Capitolo 31

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<Mmh...meglio la camicia bianca.> mormoro sistemando il cuscino dietro la mia schiena. Sono circa da trenta minuti in videochiamata con Jackson, mi mancava troppo e non riuscivo a custodire l'euforia per l'intervista.

Sta per uscire con una presunta ragazza, così non potevo non aiutarlo. Lui c'è sempre stato per me, perciò perché non dovrei esserci anche io. Passo una mano tra i capelli e inclino leggermente lo schermo del mio computer per non avere la solita visuale scura, la prospettiva è alquanto importante.

<Dovrei portarle qualcosa?> mi chiede con l'ansia fino alle stelle, mentre sistema le maniche della camicia.

<Ovviamente, Jack. Che tipo è?> cerco di conoscere la ragazza di cui mi parla, mentre affondo la testa sul mio cuscino fino a sentirne la superficie del muro.

<Adora il mare, è una persona angelica e ha un sorriso stupendo. Ama particolarmente la natura e le piccole sorprese.> la descrive con un sorriso ampio sul volto e due fossette sulle guance.

<Piccole sorprese eh?> rido guardando il soffitto e notando la sua espressione nervosa.

<Allison, potresti non commentare ciò che dico, grazie.> si volta per specchiarsi e spruzzare del profumo sul collo.

<Scusa Jack.> sorrido, posizionandomi in un modo più consono.

Mi volto verso la finestra e ancora una volta è senza tende che possano coprirla, quindi le domande sono due, o Allison vuole che qualcuno la veda oppure è troppo pigra per alzarsi.

Sembra un'ottima giornata, il sole è alto e dalla fermezza delle foglie degli alberi, probabilmente non tira neanche un soffio di vento. Tutto resta fermo ancorato ai rami, quasi sovrastando la voglia di voler fuggire dalla realtà.

Un giorno avrei visto tutto questo con una tale allegria che nessuno avrebbe potuto spegnere, ma forse oggi sembra diminuita o del tutto sparita. Passiamo intere giornate a pensare al nostro futuro, a come dovrà essere e con chi soprattutto, dimenticando di vivere il presente con le persone che più amiamo. Se solo lo avessi capito prima, già, sarebbe andata diversamente.

Giro nuovamente la testa verso lo schermo e Jackson si è finalmente accomodato sulla sua solita sedia da gamer accanto al computer. Preme sul ciuffo biondo e sbuffa colpendo le cosce con delicatezza.

<È un appuntamento, Allison, cosa dovrei regalare ad una ragazza?> richiede con più agitazione di prima.

Quella domanda mi riporta ad un ricordo di tempo fa, sulla spiaggia di Los Angeles, nel momento in cui consigliai a Payton di regalare alla ragazza che gli piaceva un mazzo di fiori e in fin dei conti, ero proprio io quella ragazza.

La sua dichiarazione e qualsiasi sia stata la sua proposta, era come se stessi volando in alto in cerca di pace. Sono per caso questi gli effetti dell'amore? Sono inspiegabili e talmente perfetti?

<Fiori, Jackson. Le basi su.> protesto scoppiando in una grande risata, seguita dal mio migliore amico oltre lo schermo.

Mi piace stare con lui, è davvero una persona bellissima. Quando ci si sente soli, le uniche persone che possano davvero aiutarti, sono gli amici, quelli veri ed inconfondibili, che non hanno intenzione di lasciarti mai e poi mai.

Gli amici, non sono semplici amici, ma sono le persone migliori che ci siano. L'amicizia è un bene importante, più dell'amore, vivresti sempre con lo splendore di averli conosciuti, di averli capiti e sicuramente di aver trascorso esperienze piacevoli e divertenti con loro.

<Hai ragione Alli.> approva scomparendo dalla ripresa della videocamera.

Controllo il mio telefono e leggo le innumerevoli notifiche sul mio Instagram, fin quando Payton mi invia un messaggio alquanto buffo. È una foto inoltrata su Snapchat, ha uno spazzolino tra i denti e mi chiede cosa io stia facendo.

Amore sul set🎬🌷||Payton MoormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora