Capitolo 29.

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La scena si ribaltata.
Cameron si trova sopra di me e mi bacia il collo. Sento la sua saliva.. bacia davvero bene.
Le sue labbra sono belle carnose.

Mette la mano sotto la mia maglia e mi tocca la schiena. Io prendo la sua maglia e la strizzo fra le mie mani.
Senza pensarci la tolgo e Cameron fa lo stesso con la mia.
Mi prende in braccio e mi porta su. A metà scala mi fa scendere e mi sbatte al muro e continua a baciarmi, si abbassa e mi bacia il collo.
Quanto amo tutto ciò. Lui, i baci..
Mi riprende in braccio e mi porta in camera sua.
Mi butta sul letto e si fionda su di me e inizia a baciarmi. Mi morde il labbro e gemo.
Mi tocca dappertutto con le sue mani calde.
È così bello.
Gli mordo anch'io il labbro e lui geme un po'.
"biondina cosa mi fai fare?" disse Cameron.
Non dico nulla e torniamo a baciarci.
Cameron era fra le mie gambe.

Mi lascia baci umidi per tutto il corpo.
"è la tua prima volta?" mi domanda Cameron.
"si.." rispondo.
Cameron si sposta da me e mi siede a bordo letto.
Ero confusa. Cosa gli prende?
"Che succede?" chiesi avvicinandomi a lui.
"Non voglio che la tua prima volta sia cosi." disse alzandosi.

"E poi come hai detto tu fra me e te non ci sarà nulla e mai ci sarà. Ora esci da questa stanza" disse urlando.
"Cam che ti prende? Cos'è? Ti da fastidio che sono la sorella del tuo migliore amico e non una delle tue tante troie?!" dissi urlando.
"Smettila Elle." disse toccandomi la testa.
" Non puoi scoparmi come fai con le tue troia?" dissi urlando. Cameron non dice nulla.
"Ma ricordati che sei stato tu a baciarmi e stavi quasi per scoparmi la notte scorsa" dissi uscendo dalla camera e sbattendo la porta.

Torno in camera e mi butto sul letto a inizio a piangere piangere.

Dopo circa mezz'ora decido di scendere giù a prendere una boccata d'aria.
Metto il giubbotto, pantofole e scendo giù.
Stavolta prendo le chiavi ed esco di casa sbattendo la porta.

Avevo voglia di un gelato alla vaniglia quindi mi dirigo verso la gelateria.
Prendo il mio gelato e mi siedo sulla panchina.
Inizio a pensare a me e a Cameron.

"Elle" disse una voce famigliare che disturba i miei problemi pensieri.
Mi volto ed è Danny.
"Danny" dissi sorridendo.
"cosa ci fai qua?" mi domanda.
"ho deciso venire a mangiare un gelato e fare due passi." rispondo.
Annuisce senza dire nulla e si siede.
Iniziamo a parlare del più e del mano.

Ormai si era fatto tardi e io dovevo tornare a casa.
"Danny è stato un piacere parlare con te ma ora devo proprio andare" dissi alzandomi.
"o si certo. Vuoi un passaggio?" mi propone.
"no tranquilla faccio altri due passi" dissi
" va bene allora" disse lasciandomi un bacio sulla guancia,

Mi dirigo verso casa e sento il telefono vibrare.
Cam; 3 chiamate perse
Cam: Elle dove cazzo sei andata quest"ora?
Cam: 2 chiamate perse.
Ignoro Cameron e continuo a camminare.

Cammino fino a una macchina si ferma.
Dall'auto scendono 2 uomini.
"cosa volete?" dissi preoccupata.
"vogliamo solo divertirci un po'. Sai una ragazza così bella come te non si trova da nessuna parte." disse uno.
"andare a fanculo e lasciatemi in pace" disse continuando a camminare.
Mi bloccano e iniziamo a toccare ogni parte del mio corpo.
"Aiuto. Lasciatemi" urlo. Chiudo gli occhi dalla paura e non sento più nulla.
Apro gli occhi e vedo Cameron prendere a pugni quei tizi.
"Cam, Cam" dissi piangendo.
"Non provate a toccarla mai più" disse prendo a calci quei due. I tizi salgono in macchina e vanno via.
Io e Cameron ci guardiamo in faccia. Lui aveva le
mani di sangue e le un po' di sangue che gli usciva dal naso.
"Cam" dissi distrutta con il volto pieno di lacrime.
"Sta zitta e torna a casa" disse urlando Cameron con gli occhi pieni di lacrime.
Lo abbraccio.
Lui inizialmente non ricambia l'abbraccio ma poi si.
"Non uscire mai più sola" disse toccandomi i capelli.
" Se non saresti venuto chissà cosa mi avrebbero fatto" dico piangendo.
"shhh, non piangere è tutto finito" disse accarezzandomi i capelli "se ti succedeva qualcosa non so che fine mi avrebbe fatto fare tuo fratello" disse.
Sciolgo l'abbraccio e mi asciugo le lacrime.

"Ora torna a casa e vai a dormire" disse Cameron quando arrabbiata.
Ci dirigiamo verso casa insieme senza dire una parola.

Entriamo in casa e Cameron inizia a fare domande
"Perché sei uscita? Perché non rispondevi a telefono? a te ti sembra normale che esci da casa alle 11 di notte?" urla
" volevo prendere una boccata d'aria e anche un gelato" dissi alzando la voce anch'io.
"Ooo ma sentila! volevi un gelato? il gelato c'era anche qui! Magari potevi chiamarmi e andavamo insieme" disse.
"Smettila ora. Non sei mio padre, come vedi ora sono a casa" dissi sbruffando.
"no Elle, se non ero venuto in soccorso quei due maniaci ti avrebbero violenta o farti del male" disse.
"Ma come vedi ora sono qua" dissi alzando la voce.
"Con te non si può parlare! Se sapevo non mi ero preoccupato per te, non sarei uscito per venirti a cercarti,non ti avrei fatto 10 chiamate e lasciarti più di 10 messaggi" disse urlando.
"vado a dormire. Buonanotte" dissi voltandomi.
"Si vai a dormire che è meglio. E sai che ti dico Vaffanculo Elle" disse.

Lo ignoro e torno in camera, mi butto sotto le
coperte e chiudo gli occhi.

il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora