Capitolo 27

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Credo sia una delle giornate più tranquille in questo viaggio a Los Angeles, il clima è un po' freddo ma con un maglioncino caldo si può anche resistere ai brividi che compaiono sulla mia pelle. Si avvicina l'inverno, un momento di alta tensione per me, cominci ad avere lo sguardo appannato dai colori freddi della stagione e quell'amabile voglia di cioccolata calda che invade tutta la casa. Sono molto positiva d'altronde, nonostante l'inverno abbia il suo velo oscuro, si può vivere anche con gli opposti a volte. Siamo a Los Angeles e qui non esiste avere freddo, ma questa volta è diverso.

La finestra dell'appartamento è ancora ricoperta di polvere, perciò è difficile intravedere cosa si trovi oltre il vetro, scruto solo la pioggia che cade lentamente, somiglia quasi ad un perdere coscienza di se stessi, suona bene ma ti distrugge comunque. Riprendo il telo umido e continuo a lucidare quella finestra così lurida. Avani sta recuperando le ultime scatole lasciate in corridoio e sta disponendo i piatti nell'ordine giusto sullo scaffale, sua mamma doveva amare molto l'argenteria e io ne sono estasiata, adoro collezionare qualsiasi cosa sia preziosa e renderla utile per progettare nuovi gioielli.

<Uhm Alli, questa è arrivata a me, ma c'è il tuo nome, l'ho trovata in valigia.>

Mi porge una busta bianca e io la afferro posando il prodotto per pulire le finestre, le sorrido ringraziandola e mi accomodo sull'unica sedia disponibile in quella grande confusione di mobili e soprammobili.

È una lettera dal bar in cui lavoro, Richard potrebbe aver scritto di tutto dopo che Chase ha lasciato il lavoro, prendo un lungo respiro ed estraggo il foglio bianco.

"Cara Allison Hudson,
la informiamo che in seguito alla sua partenza e per non aver trovato un ottimo collaboratore che facesse carico alla sua assenza in negozio, è stata dimessa automaticamente da Alli's Bar."

Quella lettera sta tremando assieme alle mie mani, il cuore sta per uscire dal petto e io ho perso tutto per colpa sua. Non riesco a reggere quel foglio, non ho intenzione di rileggerlo ancora, so solo che adesso sono rimasta io con me stessa e che devo lavorare sodo per ottenere il mio futuro. Chase è sempre stato competitivo, come può un fratello distruggerti in questo modo, distanti poi.

Avani si avvicina raccogliendo il foglio bianco che oramai era appoggiato al pavimento, mi porge la mano e mi abbraccia fino a che sento il mio viso riprendersi dalla forte emozione che fino a qualche secondo fa mi aveva resa indifferente.

<Ti va di prendere una boccata d'aria?>mi domanda quasi timidamente.

<No davvero, sto bene, continuiamo pure.>

Lei annuisce senza insistere ed è questo che mi attrae in un'amicizia, l'essere sempre disposti ad aiutare l'altro, ma non invadere i suoi spazi, altrimenti risulti troppo esagerato.

Prima di riprendere in mano tende e tessuti, asciugo gli occhi umidi e avviso Jackson con un messaggio:<È andata, mi hanno dimessa, ma giuro su me stessa che ce la farò Jack.>

Non so come io stia facendo a superare tutto questo, sto davvero bene nonostante io non abbia accettato la notizia, sto bene davvero. È come se avessi un peso in meno, un problema a cui non dover pensare e ora posso dedicarmi totalmente al lavoro che mi piace di più, alla mia vita.

Passano alcune ore e la casa sembra avere un aspetto più ordinato e celebre, c'è un magnifico profumo di pulito, quello che si riesce ad odorare ogni volta nelle scalinate dei palazzi, il limone più chimico che ci possa essere.

<Bellissima Allison, sei troppo stanca o vuoi raggiungere il resto del cast?>propone Avani mantenendosi sullo stipite della porta.

Ci penso qualche secondo e mi pongo davanti due opzioni: restare a casa ripensando al mio licenziamento oppure divertirmi con le persone che possono aiutarmi a stare bene. Decisamente la seconda.

Amore sul set🎬🌷||Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora