armadietto che lo condivide con almeno un compagno, io e Vale abbiamo lo stesso ed entrambe teniamo sempre un costume di scorta.

Me lo infilo velocemente, il tessuto che si appiccica subito al corpo mi dà una sensazione piacevole, come se abbracciasse ogni singola parte del mio busto. Ma ora arriva la parte difficile, la cuffia.

Ci litigo per un tempo che mi sembra infinito, alla fine mi guardo allo specchio esausta, la mia testa ha preso la forma di un uovo, alcuni capelli mi escono dalla cuffia, provo ad infilarli dentro, ma una volta esserci riuscita ne escono delle altre.

Ci rinuncio e me la faccio andar bene.

Esco dagli spogliatoi coperta dall'accappatoio e a passo incerto con le infradito che scivolano sulle piastrelle umide, mi affaccio in piscina.
Le corsie sono tutte vuote, alzo lo sguardo e sugli spalti vedo solo Nicholas che ha deciso di prendersi un pomeriggio libero dallo studio ed assistere ai miei allentamenti.

«Ce l'abbiamo fatta» Dave mi viene incontro, il costume che indossa ha sempre i colori della scuola, ma questa volta è rosa con le strisce nere.

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