Dylan
Estraggo nervosamente una sigaretta dal pacchetto, e da quanto mi tremano le mani ho rischiato di spezzare delle sigarette per richiuderlo.
È stata una nottata infernale. Iris ha urlato per ore frasi disperate, laceranti, che mi hanno davvero squarciato il cuore a metà. Era insopportabile vederla contorcersi e gridare in quel modo.
Il fatto che io fossi impotente e inutile di fronte a quello scenario orribile, non faceva altro che peggiorare la situazione.Sento dei passi dietro di me, ma sono così assorto nei miei pensieri che non mi preoccupo nemmeno di girarmi, e continuo a fumare.
«Come sta?» mi chiede Cam, affiancandomi e copiando la mia posizione: a gambe incrociate e avambracci appoggiati alla ringhiera.
Lui sa benissimo come sta, eppure me lo chiede lo stesso. Sono andato via da quella stanza, dopo essermi accertato che si fosse addormentata di nuovo, dato che si stava facendo troppo piccola e soffocante per i miei gusti.«L'hai sentita, no? Certo che l'hai sentita, ha urlato così forte da poter tenere svegli tutti quelli presenti nel raggio di cinquanta chilometri» prendo un grosso tiro dalla sigaretta, come se riuscisse veramente a tirarmi su. Stiamo in silenzio, sicuramente entrambi ripensando a quelle urla strazianti che rimbombavano tra le mura dello chalet.
«Voglio ucciderlo» ringhia, serrando la mascella e tenendo la testa bassa.
«Non sai quanto lo voglia fare anche io, ma Iris è stata cristallina su questo argomento: lo deve fare lei» stringo i pugni, dopo aver lanciato la sigaretta da qualche parte, cercando di contenermi dal correre fino al seminterrato per uccidere con le mie mani quel bastardo.
«Non so se ce la farà sta volta» scrolla la testa, abbassando il tono. Si stringe i capelli tra le dita.
«Lei ce la fa sempre, deve farlo anche sta volta» dico, anche se ho la stessa paura di Cam.«Dylan, ne ha passate troppe. Tutte queste emozioni messe insieme, la distruggeranno» serro la mascella frustrato, guardando un punto indefinito nel paesaggio, sapendo perfettamente che le parole di Cam sono vere. Lei non è mai riuscita a gestire le proprie emozioni, proprio per questo le spegneva completamente, abbandonandosi all'apatia.
«Lo so perf-»
«No! Lasciami andare! Per favore!» delle urla che ormai sono familiari, ci fanno scattare subito la testa verso la casa.
«Iris» io non ci metto più di un secondo per cominciare a correre il più veloce possibile, divoro quei metri che mi separano dalla sua stanza, con le lacrime agli occhi.
Appena entro, ho davvero la tentazione di mettermi a piangere in ginocchio davanti a lei.
Si è rannicchiata in un angolo della stanza, sudata fradicia, pallida, con la pelle bagnata dalle lacrime, mentre si dondola abbracciata alle sue gambe, continuando a ripetere frasi senza senso.Come ti ha ridotto, bimba?
Con cautela, mi avvicino a lei, con il fiato mozzato da un groppo che mi si è creato nella gola, che quasi mi impedisce di respirare.
Mi fermo paralizzato quando improvvisamente punta i suoi occhi terrorizzati nei miei.
Terrore, paura. È questa l'unica cosa che riesco a scorgere attraverso quelle iridi spente.Stiamo lì, a guardarci per quelle che sembrano le ore più strazianti e sopprimenti della mia vita. Il mio cuore ha un battito troppo veloce, le mani mi tremano, ma sicuramente non più del suo gracile corpo rannicchiato.
Piano piano, mi avvicino a lei con piccoli passi, mentre continua a fissarmi con quegli enormi occhi che ormai mi hanno rapito completamente, che sembrano così diversi adesso, colorati di quel terrore puro che prima era rimpiazzato dalla sua solita spavalderia e sicurezza, e quando arrivo a poche spanne da lei mi inginocchio.«Fallo smettere, Dyl» non riconosco nemmeno la sua voce da quanto è spezzata e piena di tristezza. Mi distrugge vederla così debole, fragile. Sono in parte abituato alla certezza che lei è forte, e vederla in questo stato, mi destabilizza.
«Non ce la faccio più, fallo smettere, per favore» alcune lacrime ricominciano a rigarle le guance, e io mi trattengo da non far cadere le mie.
Devo essere forte, devo trattenermi. Per lei.
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||There is a caos inside me||
RomanceQuesta è la storia di una ragazza nascosta dietro a un velo impenetrabile di dolore, tormento e violenza. La luce non illumina più la sua via da molto tempo, e proprio per questo si è abituata a camminare in mezzo al buio pesto della sua esistenza...