Questa è la frase che mi diceva sempre Alberto, e io apposta gliel'avevo fatta scrivere su una maglietta: per ricordare anche a lui si splendere sempre, nonostante i problemi e le situazioni, perché aveva un bellissimo sorriso.
Cosa ci fa qui anche la sua maglietta?
Inizio a tremare. Sento che qualcosa non va. Il mio sesto senso mi dice di andarmene immediatamente da questo ufficio.
Rimetto velocemente la maglietta nella sacca, poi ripongo quest'ultima nel cassetto e vado a sedermi sulla mia solita sedia. Tutto ciò non ha senso. Che siano delle prove, o semplicemente i suoi vestiti che sono stati raccolti sulla scena? Devo parlare immediatamente con Alessia. Devo avvisarla immediatamente.
Messaggio da Melissa
Testo: qui qualcosa non quadra, ti racconto appena esco.
Poche parole veloci fugaci ma significative, per avvisarla che i nostri sospetti non erano del tutto infondati. Forse, infondo, qualcosa non è davvero quello che sembra. Ora devo solo scoprire di che cosa si tratta. Mentre sto rimettendo velocemente il cellulare in tasca, ecco arrivare alle mie spalle Cataldo con una grande pila di fascicoli tra le braccia.
- Scusa se ti ho fatto aspettare tanto, ma ho incontrato un collega e mi ha dato questi - mi spiega con un mezzo sorriso, e poggiando i fascicoli con estrema delicatezza sulla scrivania, poi nota il mio sguardo interrogativo e continua - tranquilla non sono per te, ma per altri tre casi -
conclude, e io sorrido appena. Non riesco a rispondergli perché, ad essere sincera, non riesco neanche a guardarlo negli occhi. Ancora la situazione non è chiara, ma adesso almeno ho qualche frammento a disposizione da mettere in ordine. Credo di dover parlare ancora con Patrizia, oppure mi basta Cataldo?
- Per caso è stata già eseguita l'autopsia? - chiedo ad un tratto, mentre mi continuo a massaggiare la pancia insistentemente.
Cataldo sembra quasi sorpreso della mia domanda, poi alza per un attimo gli occhi al cielo e fa un sospiro.
- Ancora no, ma dalle prime osservazioni abbiamo potuto constatare che si sia trattato di suicidio. Forse aveva bevuto troppo - mi spiega con l'aria più convincente possibile, e io all'inizio sembro annuire quasi. Poi, lentamente, mi ricordo che al telefono, quando mi chiamò quella mattina sfortunata, lui mi disse che dalle prime analisi era stato rilevato che si trattasse di un omicidio, e non di un suicidio, come mi ha appena detto. Cataldo, c'è qualcosa che mi devi dire?
- Ma non aveva detto che si era trattato di un omicidio? - gli chiedo con aria altezzosa, quasi arrogante, e lui subito si accorge del mio sguardo ammaliante. Adesso i ruoli si sono ufficialmente invertiti: signore, tocca a me farle qualche domanda.
Messaggio da Alessia
Testo: vado a prendere il mio cappello da Sherlock Holmes e la mia pipa 🕵🏻♀️
Vorrei tanto abbandonare tutti i miei dubbi qui dentro, metterli in un cassetto della scrivania e andarmene, ma la verità è che, sopra tutte le emozioni, regna la curiosità. Ovviamente dopo la curiosità c'è la rabbia, quel sentimento logorante che una persona si porta dentro.
Cataldo timbra la mia dichiarazione, poi la spilla insieme ad un altro paio di fogli e la mette in un altro dei tanti cassetti. Io continuo ad aspettare una sua risposta che, però, tarda ad arrivare.
- Infatti... ma te lo avevo detto sulla base di prime impressioni - mi spiega non incrociando mai il mio sguardo.
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600 chilometri
Mystery / ThrillerSpesso, la realtà, non è come sembra. Questo lo imparerà a sue spese Melissa, una giovane ragazza romana nel pieno della sua adolescenza che riceve una telefonata inaspettata, in una normale mattinata scolastica : il suo fidanzato è stato ritrovato...