Amore sul set🎬🌷||Payton Moormeier

Capitolo 33

Sdraiata sul mio letto, fissando un punto sul soffitto interamente bianco, rilascio sospiri ogni minuto, battendo le dita sui dorsi delle mani. Sistemo il cuscino dietro la nuca e rivolgo ancora una volta lo sguardo verso l'alto. Solo uno sfondo bianco, un lampadario del medesimo colore e i miei sospiri stanchi dopo una lunga giornata di riprese.

Riprendo forza e mi sollevo di colpo, ora intravedo più di un semplice colore. Sono trascorsi all'incirca due mesi dall'arrivo di Jackson, abbiamo lavorato duramente per questa prima stagione di The Gun of Love e spero che si possa notare.

Per quanto riguarda Chase, non ho ricevuto altro che la solita e noiosa voce della sua segreteria telefonica, nè una lettera nè un posto in cui cercare. Ho esteso una cartina geografica sul muro, in modo da poter constatare quali zone non avessi setacciato; ho tentato con New York, anni fa venivamo sempre ospitati da amici di famiglia, quindi Chase avrebbe potuto chiedere accoglienza lì, ma neanche loro sapevano dove fosse.

Mi alzo in piedi e procedo fino a sentire di nuovo l'odore della carta incollata al muro, guardo i tanti colori usati e poi mi concentro sul resto del mondo, mi restano quattro continenti da perquisire, il che non è affatto semplice.

Riflettendoci, a cosa serve tutto questo? Ho trascorso gli ultimi due mesi a cercare qualcuno che non vuole essere trovato, mi sembra più giusto lasciarlo libero di vivere la sua vita, ma poi cambio idea, non appena ricordo Charli e la sua solitudine che affronta da troppo tempo. Chase non ha solo abbandonato me, ma anche lei, sapeva quanto a Charli importasse di lui, ma ha preferito scegliere una via diversa.

Ogni giorno penso a quanto io e lui possiamo essere diversi, lui vive arrecando dolore e agonia nelle vite altrui, io cerco di eliminarli del tutto.

Stringo i capelli tra le mani e indietreggio per accomodarmi ai piedi del letto. Ascolto il tonfo non appena mi siedo e riposo la mente per qualche minuto. Poi mi volto verso destra e soffermo lo sguardo sulla polaroid che ritrae me e Payton sul comodino, mi avvicino per prendere il quadretto tra le mani e ne delineo il contorno dorato della cornice.

Avani spinge la maniglia della mia porta e mi sorride indicandomi il suo abbigliamento con un gesto della mano. Ha un set coordinato di jeans blu aderente, le sta a pennello. I capelli sono lisci e raccolti in una coda alta, riesco a scorgere anche le ciocche viola allineate.

<Cosa ne pensi?> mi domanda sbattendo gli occhi e roteando su se stessa.

<Ti sta benissimo! Lo hai da tanto questo completo?> chiedo incuriosita dal suo nuovo capo mai visto prima. Posiziono il quadretto al suo posto e incrocio le braccia per prestare attenzione.

<È appena arrivato, lo avevo acquistato su Internet.> si avvicina porgendomi una collana in oro e si gira per guardare il suo riflesso allo specchio<Ne ho uno anche per te, dato che non sei ancora pronta.>

Le metto la collana al collo e lei tocca il ciondolo con il suo nome con la punta delle dita. Si china in avanti per specchiarsi accuratamente, mentre io gesticolo con i vestiti da inserire in valigia.

<Non penso di voler venire stasera.> la informo con un filo di voce. So quanto sia importante questa serata per il cast, ma non ho voglia di raggiungerli e far finta che stia andando tutto bene.

Avani si gira di colpo e mi afferra per le spalle così che possa voltarmi verso di lei, la sua espressione è molto seria e proietta lo sguardo dritto nel mio.

<Allison, scordati di mancare. È l'ultima sera con il cast prima di tornare a casa, non puoi non esserci.> prova a convincermi, ma mi rivolto verso il letto per sistemare i vestiti in valigia.

<Davvero, non voglio. Preferisco rimanere qui, salutali da parte mia.> mi limito a risponderle.

<Non puoi dirmi di salutarli se tu non ci sarai, Allison. Questa è la nostra serata.> punta il dito verso il pavimento per enfatizzare quell'ultima frase<Hai idea di quanti sforzi abbiamo dovuto sopportare per arrivare fin qui? Non puoi non venire.>