È così che funziona allora. Ci catapultiamo in uno spazio indefinito non sapendo a cosa stiamo andando incontro, pensiamo di potercela fare, sappiamo di poter contare su qualcuno che attraverserebbe mari per arrivare da noi. Penso a quanto io sia fortunata, a quanto io sia dovuta andare avanti senza voltare le spalle, penso alla mia capacità di riprovarci giorno dopo giorno perché lo amo. Mamma mia, si che lo amo.
Mi ha tirata fuori dal buio assoluto, mi ha presa per mano e mi ha soccorsa intersecando i nostri corpi e seguendo la melodia della nostra vita. Mi ha stretta affinché mi potesse proteggere. Mi ha messa sempre al primo posto perché sapeva che in una classifica io e lui siamo insieme. Ma qui non si tratta di competizione, si parla di qualcosa che nel mondo esiste solo ai suoi confini, pochi ci arrivano, chi lo scopre con il tempo e chi lo esplora con qualcuno di importante. Lui è quel qualcuno, assieme abbiamo percorso quella strada per arrivare ai confini, ritrovando il nostro destino e tutto ciò che accade tra noi.
La sua presenza è fondamentale, mi aiuta a vivere, è una cura che cercavo da tempo. Ho passato tanti anni per cercare di trovare quell'amore che i miei nascondevano in sere estive, poiché non erano soliti mostrarci quanto si amavano, erano riservati, ma tanto innamorati. Ricordo con tanta spensieratezza quel fatidico giorno del loro anniversario, mia madre era vestita di bianco ed era bellissima.
<Allison, aiutami a prepararmi.> mi disse porgendomi una collana d'argento. Si chinò affinché le mie braccia corte arrivassero al suo collo, mi porsi avanti e gliela misi.
Era meravigliosa, aveva uno smagliante sorriso, fiera di lei e di quel giorno. Ero solo una bambina, il suo abito mi ispirava e pensavo di star vivendo una fiaba. I suoi capelli libravano nell'aria ma il suo ciuffo era fermato da una corona di fiori bianchi. Mia madre. Lei sì che sapeva amare. Mi ripeteva quanto fosse felice quel giorno, quanto la vita fosse benevola con ogni essere umano e mi raccomandava di non sposarmi mai per convenienza ma solo per amore.
"L'amore va vissuto, Alli, va coltivato e poi va condiviso. È questo l'amore."
Me lo presentava in questo modo, prima di andare a dormire, spazzolando i miei lunghi capelli scuri. Non pensavo potesse avere così tanta importanza per lei, ma era solo ciò che avrebbe voluto per me. Se solo fosse rimasta, se avesse aspettato ancora un po' prima di volare in cielo, le avrei spiegato quanto io sia felice adesso.
***
Payton solleva la valigia di Jackson dal bagagliaio del taxi e lui lo ringrazia con un forte abbraccio.
<Ciao, Payton.>
<Come va, Jackson?> gli tira una pacca sulla spalla e gli sorride.
<Benissimo. Ma dov'è Alli?> rigira su se stesso per cercarmi, ma torna di nuovo a guardare Payton non concludendo nulla.
Non appena varco la porta, scruto il mio migliore amico che continua a cercare qualcuno nei dintorni, ha una t-shirt azzurra a maniche lunghe, il che vuol dire che non è ancora abituato al meteo di Los Angeles. Payton mi rivolge un sorriso e io chiamo Jackson gridando il suo nome.
<Alli!>
Procedo velocemente verso di lui e quando siamo vicini, lo abbraccio, avvertendone la sua muscolatura sulle braccia sotto la sua maglia. Jackson mi accarezza i capelli e posiziona la mano sul retro della mia testa così che io possa essere ferma sul suo petto che si muove a ritmo del battito cardiaco. Dopo qualche secondo, si allontana continuando a reggere le mie braccia.
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Amore sul set🎬🌷||Payton Moormeier
Fanfic•𝑷𝒂𝒚𝒕𝒐𝒏 𝑴𝒐𝒐𝒓𝒎𝒆𝒊𝒆𝒓 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏• Allison Hudson ha 17 anni e vive a Charlotte con suo fratello maggiore, lo scontroso Chase dagli occhi di ghiaccio, da quando i suoi sono morti. Allison è una ragazza molto riservata, attenta e...