Chapter 45: Be Careful

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Mi ritiro in camera, dopo aver chiarito gli ultimi dettagli del piano a lungo termine che sta per cominciare e dopo aver organizzato in modo più sbrigativo possibile una corsa clandestina tramite Louis per stasera, per farmi una rilassante doccia rigenerativa che mi prepari mentalmente per quello che quella stessa sera avrebbe rivoluzionato.

Ero così emozionata di ritornare a far parte di quel mondo. Le macchine, l'adrenalina, l'emozione. Erano tutte cose che mi rimettevano al mondo, mi facevano respirare aria di pura.. me stessa. E, quella corsa, sarebbe stata come quella sensazione di risalire da un'abisso profondo e riemergere dal buio.

Dopo essermi denudata completamente, entro in doccia, giro la manovella verso l'icona rossa e la tiro verso di me, così che dell'acqua bollente scivoli sul mio corpo, rilassandomi all'istante.
Dopo poco tempo, come mi aspettavo, sento la presenza di qualcuno, che conosco molto bene, dietro alle mie spalle.

Le sue mani si posano dolcemente sui miei fianchi nudi e, nonostante il caldo soffocante provocato dal vapore dell'acqua, dei brividi percorrono il mio intero corpo. Sorrido, quando la sua testa si accuccia sulla mia spalla, mentre mi abbraccia da dietro.

«Sei sicura di volerlo fare?» chiede, dopo qualche minuto di silenzio.
«Mai stata più sicura» ed era vero. Quella sera, sarebbe stata la miccia della bomba che avrebbe messo fine all'impero e alla vita di Kris.
Con lentezza, mi gira verso di lui. I suoi capelli bagnati dall'acqua, le sue spalle possenti, i suoi occhi nocciola. Dio, questo ragazzo è così.. così.. magnifico.

«Mi piaci quando fai la dura» io ridacchio, poggiando i miei avambracci sulle sue spalle.
«Ma mi piaci di più quando fai la porca» gli tiro uno scappellotto indignata, anche se sotto sotto il mio corpo ha reagito in modo diverso alla sua affermazione.
«Va bene, va bene, la smetto» ridacchia anche lui, divertito.
«Iris, sono preoccupato per te» dice, tutto ad un tratto serio, cosa che fa togliere il sorriso anche a me. «Non devi esserlo» ribatto.

«Si lo so, ma lo sono, tanto» sembra quasi sofferente il suo tono, cosa che mi fa aggrottare le sopracciglia.
«Perché mai? Hai visto anche tu quanto son..» non faccio in tempo a finire la frase che le sue labbra si posano sulle mie, zittendomi in un dolce bacio.
«Per questo» io, non riuscendo a parlare, sto ferma a guardarlo, ammaliata e confusa dai suoi gesti.
«Promettimi che non farai stronzate Iris, per favore, promettimelo, ne ho bisogno» mi prega.

Perché ha avuto questo cambio così improvviso di atteggiamento?
«Va.. Va bene, te lo prometto» annuisco, ancora più confusa e stordita dal suo comportamento.
«È vero quello che hai detto prima?» so a cosa si riferisce, so perfettamente a cosa si riferisce, ma non sono ancora pronta ad affrontare quell'argomento, pur sapendo la verità.

Si, io provo qualcosa di veramente potente per Dylan, ma non sono pronta a dirglielo direttamente.
Quindi, l'unica cosa che io faccio quando mi sento insicura, è.. mentire.
«Io..Io non lo so» l'ho detto veramente.
Cazzo, che schifo di situazione. Lo vedo annuire semplicemente, senza nessuna emozione che trapeli dal suo volto, e penso che forse a lui non importasse veramente quella domanda.

«Allora, un po' di stretching prima della grande corsa?» alzo gli occhi al cielo per la sua incredibile bipolarità, ma annuisco capendo cosa ha in mente sorridendo perversamente.
Mi afferra dalle cosce e in un secondo mi ritrovo con la schiena a contatto con il muro freddo e la sua bocca sulla mia.

✨✨✨

«Allora, siete tutti pronti?» chiedo quando, dopo aver sceso le scale legandomi i capelli in una coda alta, raggiungo tutti gli altri. Loro annuiscono simultaneamente, dandomi la conferma.
«E ricordate, qualsiasi cosa accada, non intervenite assolutamente, dovrò cavarmela da sola, intesi?» un po' più titubanti e preoccupati, mi danno la seconda conferma.

||There is a caos inside me|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora