Chapter 7: Nightmare

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«Ehi ridammelo!» urlo a Wolf che ha rubato lo shampoo per il suo pelo. Questo cucciolo sta correndo per tutta la camera con quella bocchetta di sapone in bocca sperando che io non riesca più a fargli il bagno.

Tra l'altro è saltato tutto bagnato sopra il mio letto e ovviamente quando avrò finito questa scenata dovrò anche cambiarle e pulirle. Bastardo! Vieni qua!

Dopo circa mezz'ora di corsa circolare riesco a rubargliela e lo riporto in bagno, dove il pavimento è praticamente l'oceano Atlantico. Sbuffo e riconduco Wolf alla vasca per poi finire di lavarlo. Lo asciugo con il phone e, dopo aver finito con lui, mi dedico a ripulire il casino che ha combinato. Povera me.

«Iris? La cena, non hai ancora mangiato» urla Jacob, dal piano di sotto. Non ci posso credere, ho avuto così tanto da fare che mi sono dimenticata della mia parte preferita della giornata: mangiare. Anche se oggi ho fatto una bella scorpacciata di schifezze, c'è sempre un po' di posto per altro cibo.

Finisco di sistemare tutte le altre cose e mi cambio, dato che ero tutta bagnata, con delle coulotte e una maglietta rubata dai miei fratelli un po' di tempo fa che mi arriva a mezza coscia.

Ne approfitto per farmi uno chignon un po' disordinato e poi scendo di sotto.
Noto che ci sono tutti, però alcuni sono nel divano e altri nelle poltrone, tra cui Dylan. Ho ripensato molto a quel momento tra noi due, quando ci siamo guardati così intensamente negli occhi. Si era creata un'atmosfera strana, come se fossimo solo noi due da soli. Non so come spiegarlo, ma sono arrivata alla conclusione che sia meglio non pensarci più. Ma appena mi ricordo delle parole della sorella, sposto lo sguardo.

Mentre scendo le scale, gli sguardi di tutti i ragazzi si posano su di me, o per lo meno sulle mie gambe nude. Forse non è stata una buona idea cambiarsi così.

Noto che Josephine comincia a prendere a schiaffi Hero, che però si riconcentra subito su di lei. Invece Bella, che era seduta sul divano, si va a posizionare frettolosamente sulle gambe di Dylan, come a richiamare la sua attenzione su di lei, ma niente da fare. Lui ha lo sguardo fisso su di me, che poi si sposta nei miei occhi. E i miei automaticamente, come richiamati, si riposano su di lui. No basta, non devo.

In tutto questo, io ero rimasta come una cretina ferma sulle scale, e visto che ero distratta non mi ero accorta di Thomas che si era piazzato davanti a me.
«Ora te torni su, e ti cambi. Intesi?» ordina severo. "Gelosone" penso sorridendo leggermente, alzando gli occhi al cielo.

«Eddai Thomas lasciala stare! È libera di vestirsi come le pare, no?» dice Harry, facendomi l'occhiolino e squadrandomi per la ottocentesima volta. Il che infastidisce entrambi i miei fretelle che sputano acidi un "zitto un po' Harry!" guardandolo malissimo.

«Dai Thomas, tanto mangio e poi ritorno subito su! Ho sonno e devo sistemare... alcune cose» dico io, girandomi poi verso le mie nuove amiche, che capiscono subito di cosa si tratta.

«Va bene. Ma voglio sapere una cosa: almeno hai qualcosa sotto la maglia, che tra le altre cose, è mia?!» chiede. Io in risposta alzo la maglia rivelandogli le culotte nere. Un fischio d'approvazione parte dal gruppo, il che fa ringhiare entrambi i miei fratelli e, sorprendentemente, anche Cameron.

Quest'ultimo mi raggiunge alzandosi di fretta dal divano accompagnato dalle risarelle delle ragazze, e mi monta in spalla a sacco di patate, scatenando la risata di tutti gli altri, meno che di tre persone.
«Hai già dato abbastanza spettacolo scimmietta, ora ci penso io Thomas a lei, tranquillo» dice il signorino, prima di partire verso la cucina.

Io comincio a martellargli la schiena di pugni gridando in continuazione "lasciamiii" oppure "Cameron Dallas esigo di essere messa giù!" Ma niente, così decido di mordergli la chiappa destra.

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