Muovo i fianchi, credo, sensualmente in questa pista gremita di gente scatenata, quasi completamente ubriaca, ma credo di essere quella in consunzioni migliori.
I miei fratelli sono scomparsi circa mezz'ora fa con alcune ragazze nel piano di sopra. Harry, è collassato nel divanetto insieme a Shawn. Hero e Josephine stanno praticamente per filmare un video porno amatoriale sopra al tavolo e invece, Bella sta limonando con 5 tipi diversi ogni 10 minuti. Poi ci sono Loren, Taylor e Angelica che ballano insieme a me, ubriache marce.
L'unico che è sparito dalla circolazione è Dylan, che se l'è filata appena arrivati in questo locale.
«Io vado a prendere un'altro po' da bere!» urlo cercando di farmi sentire dalle altre e anche se sono sicura che non lo hanno fatto, mi immischio tra la gente cercando di arrivare al balcone.Dopo qualche spintone o gomitata e insulti qua e là arrivo a destinazione.
«Ehi bellimbusto! Una vodka liscia» mi appoggio al balcone cominciando a ridere come un tricheco in calore.Ma i trichechi ridono? E grazie all'immagine di un tricheco con dei tenti che ride scoppio in un'altra risata più forte.
«Ehi piccola, sicura di voler bere ancora? Non sembri in grado di reggerne ancora» scherza il barista.«Infatti non beve più» una voce cupa e profonda fa sparire il mio sorriso. Il suo piercing riflette le luci della discoteca, e i suoi muscoli si tendono facendo risaltare i tatuaggi quando si passa una mano nei capelli. E cosa vuole questo cretino ambulante ora?
«Non starlo a sentire, non lo conosco nemmeno! Dammi qua» allungo le mani per prendere il bicchierino ma una forza che mi spinge all'indietro dai fianchi me lo impedisce.«Okay, grazie Collin ora ci penso io»
Mi prende in braccio, e per quanto potessi ribellarmi non avevo abbastanza forza per oppormi. È troppo forte, e i miei "e lasciami" "sciommioneee! Sto parlando con te" "ma ti cavi?!" "Ehi tu lassù in vetta? Nevica? Il ghiaccio ti ha tappato le orecchie? Eppure io sento così tanto caldo! Mi posso spogliare?" non hanno funzionato.Anche se l'ultima frase gli ha fatto spuntare un ghigno un po' troppo malizioso per i miei gusti, ma non ci ho fatto molto caso. Così, poco a poco, mi calmo.
«Ti è piaciuto lo spettacolino di stamattina?»
«Si, è stato divertente» alza un angolo della bocca, sghignazzando.«E pensa che stavo per dire qualcosa di ancora più stronzo ma mi sono trattenuta. Fiù, Bella ha sudato freddo per alcuni secondi, ci scommetto. Sai era un segreto segretissimo, ma io l'avevo capito appena ha fatto una cosa. Ho un buon occhio» comincio a parlare a macchinetta gesticolando, ma lui prova lo stesso a assimilare tutte le parole.
Mi guarda confuso, e sinceramente credo che sia anche un po' curioso ma mi zittisco.
Arriviamo al tavolo e lui mi appoggia ai divanetti, dove ci sono ancora Shawn e Harry stravaccati e collassati. Sono così buffi che mi fanno scoppiare in un'altra risata.Il moro, distraendomi dai due bradipi addormentati che ho accanto, si siede vicino a me, per poi prendere il telefono. Colgo quest'occasione per osservare i suoi tatuaggi: partendo dalla mano destra ha un tatuaggio di un cuore nero spezzato, da cui esce una piccola rosa che lo circonda con le sue spine, invece nelle altre non ha niente dato che sono fornite di anelli. Nel dorso, ci sono disegni incomprensibili, anche perché li vedo un po' sfocatelli, ma al loro centro si trova la scritta "freedom" scritta in corsivo, e ai lati di essa ci sono rappresentate delle ali. L'avambraccio è vuoto, a parte per una scritta che non riesco a leggere al suo interno. Invece la parte superiore del braccio viene circondata a metà da uno di quei tatuaggi maori che risale fino a sotto la manica, molto probabilmente proseguendo sul pettorale. Nel lato del collo c'è il tatuaggio che probabilmente mi aveva incuriosita di più: era la scritta "caos" in verticale.
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||There is a caos inside me||
RomanceQuesta è la storia di una ragazza nascosta dietro a un velo impenetrabile di dolore, tormento e violenza. La luce non illumina più la sua via da molto tempo, e proprio per questo si è abituata a camminare in mezzo al buio pesto della sua esistenza...