il migliore amico di mio fratello

Capitolo 22

Vado a sedermi vicino a Danny e Cameron era difronte a noi.
"Dan" dissi guardando.
"Dimmi" disse Danny freddo.
"Possiamo parlare!?" chiesi.
"Dopo, adesso sto mangiando" disse quasi arrabbiato.

Mangio e a tavola nessuno dice nulla. Emma e Brayan si scambiavano parole dolci per tutto il tempo, Danny quasi non mi parlava, Cameron mi guarda e mi fa la linguaccia, Jason mangiava e io ed emily abbiamo riso per tutto il tempo.

Cameron si alza dalla tavola e va in cucina.
Danny si alza e lo segue con uno sguardo, lo seguo.
"Hai capito?!" disse Danny minaccioso.
Cosa stava di dicendo? Decido di entrare.
"Ehm ragazzi che vi prende?!" chiesi prendendo il dolce.
"Posalo!" mi ordina Danny.
"Perché?!" chiesi.
Danny mi prende per il polso e mi porta fuori casa.

"Ehi Danny, lasciami!" dissi mollando la presa.
"Elle, cosa devi dirmi?! C'è qualcosa che devi dirmi?" disse allontanandosi.
"In realtà si. Sediamoci!" dissi indicando le sedie.
"Ferma, non ci vorrà molto!" mi disse.
"Bene, allora Danny, le cose tra noi non stanno andando nel migliore dei modi, le cose tra noi sono successe troppo velocemente!" dissi avvicinandomi a lui.
"Stammi lontano" disse Danny allontanandosi.
Non parla per qualche secondo.
"Elle, ho capito è chiaro che vuoi a Cameron! Si vede dal modo in cui gli sorridi, in cui ci scherzi, in cui vi scambiate gli sguardi" disse urlando.
Una lacrima mi scende per il viso.
"Tu neanche mi guardi!" ribatto con le lacrime agli occhi. Danny abbassa lo sguardo, gli era scesa una lacrima.
"Vi siete mai baciati?" mi chiese a testa bassa.
"cosa?!" dissi subito dopo.
"Elle, hai dato un cazzo di bacio a Cameron" disse urlando. Piango.
"Ti posso spiegare" dissi avvicinandomi a lui prendendogli le mani, ma lui si allontana subito.
Si allontana e sta andando verso la macchina.
"Danny fermati, il e te non stavamo neanche insieme!" dissi correndogli dietro.

Lui si gira, io ero con le lacrime agli occhi, lui era arrabbiato.
"Tra noi è finita!" disse girandosi dall'altra parte.
Si infila in macchina la lo fermo.
"Danny aspetta!" dissi aprendo lo sportello.
Danny scende dalla macchina e si mette davanti a me.
"Cosa vuoi? Vuoi ancora ferirmi? Sai a volte anche noi maschi soffriamo per le donne!" disse arrabbiato prendendomi i polsi e stringendoli.
"Lasciami!" dissi urlando.
Lui stava per dire qualcosa ma qualcuno interrompe la nostra discussione.
"Danny, lasciala!" disse Cameron avvicinandosi a noi.
"Cam" dissi girandomi verso di lui con le lacrime aglio occhi. Danny mi lascia i polsi. Corre verso Cameron e gli tira un pugno.  Cameron cade a terra.
Mi inginocchio vicino a Cameron, il labbro gli sanguinava.
"Danny, ma ti sembra il modo! Vattene vi da qui. Non farti più vedere" dissi urlandogli contro.
"Elle, sai che ti dico, scopati pure il migliore amico di tuo fratello, e vaffanculo tu e Cameron" disse salendo in macchina.
Improvvisamente tutti uscirono fuori.
"Cameron, cosa hai fatto?!" disse Jason.
"Tranquilli ragazzi non è nulla!" disse Cameron alzandosi, gli do una mano per tirarsi su.
"Come nulla, stai sanguinando" disse Brayan indicandomi le labbra.
"È stato quel bastardo di Danny. Mi ha tirato un pugno solo perché era geloso perché stavo solo con Ella a casa, e visto che Elle e Danny sono fidanzati, Danny non vuole che Elle mi parli, ma io e lei non parliamo quasi mai. Lei mi odia" disse Cameron.
Io non lo odiavo.
"Si, ma ora ci siamo lasciati" dissi io.
"Oh mi dispiace" dissero le ragazze abbracciandomi.
"Vi voglio bene" dissi ricambiando l'abbraccio.
"anche noi te ne vogliamo" dissero.

Jason e Emily se ne tornano a casa. Mentre Emma e Bryan stavano salendo in macchina.
"Brayan dove vai?" chiesi.
"Ehm, sorellina vado da Emma" disse sorridendo.
Avevo capito tutto, quindi non dico nulla e sorrido.

"Dai entriamo" disse Cameron.
Annuisco e appena entro era tutto apposto. Wow, e salgo in camera mia.

"Biondina, dov'è il disinfettante?" mi chiese Cameron " devo disinfettarmi le labbra" continua.
Vado nel bagno da Cameron per prendergli il disinfettante. Lo prendo e glielo porgo.
Vedo che bagna il cotone col disinfettante e lo poggia sulle labbra. Lui geme e io sono alla porta che lo guardo.
"Elle, dammi un mano!" esclama.

Mi avvicino a lui e prendo il cotone. Eravamo vicinissimi, il mio viso era pochi centimetri dal suo.
"Non...Non ci arrivo, s..se troppo alto!  puoi abbassarti" dissi balbettando.
"certo. Che no" disse Cameron maliziosamente.
Annuisco e continuo a disinfettandogli la ferita.
Improvvisamente sento sollevarmi dai fianchi. Era Cameron.  Dentro di me i fuochi d'artificio, mille farfalle nello stomaco, wow.
Mi poggia sul davanzale del lavandino.
Io apro le gambe per farlo avvicinare a me.
Lui si avvicina e poggia le sue mani sulle mie cosce.
"Ora va bene?" mi chiese sorridendo.
"Sii" dissi disinfettandogli la ferita.

Finisco di disinfettare la ferita e scendo dal davanzale. Le mie gambe tremavano. Lui era pochi centimetri da me. 
"Grazie mille biondina!" disse Cameron al mio orecchio.
PERCHÉ È COSÌ AFFASCINANTE?!
"Prego" dissi uscendo dal bagno.
"Aspetta, stai bene?" mi chiese fermandomi per il braccio.
Mi giro e cerco subito il suo sguardo, stava guardando me.
"Si sto bene tranquillo." dissi.
"Prima Danny ha detto a te che puoi scoperti anche l'amico di tuo fratello. Cosa voleva dire?" mi chiese.
"Cam, la situazione è complicata. Te ne parlo domani mattina con calma. Buonanotte" dissi girandomi e tronando in camera mia.
Mi butto sul letto e mi messo subito a dormire.

Che bello! Era domenica, potevo dormire fino a tardi senza dar conto a nessuno. Però la luce del sole mi sveglia, Uffaaa.
Mi alzo dal letto e vado subito in bagno a fare i miei bisogni, mi lavo il viso, i denti e pettino i capelli. Quando stavo pettinando i capelli mi accorgo che avevo dormito con tutti i vestiti di ieri sera.
Ma non mi interessa nulla e scendo lo stesso a preparami un caffè. In casa non c'era nessuno così torno subito in camera a farmi gli affari miei sul telefono. Chiamo i miei amici di San Francisco e gli aggiorno un po' come va la situazione qui, poi faccio un po' di compiti. Nel mentre stavo facendo i compiti stava piovendo.
"Uffa, la dura a vita a Boston" dissi disperata.