Capitolo 23: il profilo Instagram

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Non mi sento per niente colpevole di aver sbirciato nel suo telefono, perché se non lo avessi fatto non avrei mai avuto modo di vedere di ciò che sta realmente succedendo alle mie spalle: adesso, infatti, la situazione mi è decisamente più chiara, e lui non avrà bisogno neanche di giustificarsi, perchè sarebbe tutto inutile. Tutte quelle promesse, tutte quelle parole, non sono state altro che una mossa per non farmi scoprire la verità. Adesso lo so. Adesso ci vedo chiaro.

- Quando pensavi di dirmelo? - gli chiedo con ancora il suo telefono in mano. Albero entra in camera con passo quasi felpato, poi chiude la porta dietro di sè. Si avvicina piano piano, ma io mi allontano ad ogni passo che fa verso di me. Adesso, quando lo guardo, vedo accanto a lui quei messaggi oltraggiosi che ho letto.

- Dammi il telefono - mi invita, e cerca di afferrarlo, ma io porto il mio braccio destro più indietro che posso per non farglielo prendere.

- Non credo che a Melissa dispiacerà se non le rispondi per qualche minuto. Già che ci sei, vorresti dirle anche che stai litigando con la tua ragazza al momento e che, quindi, non ti deve disturbare? - le mie parole sono taglienti e dirette, ma dentro di esse vi è racchiuso tutto il dolore e la rabbia che sto provando in questo momento. Esistono davvero persone del genere che tradiscono i propri compagni di vita? Non che Alberto sia mio marito, ovviamente, ma comunque il rispetto deve esserci sempre. 

Se vuoi essere libero, allora non ti fidanzi con nessuno. 

Questa parola, "tradimento" , per me non dovrebbe neanche esistere: amicizia, amore, famiglia, sono tutte cose che dovrebbero essere rispettate, e non che dovrebbero essere messe da parte alla prima occasione utile. Come si starà sentendo Alberto? Sollevato? Preoccupato? No no, io non credo, perchè credo che lui, nel profondo del suo cuore ( se ne ha ancora uno, ovviamente ) sperasse che io lo scoprissi per farsi lasciare e non avere, così, sensi di colpa.

- Perché hai preso il mio telefono? Io non mi sono mai fiondato sul tuo alla prima occasione utile, per curiosare - e invece la sua risposta e così tranquilla e riflessiva, quasi come se la sua intenzione sia quella di spostare l'attenzione su di me, e non più su di lui.

- Io non ti ho dato mai l'occasione di pensare che ci fosse un'altra persona per me. Sono sempre stata fedele, e guarda come sono stata ricompensata - dico con le lacrime agli occhi. Adesso, Alberto può vedere cosa mi ha fatto. Può guardare in faccia la realtà. La realtà di cui Melissa non fa parte.

Mi ha distrutta, praticamente.

Ecco cosa succede quando si è belle persone. Si viene costantemente traditi dalle persone che amiamo di più, e soprattutto perdiamo sempre, in qualsiasi caso. Ma allora, qual è il vero vantaggio di essere brave persone? Non ve ne è uno vero e proprio, visto quello che sto vedendo, per cui è meglio essere persone approfittatrici, calcolatrici, e prive di qualsiasi altro sentimento in modo tale da non essere feriti, mai.

Forse è per questo che, la maggior parte delle persone, sceglie di essere fredda e distaccata. Per non rimanerci male, è ovvio.

Alberto si è seduto sul letto, e non mi guarda in faccia. Non voglio fargli ciò che vuole, ovvero non voglio lasciarlo, perchè così correrebbe subito da Melissa; dall'altra parte, però, non potrei mai nè perdonarlo e nè passarci sopra.

- Senti - mi dice, poi mi prende la mano e mi fa sedere accanto a sè -io non so tu cosa abbia letto, ma so dirti per certo che non è successo niente tra me e Melissa. Siamo solo buoni amici, e ti prometto che ti dirò tutto quello che vuoi sapere - continua, guardandomi finalmente negli occhi. È così convincente, ma del resto quale bugiardo non lo è?

Qualcosa, però, nelle sue parole non mi torna affatto, ed è sempre questo pensiero che mi spingerà ad indagare meglio per conto mio. Nessuna domanda a lui, perché non sarebbe mai sincero, nonostante la sua promessa.

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