Capitolo 31

653 41 6
                                    

"Spero che ti sia piaciuto il nostro regalino!" dice la mia guardia buttandomi nella cella. Sta mattina mi hanno trascinato un una stanza, mi hanno iniettato qualcosa...qualcosa di molto forte che mi ha fatto avere delle allucinazioni orribili. C'erano degli ibridi che mi mangiavano il corpo, ed io...riuscivo a sentire il dolore. Quando mi sono svegliata però ero intatta, avevo solo dei graffi sulle braccia. E poi ho avuto altre allucinazioni orribili, su mia madre, su Peeta, su Prim...E' stato orribile. Mi sfioro la pancia, pensando all'unica cosa che in questo momento mi tiene unita a Peeta. Non voglio che facciano del male anche al mio bambino. "Tieni!" dice la guardia poggiando sul pavimento della roba che non può essere di certo considerata cibo. "Non ho fame" dico. "E' da due giorni che non mangi, così morirai. Ci servi viva! Quindi mangia!" dice. "No, grazie. Preferisco morire di fame, piuttosto che morire per colpa di quella roba" rispondo. "Okay, non mangiare. Non m'importa. Io ho fatto il mio lavoro" dice uscendo dalla cella. Cerco di alzarmi per avvicinarmi al "cibo", ma il mio corpo è tutto dolorante, così sono costretta a dovermi trascinare. Osservo quella roba gelatinosa e la spingo via. Mi ranicchio a terra e chiudo gli occhi, sperando di riuscire a dormire. Ma dopo pochi minuti sento un rumore di passi, e sono costretta ad alzarmi. "Jacob!" urla un uomo alla guardia. "Che succede Chris?" chiede. "Puoi prenderti una pausa, mi occupo io di lei" risponde Chris. "Ho preso già preso la mia pausa un'ora fa" dice Jacob. "Ed ora ne prenderai un'altra" dice l'uomo. "Che cosa intendi fare?" chiede la mia guardia. Chris si avvicina all'amico, e gli sussurra qualcosa nell'orecchio che non riesco a sentire. "Bene" dice Jacob andando via. "Ed ora divertiamoci un pò" dice l'uomo mentre apre la porta. Mi nascondo in un angolo della stanza stringendomi le ginocchia al petto. "Che c'è Ghiandaia Imitatrice? Hai paura?" chiede. Io non rispondo. "Dai, ora ti farò divertire" dice ridendo. Mi prende per i capelli e mi sbatte contro il muro. Io lancio un grido di dolore. "Oh, scusa tanto" dice mentre inizia a stringermi il seno. "Non toccarmi" dico a denti stretti. "Perchè? Questo" dice mentre mi inizia a toccare una coscia "non ti piace?". "NO! Lo detesto!" dico. "Oh, dai tesoro. Fidati di me. Ti farò godere...tanto" dice mettendo una mano sotto il mio camice. Inizio a dimenarmi e a tirare calci per liberarmi, ma non ci riesco. "Non complicare le cose!" dice mentre inizia a toccarmi sempre di più. Continuo a dimenarmi e ad urlare come una pazza, fin quando non sento la porta aprirsi. Chris mi spinge per terra e poi si volta per vedere chi è entrato. Alzo la testa ed incontro quei bellissimi occhi azzurri. Peeta è sulla soglia della porta, ed accanto a lui c'è un'altro uomo. Mi guarda spaventato. Ha la faccia e le braccia piene di lividi. "Che cosa hai fatto?!" urla mentre cerca di divincolarsi dalla presa della sua guardia. "Stavo cercando di far divertire un pò la tua sposina, visto che tu non ci riesci" dice Chris. Peeta riesce a liberarsi e si scaraventa addosso all'uomo colpendolo in pieno viso. La guardia lo prende per le spalle e lo ammanetta. "Che ti salta in mente? E tu perchè l'hai portato qui?" chiede l'uomo al suo collega mentre cerca di alzarsi. "Mi ha supplicato di fargli vedere la ragazza" si giustigica la guardia. "Sei un imbecille. Non dovevi portarlo qui" dice Chris "e tu ragazzino la pagherai per questo". Si incammina verso l'uscita, ma si ferma sull'uscio della porta. "Ragazza di fuoco, non preoccuparti" dice "continueremo più tardi".

Il dente di leone che fiorisce a primaveraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora